Fabio Caressa, Maurizio De Giovanni e Caterina Balivo |
Metti una sera a Milano: metti di incontrare uno dei più importanti scrittori napoletani, quel Maurizio de Giovanni che abbiamo apprezzato per le storie del commissario Ricciardi. Metti che a fianco dello scrittore siedano Caterina Balivo, volto televisivo della Rai, e il giornalista sportivo Fabio Caressa.
Di che si parlerebbe?
Di calcio ovviamente.
Anzi, della malattia del calcio, che
altrimenti non si potrebbe chiamare tifo.
L'ultimo romanzo di De Giovanni è
stato presentato alla Rizzoli di Milano e si intitola “Il resto
della settimana”. Sono i giorni in cui non si si giocano
partite ma che separano una domenica dall'altra. Sono i giorni in cui
si parla di calcio, specie in quel bar di Napoli dove è ambientato
il romanzo.
Il bar di Peppe è il luogo della
storia e un vecchio professore è il suo protagonista: prima di
congedarsi dal lavoro, per ritirarsi in pensione, ha deciso di
scrivere un libro. Di che parlare però?
Di calcio ovviamente.
E Napoli è la città giusta per
questo. Ecco, l'altra sera si doveva parlare del libro, ma alla fine
si è parlato quasi esclusivamente della passione calcistica dello
scrittore partenopeo: il tifo per il Napoli e l'amore per Maradona.
Il calciatore che sapeva giocare coi tre tocchi e al terzo tirava
fuori l'invenzione.
Altro calcio, quello. Lo scudetto del
Napoli, la città in festa, gente che si ritrovò in mutande a
Sorrento dopo la notte dei festeggiamenti, senza sapere come e
perché.
Maradona l'idolo, il leader, amato dai
tifosi ma anche dai compagni di spogliatoio.
E non importa quello che ha fatto dopo.
Per Di Giovanni il tifoso si deve fermare a quello che fatto in
campo. Tifoso cui è meglio non nominare la parola Juventus (una
parolaccia, ci sono i bambini).
“Il resto della settimana” è
un romanzo brillante sulla passione calcistica, con dentro tanti
personaggi e tante storie. Un romanzo su Napoli, sui suoi vicoli,
sulle sue luci e sulle zone scure: Napoli la città che non ha zone
in penombra.
Storie raccontate con la solita verve e con l'umorismo tipico napoletano di De Giovanni. Niente morti, niente misteri. Se non il mistero del calcio: perché i giocatori del Napoli non sono proprio degli Adoni? Esiste una loggia segreta capeggiata da un grande vecchio, che fa perdere le partite al Napoli? Come mai le vittorie calcistiche del calcio Napoli si susseguono con ritmo giubilare, ogni 25 anni circa?.
Storie raccontate con la solita verve e con l'umorismo tipico napoletano di De Giovanni. Niente morti, niente misteri. Se non il mistero del calcio: perché i giocatori del Napoli non sono proprio degli Adoni? Esiste una loggia segreta capeggiata da un grande vecchio, che fa perdere le partite al Napoli? Come mai le vittorie calcistiche del calcio Napoli si susseguono con ritmo giubilare, ogni 25 anni circa?.
Misteri …..
Culmine della presentazione la lettura
di un brano, in cui campeggia la procace figura di Titti love,
stretta nel suo reggipetto che regalava al pubblico televisivo (a
alle persone nello studio televisivo) la sua quarta misura.
Buona lettura!!
La scheda del libro sul sito di Rizzoli.
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