Nell'ultimo, bellissimo,
romanzo di Andrea Camilleri, il commissario Montalbano si trova
di fronte a due indagini, che in qualche modo parlano del bisogno di
protezione.
Nella prima, c'è di mezzo un filmino
che risale agli anni 50, che riprende un muro bianco ..
Nella seconda, si cambia completamente
scenario: siamo all'oggi, ai ragazzi di oggi che navigano nel mare
“periglioso” di internet.
Il mondo di internet e dei social: a
chi chiedere aiuto per mettersi in contatto con una persona tramite
Internet?
A Catarella, naturalmente. Il dialogo
tra i due è spassoso:
«Aio bisogno di mittirimi 'n contatto attraverso il computer con una persona. Va bene? Ti è chiaro?».«Sissi dottori, chiarissimo.»
Ma si vidiva che faticava assàa ripigliarisi dalla tranci.
«Bene, ora fammi tutte le dimanne che ti servono per fari 'st'operazioni.»«Sissi, dottori» fici Catarella raprenno il coperchio del computer. «Sintissi, ’sto signori avi un blogghi?».
«Non lo saccio».
«Pir caso è un tuista?».
«No, non è un turista».
«Nonsi, dottori, io non m’arrifirivo a uno che gli piaci viaggiare tra le rovini ma mi volivo arrifiririmi a uno che fa tuisti».
«Stai parlando del vecchio ballo, il twist?».
«Nonsi, dottori, non si tratta nemmanco di un turista e nemmanco di un ballarino, ma di tuista, uno che scrivi solo 140 cataratteri».«Allura non essenno un tuista è quasi sicuro che avi un fessibuc. Seconno vossia ce l'avi o non ce l'avi?»«Catarè, è molto probabile che il facebook ce l'avi».
La rete di protezione Andrea Camilleri
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