Yes we scan.
L'Italia è il paese con più intercettazioni al mondo, dove i
magistrati intercettano una larga parte della popolazione. Siamo un
paese di intercettati, come la Germania ai tempi della Stasi,
raccontata nel film “Le vite degli altri”..
Quante volte abbiamo letto questi commenti sui giornali, ogni
volta che un potente finiva indagato per mafia, corruzione.
Berlusconi (e le sue cene eleganti, i vecchietti della P3 che
cercavano di condizionare le inchieste che riguardavano Cesare, la
cricca della Protezione civile fino all'ultima inchiesta sull'alta
velocità.
E poi alla fine, per lo scandalo Datagate, si scopre che i servizi segreti
americani spiano anche i paesi alleati e perfino i leader dei paesi
amici. Apriti cielo, immaginavo editoriali infuriati dei giornalisti
di cui sopra, indignati per l'orecchio spione di zio Sam. Ma come si
permettono questi qua, di entrare nelle nostre case, o quanto meno,
nelle case delle nostre istituzioni?
Come diceva Obama? Yes, we scan!
Alla fine, erano tutte bufale: ovvero che l'Italia è un paese di
intercettati, ma semmai un paese ad alta corruzione, specie se si
sale in alto.
Non solo, pare che gli spioni della Merkel fossero proprio qui in Italia, a Roma.
Mi sarei aspettato una reazione dal governo, un monito da Napolitano. In fondo hanno spiato le loro vite. E invece, niente. Letta preferisce fare la parte di quello che cade dalle nuvole, Grasso nell'incontro con Biden non ha chiesto nulla perché non era in programma (mi sembra una risposta alla Grillo).
Ma non era finito il tempo della sovranità limitata?
Fare cassa.
Avete sentito Saccomanni ieri sera? C'è la fine del tunnel, basta vederla.
La manovra sul cuneo fiscale, le tasse in diminuzione, l'obbligo della stabilità. E i soldi da dove si prendono? Anche dalle privatizzazioni, visto il successo delle passate privatizzazioni. Come quella di parte della Rai, come anche quelle delle società pubbliche di regioni e comuni. Trasporti, acqua, servizi. E il referendum del 2011?
La fine del ventennio.
Ma non era finito il ventennio? Non era Alfano il nuovo leader del PDL?
E invece il PDL si è dissolto in Forza Italia, partito che è tornato nelle mani di lui. Quello del ventennio. Quello dei condoni (con Tremonti) che alla fine hanno reso felici solo gli evasori e non le casse dello Stato.
Quello che ora lascerà il posto alla figlia.
L'emergenza immigrazione.
Per fortuna che sono venuti pure a piangere a Lampedusa. E che
Letta, dopo il vertice europeo esprimeva soddisfazione (viva e
vibrante ..). Alla fine cosa abbiamo ottenuto? Qualche aereo in più
per pattugliare il mare.
E la legge Bossi Fini, il reato di
clandestinità? Rimandati fino alla prossima
tragedia.
Dall'emergenza immigrazione a quella delle
carceri.
E per fortuna che era grave e urgente risolvere il
problema delle carceri (che c'era anche prima della condanna di B.).
Appena il provvedimento di amnistia si è scontrato col no di Renzi(e penso che non sia il solo) di amnistia non se ne parla più.
Mentre la riforma della Costituzione va avanti a spron battuto.
Senza referendum confermativo (argomento che avevano tirato per tranquillizzare i cittadini) , visto che alla fine la stessa
maggioranza che doveva riformare la legge elettorale, ha votato in
massa a favore della riforma dell'art 138 della Costituzione.
Quella
che accelera i tempi per cambiare le norme della nostra carta. Una
riforma lasciata in mano ai saggi e non alla Parlamento, che potrà
solo prendere o lasciare. Tutto grazie alla legge elettorale che
lascia nelle mani dei segretari di partito le nomine.
E
infine, la legge elettorale.
È grave quanto successo l'altro giorno, con l'incontro semisegreto tra Napolitano e i partiti di maggioranza per modificare la
legge elettorale.
Visto che si ripete che il presidente è l'ultimo baluardo che ci
rimane. Che il presidente ha sempre rispettato le sue
prerogative.
Che la legge elettorale è materia che compete al
Parlamento: cosa c'entrano allora questi incontri? Il procedere per
decreti?
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