E alla fine Lupi ha dato le sue
dimissioni, nella Camera più importate della politica italiana,
quella di Vespa. Senza nessun dibattito politico.
Per il bene delle grandi opere. Per il
bene degli appalti. Quelli che si dividono coop, le imprese di Cl e
quelle del sistema, forse.
Per il bene anche di Renzi, che forse
ha iniziato a sentire puzza di bruciato. Hai voglia a ripetere che va
tutto bene, ma poi la gente i giornali e le intercettazioni li legge.
Il familismo all'italiana.
I costi gonfiati per le grandi opere.
La puntata
di ieri di Servizio pubblico era incentrata sul sistema grandi
opere, sulla legge obiettivo “criminogena”, sulla cupola degli
appalti.
La copertina di Santoro:
“e ci sei, adesso tu ..”:
diceva Lupi fino all'altro giorno, “ma come, per un orologio e
per un lavoro da 1300 euro mi dovrei dimettere? Dove è la colpa?”
Certo quelle telefonate erano un pugno
in faccia, per quei giovani che devono emigrare.
Quell'orologio e quella telefonata
raccontano una vicinanza a quegli Incalza, Perotti, che hanno gestito
25 miliardi di appalti,traendone introiti dell'1%. Per opere inutili,
lunghe e costose.
Monti diceva che dovevamo sacrificarci
con l'austerity, mentre -incalza dirigeva gli appalti alle sue
aziende, con i lavori gestiti da Perotti.
Magari il sistema è legale.
Lupi se ne deve andare perché si è
consegnato al sistema della coop rosse e a CL: non sappiamo più cosa
siano, che religione siano.
Andreotti diceva che il potere logora
chi non ce l'ha. Ma oggi il potere è altrove.
Renzi è stato inflessibile con Lupi, a
differenza dei vari De Caro, Bubbico, Castiglione ..
Lupi ha chiamato in causa Renzi, che se
non si fosse liberato di Lupi sarebbe apparso connivente.
Bertazzoni
sulle tracce di Lupi .. in volo per Milano.
“Renzi mi ha garantito la stima ..
e ha detto che le dimissioni sono una responsabilità mia”.
Il giallo del
figlio
di Lupi: dove ha lavorato a New York?
L'inviato Casadio
è andato proprio nello studio dove dovrebbe lavorare Luca Lupi. Alla
fine si è scoperto che ha fatto uno stage lì per sei mesi, è
tornato in Italia in attesa delle carte per poter lavorare in
America, che sono arrivate solo il 16 marzo.
Il tema su
internet: ci si aspettavano delle dimissioni al termine del dibattito
parlamentare. Invece sono arrivate da Vespa, in forma
extraparlamentare.
Come mai Lupi ha
cambiato idea?
Formigoni:
la procura non ritiene Lupi responsabile, né è sospettato di aver
violato le leggi. E stasera Lupi ha un fatto non dovuto, ha detto che
in questi due anni ha portato avanti lo Sblocca Italia. Non voglio
rimanere qui per bloccare queste opere – ha detto a Formigoni.
Appalti uber alles?
Lupi si sarebbe
sacrificato per le grandi opere?
Di
Pietro: ho visto come si lavora al ministero, due cose sono
delicate lì. Il primo problema è la struttura di missione, che
avocava a se le grandi opere e rispondeva al ministro.
Io ho trovato
Incalza, e lo conoscevo già (per passate inchieste).
Allora ho fatto ruotare i direttori generali, perché non si sa mai, poi ho mandato a casa Incalza.
Allora ho fatto ruotare i direttori generali, perché non si sa mai, poi ho mandato a casa Incalza.
C'è una
responsabilità politica in quello che Lupi ha fatto: chi dirigeva il
ministero, lui o Incalza?
Gli incastri del
gioco:
il rolex, la telefonata di Lupi a Incalza e quel lavoro nello
studio del cognato di Perotti. “Io nomino te come direttori in
Eni e tu lo assumi per i lavori ….”.
Chicco
Testa: dobbiamo tenere distinta l'indignazione dai reati, nei
lavori pubblici c'è un sistema di vicinanza tra chi da i lavori e
chi prende gli incarichi.
Parliamo di cifre
importanti, che cambiano la vita delle persone: che ci sia un giro
stretto di questi personaggi è noto.
Quando chiedi un
piacere a chi ha vinto un appalto, se poi chiedi un favore piccolo,
poi questo può ricattarti, ti senti in condizioni di inferiorità
psicologica.
Il costruttore
Fusi:
è vero che si è formato un sistema che esclude dagli appalti
pubblici chi non ne fa parte, che ammazza il mercato?
Si guarda i
bruscoli e non le travi: dobbiamo partire dalle leggi che vengono
interpretate, un sistema di leggi che danno gli appalti a chi si è
deciso. L'esempio della staz. di Firenze: avevamo fatto un ribasso
del 18%, basso ma volevamo vincere.
L'impresa
Pizzarotti ha fatto un ribasso simile, ma poi l'appalto è andato ad
un'azienda che ha ribassato al 37%.
Perché si aspetta
l'intervento della magistratura e non si agisce prima?
I lavoro si
fermano, i costi aumentano e non si sa quando si finiranno i lavori?
Perché non si è
applicata la legge?
L'azienda si
aggiudica l'appalto e poi si sistemano i soldi con le varianti. Il
problema nasce nella progettazione, perché il committente dovrebbe
conoscere prima i costi del lavoro.
Si fanno gare su
progetti nati vecchi e che si sa che dovranno essere modificati.
Di
Pietro: ai miei tempi c'era la concussione per induzione,
reato tolto dal governo Berlusconi.
Era il sistema che
condizionava le imprese, chiuso su se stesso. Il reato di concussione
rompe quel matrimonio di interesse tra aziende e appaltatore.
Il delitto
perfetto – l'intervento di Travaglio: è il delitto sulle opere
pubbliche.
Incalza e il suo
contratto da co co pro.
Bonsignore e la
tentata corruzione.
Lupi che se ne va e
Renzi che resta: ha lasciato Incalza alle infrastrutture, assieme a
De Caro e Nencini. Il guaio di Renzi è che non poteva chiedere le
dimissioni, dopo i casi De Luca, Boschi, Bubbico.
Le palle raccontate
dal ministro sul figlio.
Le balle raccontate
da gli ultimi governi sulla Orte Mestre, di proprietà di Vito
Bonsignore, azionista del nuovo centrodestra.
Così la Orte
Mestre diventa un'opera strategica.
Quanti altri
Incalza ci sono nel governo e quanti altri ministri incompetenti?
L'intervista a
Raffaele Cantone di Sandro Ruotolo
Abbiamo fatto la
battaglia sulla rotazione dentro la ppaa: ci sono tanti Incalza e non
si può stare troppo tempo nello stesso luogo.
La rotazione
garantisce imparzialità: dice Cantone che la situazione di Incalza è
diffusa e la situazione della corruzione è endemica e non si cambia
in sei mesi.
La struttura di
missione? Sono d'accordo a cambiarla ma lo deve fare il governo.
Dobbiamo superare
le idee di strutture di missione, dei super commissari.
La vera emergenza è
la legge sugli appalti, ben scritta, che serve anche alla lotta alla
corruzione.
La legge obiettivo
è una legge criminogena.
Lei si
sarebbe dimesso al posto di Lupi? “Io non credo che mi
sarei trovato al posto di Lupi”.
Gianni
Dragoni ha ricordato i numeri delle grandi opere: costi lievitati
del 40%, opere completare nemmeno al 10%, controllato e controllore
assieme …
Lo stato taglia
fondi alle regioni, ma intanto il terzo valico, il TAV in Val di
Susa, la Orte Mestre, Expo, Mose continuare a succhiare risorse
pubbliche.
Lo scontro Lillo
– Formigoni su CL
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