15 maggio 2017

Report e la scommessa sulle periferie (e Alitalia e i defibrillatori)

La grande scommessa sulla rivalutazione delle periferie, come volano per creare occupazione, rivalutarne il valore degli immobili.
Un aggiornamento sul "caso Alitalia".
E infine un servizio che parla dei defibrillatori: quando ne hai bisogno devono essere a portata di mano e in stato efficiente. Sarà così?

La grande scommessa di Michele Buono:

La maggior parte delle persone vive nelle periferie delle città, ma l'attenzione delle amministrazioni si concentra spesso solo sul centro delle metropoli.
La grande scommessa che fa Report e che verrà raccontata dal servizio di Michele Buono è nel creare un equilibrio di ricchezza, di benessere, di presenza di strutture economiche e di impresa tra centro e periferia.

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"Che idea ci faremmo di un individuo che ci tiene a vestirsi bene ma che ha i calzini bucati? Non è molto diverso il rapporto tra il centro delle città e le sue periferie luogo di scontri e di sfogo delle intolleranze. Ci sarebbero ancora se si migliorasse la qualità della loro vita? La scommessa è quella di abbattere le differenze introducendo nuove attività economiche avanzate. Report ha modulato una simulazione di un progetto di rigenerazione su scala nazionale, prendendo esempi positivi da varie parti del mondo".

A Novara si trova la sede della Nomamont: producono oggetti di uso quotidiano da scarti vegetali e organici, studiano come la bioplastica si comporta alla fine del suo ciclo di vita.
In sostanza la plastica bio torna ad essere Carbonio che si trova nell'aria e nel terreno: questa è una fabbrica che potrebbe inserirsi in un sistema urbano, perché l'impatto sul territorio è minimo.
A fianco dell'azienda ci sono abitazioni: la coesistenza tra azienda e famiglie funziona senza problemi.

Olanda: Energies sprong è una task force finanziata dal governo per l'innovazione del mercato dell'edilizia che ha fatto una proposta agli enti di edilizia sociale.
A questi enti dicono, noi rigeneriamo il patrimonio delle case (ristrutturandole) e voi ci ripagate con quanto risparmiate sulle bollette: a volte nel loro lavoro incontrano dei contrattempi quando si imbattono in parti di amianto.
Si costruisce tutto in fabbrica, dagli infissi ai tetti, hanno progettato un meccanismo a scatto per agganciare le pareti nuove su quelle vecchie.
E la stessa cosa si può fare sugli edifici più grandi, garantendo la stessa efficienza energetica: praticamente diventano case a consumo zero a contatore zero.
Perché non si fa la stessa cosa anche in Italia? il valore delle case degli italiani è 4 volte il PIL, sarebbe una grandissima opportunità.

Canada Ottawa: l'istituto di statistica del Canada sta sperimentando la costruzione di una anagrafe delle case accessibile a tutti e che si aggiorni in tempo reale.
Grazie ad applicazioni open e pubbliche come "Open street maps" si da ai cittadini la possibilità di fornire allo Stato informazioni statistiche. Il nome del progetto è “mappatura partecipativa”.
A cosa serve questa mappatura che parte dal basso?
Racconta Giovanni Barbieri dell'Istat che in Italia, senza questi dati, sono nati progetti di sviluppo locale che sono falliti perché mancava una conoscenza specifica sulle case esistenti, dei possibili ostacoli ai nuovi sviluppi.

Che idea ci faremmo di un individuo che ci tiene a vestirsi bene ma che ha i calzini bucati?
Non è molto diverso il rapporto tra il centro delle città e le sue periferie luogo di scontri e di sfogo delle intolleranze. Ci sarebbero ancora se si migliorasse la qualità della loro vita? La scommessa è quella di abbattere le differenze introducendo nuove attività economiche avanzate. Report ha modulato una simulazione di un progetto di rigenerazione su scala nazionale, prendendo esempi positivi da varie parti del mondo: Baltimora, Ottawa, Olanda. Gli attori coinvolti nella simulazione di progetti e investimenti sono veri. Alcuni esempi: laboratori di ricerca sulle plastiche bio originate da scarti vegetali e del caffè attirano investimenti per uno sviluppo industriale sul territorio che dà vita a startup tra i giovani. Quindi necessità di nuove infrastrutture: l’associazione costruttori edili del Lazio s’impegna a utilizzare metodologie dell’industria 4.0 applicata alle costruzioni per abbassare i costi industriali con un’efficienza energetica del costruito a livello A+. Mentre si innescano opportunità per l’apertura di servizi (bar, ristoranti ecc.) per far fronte alla richiesta delle nuove attività produttive. Report porterà in scena anche una proposta per ristrutturare 18 milioni di appartamenti nel nostro Paese, senza spendere un euro, ma mettendo in moto l'edilizia. I soldi verrebbero presi dai 42 miliardi di euro delle bollette per l'energia che gli italiani spendono ogni anno. Il risparmio della bolletta, una volta reso più efficiente l'appartamento, diventa il guadagno per le imprese. Report ha presentato la sua simulazione alla Commissione Europea: il portavoce, Iakub Adamowicz, ha dichiarato che il progetto è in linea con i requisiti richiesti dalla Ue e che, di fronte al progetto concreto, sarebbero disponibili anche i fondi strutturali.

Per la serie: com’è andata a finire? LO STATO FALLIMENTARE di Giovanna Boursier

Me la ricordo, Giovanna Boursier, quando andava ad aspettare i membri del CDA di Alitalia, la nuova alitalia nata dopo il salvataggio dei capitani coraggiosi di Colaninno & c.
Quando ci sarà il pareggio di bilancio?
I conti sono in ordine?
Sono passati quasi 10 anni e siamo di nuovo punto e a capo: altri tagli al personale, altri soldi bruciati. Dai capitani coraggiosi siamo passati agli arabi, Alitalia doveva ripartire perché se riparte Alitalia riparte il paese aveva detto Renzi.
Peccato però, perché le nuove divise erano carine …
Nel referendum sulla bozza di accordo per salvare l'azienda, i dipendenti hanno espresso voto negativo: nonostante i ricatti, nonostante sapessero il rischio che correvano.
La sfiducia nei dirigenti era così grande, che non hanno voluto firmare quella che sembrava una cambiale in bianco.

Sul Corriere una anticipazione del servizio:



Seguiamo Alitalia dal 2008 e ci torniamo adesso: sembra di essere da capo. Alitalia è di nuovo insolvente, ripartono le trattative con sindacati e governo, gli esuberi sarebbero 1.700, e i lavoratori votano contro. L’azienda è di nuovo in amministrazione straordinaria. Il governo ha nominato altri tre commissari: Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Mentre la vecchia procedura è ancora aperta. Giovanna Boursier intervista Domenico Cempella, che a fine anni ’90 aveva chiuso l’ultima grande alleanza possibile, con KLM: “fu Treu a chiamarmi all’ultimo per bloccarla. E fu un peccato per l’intero paese”. Parla anche il ministro per le infrastrutture e i trasporti Graziano Delrio, che dice: “il governo ha concesso un prestito ponte di 600 milioni, che andrà restituito, nella speranza che riescano a salvare il salvabile”. L'obiettivo è di evitare di cedere Alitalia a prezzi di saldo, quindi anche di rimediare agli errori degli ex manager, compresi quelli di Etihad. I commissari, aggiunge, “si riservano anche di fare azione di responsabilità nei loro confronti”. Mentre sul referendum Delrio dice: “Credo che il no dei lavoratori all’accordo sia un errore, perché con il sì avremmo avuto più tempo per salvarla, ma nel voto ha contato la sfiducia verso i dirigenti, ormai pluriennale”. Il commissario Gubitosi da parte sua conferma: “Stiamo lavorando duro e in fretta, partendo dal cercare di rivedere i contratti sul carburante e sui leasing degli aerei, che erano troppo onerosi”.


BATTICUORE di Antonella Cignarale

La scheda del servizio:

Ogni anno in Italia ben sessantamila persone muoiono a causa di un arresto cardiocircolatorio. Eppure sarebbe possibile salvare delle vite, a patto di intervenire entro i primi cinque minuti. E’ fondamentale avere a portata di mano un defibrillatore, che insieme al massaggio cardiaco attiva la catena della sopravvivenza in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Ma se qualcuno dovesse sentirsi male in nostra presenza, potremmo anche noi semplici cittadini usare un defibrillatore per soccorrerlo? La risposta è sì, perché dal 2001 la defibrillazione precoce può essere effettuata anche da personale non sanitario. Al fine di creare una rete capillare e strategica, questi dispositivi si possono posizionare dove si registra un grande afflusso e transito di persone: negli uffici, nelle scuole, nelle discoteche, negli scali ferroviari e marittimi, nei condomini privati... Avere un defibrillatore però significa consentirne l’ uso tempestivo, altrimenti non serve. E allora siamo andati a vedere: dove li posizionano? Si riesce a trovarli? C’è qualcuno che controlla se sono in regola?

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