17 settembre 2015

Il gettone di Renzi e la TV in bianco e nero di Craxi


Nel 1984, dopo il decreto sulla scala Mobile, i rapporti PCI e PSI e in particolare tra Craxi e Berlinguer divennero freddi.

In un'intervista su La Stampa, Marcello Sorgi chiese a Craxi come mai il PSI facesse le giunte coi comunisti in periferia, mentre poi a Roma si litigava con Berlinguer?
La risposta di Craxi fu eloquente: 
«Come posso intendermi con uno che a casa ha ancora la televisione in bianco e nero?» aveva esclamato Craxi spazientito. (Pci-Psi c’eravamo tanto odiati, «la Stampa», 17 novembre 2010)

Quella risposta raccontava del mito del modernismo da contrappore al grigiore anche un po' moralista berlingueriano.
Siamo quelli moderni, che ragioniamo in fretta, non ci guardiamo dietro.

Questa intervista è stata citata da Varesi ieri sera alla presentazione del suo ultimo libro "Lo stato di ebbrezza".
Ecco, mi è così venuto in mente che, in fondo, non abbiamo inventato nulla con la rottamazione.
Ai sindacati, che criticavano l'abolizione (di fatto) dell'articolo 18, dal palco della Leopolda aveva risposto
"Alle accuse di fare politiche di destra, Renzi risponde con la sua visione di una nuova sinistra. E affonda: «Nel 2014 aggrapparsi ad una norma del 1970 che la sinistra di allora non votò è come prendere un iPhone e dire dove metto il gettone del telefono? O una macchina digitale e metterci il rullino. È finita l’Italia del rullino»."
Il gettone di Renzi come la TV in bianco e nero di Craxi.
Sentirsi moderni portando avanti politiche vecchie.

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