Dal Fatto Quotidiano del 13 agosto |
Forse è una notizia che, nell'estate dell'estate dei profughi (e di tutte le speculazioni politiche), è sfuggita ai più: sono gli incendi agli impianti che gestiscono il ciclo (virtuoso) dei rifiuti in tutta Italia. Ne ha contati 30 (Meletti a metà agosto era fermo a 18) il giornalista Jacopo Giliberto sul blog sul Sole 24 ore:
il fatto che ogni domenica vada a fuoco almeno un impianto di riciclo dei rifiuti fa pensare a un disegno preordinato contro il riciclo. cioè si tratta di attentati.L'ultimo episodio l'altro giorno a Verona: 4000 metri cubi di rifiuti organici andati in fumo, sulle cui cause stanno indagando i carabinieri.
In questi giorni c'è stato un incendio a Giugliano, in un deposito giudiziario e i roghi sulle strade di Palermo.
I rifiuti sono una ricchezza che fa gola non solo alla criminalità organizzata (che col compostaggio, col riciclo non guadagna) sia alle aziende che si sono lanciate nel business degli inceneritori.
Quelli che il ministro Galletti vuole far costruire nelle regioni d'Italia.
E chi se ne frega dei danni, dei fumi, del fatto che gli inceneritori per funzionare, hanno bisogno di rifiuti da bruciare e vanno così in concorrenza alla differenziata.
Chi c'è dietro questi roghi, allora?
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