Il centrodestra è vivo e lotta assieme a noi: dato per spacciato più volte, il centrodestra italiano ritorna vivo ogni volta.
Altri che "non c'è più destra o sinistra": Berlusconi Salvini e Meloni esistono eccome e porteranno avanti la loro politica.
La difesa dell'impero televisivo, la propaganda salviniana a colpi di sicurezza, la protezione del loro elettorato.
Non bisogna farsi ingannare dalle inutili polemiche su Casalino e il suo stipendio (la stessa cifra di Sensi), sul volo di Stato di Di Maio, la guerra sulle percentuali di deficit.
Doveva esserci un cambiamento e ancora lo stiamo aspettando: il decreto dignità è stato già archiviato, le norme contro la corruzione arenate, sulla Rai si prepara un altro assalto e sulla trasparenza di partiti e fondazioni poco da aggiungere.
Un velo pietoso sul prossimo condono mascherato da pace fiscale.
Lo stesso vale per le politiche sull'immigrazione sull'integrazione che all'atto pratico verranno declinate in respingimenti e carcerazioni nell'attesa di espulsioni (che si vorrebbero rendere più facili).
Fuori dal centrodestra cosa rimane? Il m5s che si scopre impreparato di fronte alle sfide di governo; un PD diviso tra cene che saltano, ex dirigenti alle prese con nuove sfide (Renzi documentarista e la Boschi che riprende la professione di avvocato); gli altri partitini a sinistra sempre divisi e che ora dovranno capire che fare da grandi.
Nessun commento:
Posta un commento