Ieri il presidente della regione Lombardia e i sindaci di Milano e Sesto hanno firmato l'accordo per realizzare la città della salute nella zona ex Falck. Una mega struttura, che presumibilmente sarà pronta nel 2019.
Bonifiche e appalti permettendo.
Sarà un affare per la regione, forse. La nuova tendenza è centralizzare, tagliando strutture, accorpare ospedali e Asl.
Forse non warà un affare per il cittadini, costretto a spostarsi, per arrivare a questi grandi centri:
"La Città della Salute e della Ricerca è una delle opere più importanti che ritengo di dover realizzare nel corso del mio mandato da presidente della Regione Lombardia. E oggi siamo qui per sottolineare l’importanza che noi diamo a questo progetto, un progetto di eccellenza a livello europeo, in materia sanitaria, di cura e prevenzione".
Grande è bello, dicono.
Il punto è che si devono costruire gli ospedali che servono, senza costringere le persone a lunghe transumanze per curarsi.
E che anziché meno Asl, servirebbero più Asl, nel territorio, per fare opera di prevenzione.
Abbiamo una popolazione anziana: quanti di questi fanno ginnastica preventiva, per evitare ulteriori problemi (come ci ha raccontato Presa diretta, in Emilia Romagna)?
Serve fare ricerca, eppure i soldi ci sono solo per i cantieri, per le autostrade. Ci saranno anche per finanziare i ricercatori?
Ecco, pensavo a questi maxi accordi, per maxi opere. Tutti erano contenti: gli scandali della sanità (e le tensioni con CL ), delle bonifiche non fatte sono già dimenticati.
Pensavo a questo sul mio treno che mi portava a Milano (Trenord): oggi, c'era una carrozza in meno ed eravamo tutti ammassati.
Non proprio una situazione corretta, igienicamente parlando.
E pensavo a quelle promesse sul 75% delle tasse, sui treni in orario ..
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