28 aprile 2019

Cronache di un ritorno al passato


A mettere assieme tutti i fatti avvenuti in questi giorni ho l'impressione di fare un tuffo nel passato.

La norma sulla legittima difesa che è appena diventata legge per esempio, su cui non mi consola per niente il monito del presidente Mattarella, visto che servirà a poco.
Caro cittadino, io ministro dell'Interno non posso garantirti alcuna sicurezza, ma se vuoi armarti e sparare, nessun problema.

Chissà se anche per i fatti di Manduria in Puglia si sarebbe potuto parlare di legittima difesa: parlo del pensionato seviziato per anni da una banda di ragazzini e di cui in tanti nel paese sapevano, ma sono stati zitti. Omertà si chiama. E immaturità di questi adolescenti a cui nessuno evidentemente ha spiegato che di fronte a certe violenze, soprusi, non si ride né si gira la testa dall'altra parte.

Avete letto le proteste contro il post dei riders milanesi: no, mica le proteste per le loro condizioni di non lavoro, per l'assenza di tutele, per il lavorare a cottimo senza nemmeno un cottimo calcolato i tempi di lavoro effettivi (come ai tempi di Lulù protagonista del film “La classe operaia va in paradiso”).
Lo scandalo è che si sono permessi di tirare in ballo i vip: purtroppo per malafede o per analfabetismo, in molti ci hanno visto una minaccia da parte dei ridersi, ma come si permettono questi qua?
No, i riders hanno ricordato ai vip taccagni (e a tutti gli utenti social) che noi diamo i nostri dati gratis e senza accorgercene ai signori del web che poi sanno tutto di noi.
Finché ci portano il cibo, bene.
Ma quando poi si arriva alla discriminazione, come sembrerebbe nel caso della App Ovia, usata per controllare i ciclo da circa 10 milioni di utenti donne, secondo il Washington Post i proprietari avrebbero venduto i dati alle aziende per discriminare le dipendenti.

Non è pieno ottocento (o primi del novecento) tutto questo sfruttamento, questo caporalato delle persone con la pelle scura, questi campi abusivi riempiti di schiavi che raccolgono frutta e verdura per noi?

Ritorno al passato anche per quanto riguarda l'ennesimo salvataggio di Alitalia a cui contribuiranno i nuovi-vecchi patrioti, come i Toto e i Benetton in un probabile gioco di do ut des col governo del cambiamento.
Qualche milione in cambio di altri milioni per le loro autostrade in concessione.

Quest'ultima storia dovrebbe far riflettere su quanto sia facile fare promesse e quanto sia difficile mantenerle. Vale per il caso di Alitalia, che non è stata salvata da Berlusconi prima né Renzi poi (“Alitalia torna a volare” ve lo ricordate?). E vale anche per l'Ilva, che a Taranto inquina ancora di più e avvelena ancora di più.

Tuffo nel passato anche per questo 25 aprile dove in tanti si ostinano a chiedersi cosa ci sia da festeggiare ancora, visto che nessuno va più in giro vestito in orbace e camicia nera.
Certo, i fascisti occupano case dellaregione a Milano (e allora il PD?), srotolano striscioni inneggianti al Duce in piazzale Loreto, sfidano i Questori sempre a Milano per la manifestazione di domani, 29 aprile.
I fascisti oggi si sentono protetti dall'atteggiamento di rappresentanti dello Stato (che dovrebbe essere democratico e antifascista), che deviano il corso delle manifestazioni dell'Anpi per non infastidire Casa pound.

Se il fascismo è roba del passato, cosa ci fa qui in Italia Bannon, l'ex consigliere di Trump, che qui in Italia ha deciso di impiantare la sua scuola di formazione per sovranisti?
Ne parlerà Report domani sera: i rapporti di Bannon con Arata e Salvini, la concessione ottenuta dal ministero dei Beni Culturali, la lettera Bergoglio in cui sono state scritte delle bugie (la scuola per sovranisti è dipinta come luogo di ritrovo di una comunità francescana).

In tutto questo passato forse l'unica eccezione di nuovo (o è finto nuovismo anche questo) è il ministro per la sicurezza interna, Salvini, in campagna elettorale permanente: ora è al sud, in Sicilia, per ricordarci che se la linea della Palma di Sciascia sale verso il nord (e oramai ha varcato le Alpi), la linea del sovranismo è scesa fino al sud, quello che una volta era fatto di terroni che non si lavavano.
Qualche promessa, qualche slogan buono, molti riciclati dai vecchi partiti del centrodestra, e anche qui sarà finita la pacchia.
In Sardegna aveva promesso ai pastori che il prezzo del latte sarebbe salito. Qui in Sicilia cosa prometterà? Maggiore autonomia (dunque altri sprechi)?

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