E poi Berlusconi tante volte, Contrada dopo la condanna per mafia.
Sono stati tanti i condannati, inquisiti, impresentabili che sono passati per il salotto di Vespa: se dovesse essere chiuso a condannati e indagati, sarebbe forse il deserto.
E allora perché tanto scandalo per la puntata sui Casamonica? Forse perché ha fatto più share della puntata con Renzi?
O forse perché ha presentato la famiglia Casamonica solo come una normale famiglia italiana, con un po' di folklore e qualche problema con la giustizia (come ha spiegato il loro avvocato in studio).
Perché è vero che anche Biagi ha intervista Luciano Liggio e Sindona. Ma erano intervista, non si è trattato di un talk, in presenza di un avvocato (per quale ragione poi, per difendersi?).
Se avesse voluto fare una vera par condicio, forse avrebbe dovuto invitare le vittime del clan Casamonica, come il marmista iraniano che aveva lavorato per la famiglia e voleva perfino essere pagato:
I primi guai erano cominciati presto, al momento di chiedere il saldo. Quei clienti chiassosi, villani, che passavano dalla pacca sulle spalle alla sequela di insulti in meno di un nanosecondo, prendevano tempo, tergiversavano, la tiravano alle lunghe. All'ennesima telefonata, Guido Casamonica s'era incavolato di brutto: "Ma con chi credi di parlare, idiota? Ma lo sai chi siamo noi? Ma come c... ti permetti di chiedermi i soldi? Adesso vengo da te e ne parliamo". Detto fatto. Dopo il chiarimento, l'iraniano si era ritrovato col setto nasale deviato, la mascella gonfia, 2 mila euro di meno e il cellulare sparito. Ma continuava a credere di essere un tipo tosto: dritto dai carabinieri a sporgere denuncia.
La cerimonia funebre, come la presenza in Rai, è servita a marcare il territorio, a dire noi siamo qui. Comandiamo ancora noi.
La prossima volta vogliamo anche Medhi Dehnavi, che sicuramente non ha problemi con la giustizia.
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