Che devono essere preparate, controllate, sane fuori e di dentro.
Magari noi abbiamo riso al titolo del Giornale, "Schettinen", che ci ha permesso per una volta di guardare la Germania dall'alto.
Ma non è di questo che vorrei scrivere: sui nostri treni, quelli che prendiamo tutti i giorni, si viaggia con un solo macchinista.
E se succede qualcosa?
Il problema del doppio macchinistaTrenitalia, come altre aziende del trasporto ferroviario, dal 2009 ha introdotto l’agente solo per il trasporto viaggiatori e dal 2010 ha progressivamente tagliato i doppi macchinisti a bordo dei treni merci, affiancando a un unico conducente il cosiddetto tecnico polivalente. Questo, in caso di malore del macchinista, ferma il treno e chiama i soccorsi, ma non è in grado di guidare. Una misura presa per rendere più efficiente il lavoro, dopo la liberalizzazione del trasporto ferroviario. “Allora furono 7mila, sui 10mila macchinisti totali che ci sono in Italia, a firmare contro questa misura. Ma in un clima segnato da sospensioni e licenziamenti, in pochi sono stati coerenti e hanno continuato a rifiutarsi di guidare. Uno di questi è Lorenzoni” fa sapere a ilfattoquotidiano.it il ferroviere genovese Antonino Catalano, responsabile del sindacato Cat (Coordinamento autorganizzato trasporti).Uno dei macchinisti che aveva protestato (Silvio Lorenzoni) è stato è stato licenziato da Trenitalia e in seguito re integrato dal giudice.
Pensiamoci a queste cose: si risparmia sui macchinisti (ma non su bonus e stipendi dei manager) ma anche sulla sicurezza.
Sempre dallo stesso articolo di Rosaria Lonigro
L’ultimo caso due giorni fa, in Sardegna: infarto del conducenteA meno che il treno non si trovi nella Pianura Padana, lontano da gallerie, il conducente rischia grosso se si sente male sul lavoro. Come è accaduto il 26 marzo sulla linea Iglesias-Cagliari, quando l’uomo alla guida di un regionale ha accusato sintomi di infarto. Fortuna che tra i passeggeri c’era un collega fuori servizio, che ha portato il treno alla stazione più vicina. Soccorso dall’ambulanza, il macchinista è giunto in ospedale e operato di urgenza. Se c’è stato un lieto fine, lo si deve solo al caso.
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