30 ottobre 2013

Mettete le lancette dei vostri orologi indietro di 30 giorni

Mettete le lancette dei vostri orologi indietro di 30 giorni. Non è un refuso del passaggio all'ora solare.
È la politica italiana che è tornata indietro fino ai primi giorni di ottobre.
Quando si discuteva della decadenza di B.: in quei giorni i diversamente berlusconiani riuscirono ad avere la meglio sul loro caro leader.
Ma l'illusione di un cambiamento politico nel centrodestra è durata giusto il tempo di un quid. Come il quid di Alfano.

Il ventennio non è stato affatto chiuso e oggi, nonostante colombe e responsabili, il governo Letta è ancora lì fermo, bloccato attorno alle decisioni di B.


A far cambiare idea ad Alfano sarà sufficiente l'accenno di metodo Boffo sui giornali di centrodestra, sulla moglie e le mediazioni civili, il suo appartamento a Roma, in affitto da Ligresti, ma c'è spazio anche per Lupi e la lobby di CL.


Il rinvio della decisione da parte della giunta del Senato non è giustificabile: non c'è nessuna macchia per la democrazia se un condannato per frode fiscale è cacciato dal Senato. Il fatto che B. sia un politico, votato da milioni di persone, è una aggravante non un punto a favore (come ha anche fatto notare la sentenza di appello).


Poi possiamo anche lanciare, dall'altro versante politico, i moniti contro l'instabilità, che causerebbe danni al paese. Ma la realtà è che questa stabilità, per cui tutto cambia per non cambiare nulla, mi sembra più uno stagno di acqua melmosa.
In quest'acqua, è sempre poco trasparente il fondo: il fondo della legge di stabilità, ad esempio. Sono 14 euro o forse anche meno, i soldi dal cuneo fiscale?

Le privatizzazioni serviranno a far diminuire il debito, oppure solo per coprire la spesa corrente o compensare le coperture ballerine della legge di stabilità stessa?

Nessun commento: