A Ballarò a discutere (per modo di dire) di corruzione, del sistema Incalza, della doppia linea di Renzi etc etc ..
La corruzione? Marginale, è sempre esistita, non dobbiamo scadere nel giustizialismo.
Il problema vero sono le intercettazioni (come Cacciari su LA7, il giorno prima):
Ferrara: "Le intercettazioni sono una vergogna, sputtanano gente che non c'entra niente. Peggio delle tangenti. Sono il segno che non si sanno fare le indagini".
Chiedetelo alla gente, cosa ne pensa di un ministro che piazza il figlio in uno studio legato a imprenditori che prendono appalti pubblici.
Chiedetelo ad un neolaureato cosa ne pensa delle raccomandazioni.
Chiedetelo agli alluvionati di Genova cosa ne pensano di un ministro che toglie a loro soldi per lasciarli nella grande opera del Terzo Valico.
Ferrara è diventato scudo umano, prima per Berlusconi sui suoi vari scandali, ora per il sistema.
La corruzione?
"A Incalza farò una statua. Corruzione è quando è individuato un malloppo. Quando nelle forme di mazzetti vanno ad ingrassare i pubblici ufficiali. Se non c'è questo, anzi nell'ordinanza di custodia cautelare si mettono un po' le mani avanti. Che vuol dire che c'è un sistema? Un costo? Il nostro problema è che spediamo poco, non troppo. Gli appalti a qualcuno vanno dati, facciamo un applauso a Incalza".
Sarebbe sufficiente leggersi le carte delle inchieste, cosa difficile per un giornalista, per capire che non siamo più ai tempi di Tangentopoli.
La mazzetta oggi arriva sotto forma di consulenza, di viaggi in resort, di escort. Arriva tramite l'assunzione di parenti e amanti.
Lo ha raccontato, tra gli altri, il procuratore Walter Mapelli nel suo libro "La democrazia dei corrotti":
Prostitute, automobili di lusso, barche per le vacanze, assicurazioni sulla vita, ristrutturazioni edilizie, finte consulenze, rate del mutuo o dell’affitto. Così si pagano i corrotti, oggi. A vent’anni dalla stagione di Mani pulite, la “tangente”, in Italia, non è scomparsa: ha semplicemente assunto altre forme e trovato nuovi canali per circolare come e forse più di prima. Un male che divora 60 miliardi di euro l’anno.Solo gli spiccioli (per modo di dire) viaggiano in contante: Incalza i soldi li teneva dietro i libri (il malloppino che cercava Ferrara).
Nel mondo dei talk show si respira aria viziata, chiusa. Ci si parla addosso, se la cantano e se la suonano.
Faraone (sottosegretario all'Istruzione, uno di quelli che non si devono dimettere per un avviso di garanzia): "Sarebbe surreale se mi dimettessi quando ho chiarito alla Magistratura per l'inchiesta che mi riguarda, 2000 euro in 5 anni. Io sono fiducioso si risolva tutto".
Ecco, all'estero ci si dimette per molto meno.
Ma nel mondo dei talk no.
L'articolo di Wanda Marra (sul FQ) sui presenzialisti nei talk:
Renzi, Salvini, Meloni .. i politici in cima ai sondaggi per gradimento.
Come a dire che è la televisione che costruisce i politici che a loro volta costruiscono i talk.
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