03 marzo 2015

Segnali di non cambiamento

Ad andarli a vedere, si leggono tutti i segnali del non cambiamento.
A cominciare dal voto delle primarie in Campania: quelle dove ha vinto il condannato e non eleggibile De Luca, quelle dell'invito al non voto di Roberto Saviano.
La rottamazione renziana si è fermata di fronte al pacchetto di voti dell'ex viceministro.
E ora in Parlamento verrà pure presentata una legge per togliere dalla Severino il reato contestato al sindaco di Salerno. 
Cambiare pelle è più facile che cambiare mentalità e persone.

Mentre a Cassino crolla un muro a scuola il governo pensa di introdurre un buono scuola (sul modello della formigoniana lombardia) per le paritarie private. Le scuole cattoliche insomma: forse non saranno i 4000 euro di cui parlano i giornali. Ma passa il principio che le scuole private (e cattoliche) hanno un costo per lo stato, ovvero le pagihamo tutti noi (quelli che le pagano le tasse).

Tutti gli uomini del presidente: chi le fa le leggi? Il parlamento? I ministri competenti? I tecnici dentro i ministeri?
Oppure gli uomini ombra del presidente Renzi: come Andrea Guerra sul caso Telecom / banda larga o Gutgeld sui dossier economici (gli 80 euro ..).

C'era una volta la guerra agli sprechi e alle auto blu. Ma poi il rottamatore scoprì quanto era comodo e prestigioso viaggiare con i voli di stato o con gli elicotteri.
La spending review? Che la facciano gli italiani, che a loro fa bene.

La disoccupazione nel 2014 ha fatto il suo record, ma i giornali danno la notizia della ripresina: la crescita dell'occupazione (o la diminuzione della disoccupazione) a gennaio. Siamo agli 0,1 percentuali. Ma ce li facciamo bastare.

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