Il governo Salvini Di Maio non andrà
mai in Europa per cercare di cambiare la convenzione di Dublino che,
di fatto, costringe l'Italia ad occuparsi da sola dei migranti che
arrivano via mare.
Il governo Salvini Di Maio non seguirà
i consigli del
servizio di Presadiretta di lunedì scorso che metteva in luce
due fatti: primo, la criminalità straniera (ovvero gli spacciatori
per strada, il racket della prostituzione) si rafforza quando lo
Stato si ritira dai territori.
Secondo: è il modello dei centri di
accoglienza ad aver fallito il suo obiettivo, se confrontato con
l'efficacia del modello Sprar, più efficace nell'integrazione degli
immigrati.
Serviranno quei “centri per i
rimpatri” (delle carceri) a cui i governatori del nord avevano
detto no nel 2017, quando lo proposero Gentiloni e Minniti.
Il ministro Salvini, che dovrebbe
occuparsi di sicurezza, con la legge sulla legittima difesa, non
renderà questo paese più sicuro: aumenteranno solo gli “incidenti”
domestici da parte di bravi cittadini armati ma senza nessuna
preparazione all'uso di armi.
Il ministro Salvini non si preoccuperà
della norma contenuta nel decreto
sicurezza (ma ci sono veramente i caratteri di urgenza?) che
trasforma i richiedenti asilo in cittadini di serie B, per
l'introduzione della norma che revoca la richiesta d'asilo in caso di
reati.
Il ministro Di Maio non riuscirà a
liberare la Rai dai partiti, si vedrà imposto Foa
alla presidenza e poi altre nomine politiche nei TG. E, dopo la cena
di Arcore, nemmeno si riuscirà a chiudere la pacchia di Mediaset sul
tetto pubblicitario.
Il ministro Di Maio non riuscirà
nemmeno a salvarsi dalle accuse di ipocrisia sul prossimo condono:
può chiamarlo
“pace fiscale” tutte le volte che vuole, ma finché si
daranno scappatoie ai furbetti (fino ad 1 milione di euro) non ci
sarà pace. Per i contribuenti onesti e i conti dello Stato. Chissà
come pensano di discriminare gli evasori per “difficoltà” dai
veri evasori?
Nonostante questo il governo Salvini Di
Maio andrà avanti.
Fregandosene dei vincoli alla spesa,
del fatto che le loro previsioni (flat tax = meno tasse = più soldi
in tasca = maggiori consumi) non hanno tutto questo fondamento, del
fatto che abbiamo promesso di ridurre il debito e se questo non
dovesse succedere i mercati non la prenderebbero bene.
Andrà avanti nonostante tutto, perché
per il suo elettorato va bene così.
2 commenti:
La cosa più incredibile è che, se davvero dovesse andare tutto come descritto, avranno comunque fatto meglio di quelli che hanno occupato i palazzi del potere nell'ultimo quarto di secolo: vorrebbe dire che, almeno, non avranno peggiorato ulteriormente le cose. Fermare una caduta libera non è come risalire, ma almeno è una tregua.
E vado anche oltre: anche se l'unico risultato conseguito da quel cazzaro di Salvini in cinque ipotetici anni, in fatto di contrasto all'immigrazione indiscriminata, sarà stato quello di aver lasciato aspettare qualche giorno su una banchina quei poveri cristi della Diciotti, ebbene, anche questo, benchè miserabile, sarebbe comunque un risultato migliore del "porte aperte alla Renault" messo insieme da Renzi e dalla sua cricca di buttadentro.
E poi ci si chiede perchè la gente li abbia votati, ma ci si dovrebbe chiedere perchè sono nati, ma non lo fa nessuno perchè la risposta vorrebbe dire ammettere che chi c'era prima ha governato (si fa per dire) talmente da cani che c'era ormai tantissima gente disposta a votare anche Pippo, Pluto o Paperino pur di liberarsene, sempre sperando di non finire in mano a Gambadilegno. Che Pd e Pdl facciano piuttosto mea culpa per essersene sempre strafottuti dei veri problemi della gente e del malcontento che montava ormai da diversi anni, invece di dare la colpa alle fake news, alle campagne social o a qualsiasi cazzata gli venga in mente. E che siano maledetti per aver condotto un Paese sull'orlo della rovina mentre ingrassavano.
Questo governo ha promesso il cambiamento,in meglio, per quegli italiani delusi da PD e PDL.
E' chiaro che se non dovesse esserci, sarebbe comunque una sconfitta politica per il M5S: la Lega ha sempre modo di rifugiarsi nel centro destra
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