Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
28 febbraio 2007
Petizione contro Sanremo
Perchè Sanremo è Sanremo, ma accà nisciuno è fesso! (come diceva il grande principe Antonio De Curtis, in arte Totò, che la sapeva lunga su certi politici).
To: italiani
Contro i compensi stellari elargiti dalla RAI televisione di stato nonostante il tetto di 272.000 euro previsto dalla Finanziaria. Nella stessa finanziaria vengono considerate "ricche" famiglie con reddito annuale superiore a 40.000 euro. Per mesi si è parlato solo di questo ed è stato chiesto agli italiani di stringere la cinghia "per il bene del paese".
Adesso il ministro Nicolais firma un circolare che consente a Michelle Hunziker di essere retribuita 1.000.000 (un milione) di euro (escluse telepromozioni) per il duro lavoro che dovra' sostenere per una settimana (!), e 750.000 (sempre telepromozioni escluse) a Pippo Baudo per avere lavorato duramente per circa 6 mesi all'allestimento del carrozzone sanremese. Quanti italiani avrebbero preso volentieri il posto di Baudo e Hunziker per quei "miseri" 272.000 euro, cifra giudicata irrisoria dallo stesso governo che tassa mostruosamente tutti gli italiani dal reddito normale?
Con che coraggio questi personaggi si presenteranno sorridendo dai teleschermi?
Perchè le leggi NON sono uguali per tutti?
Anche negli anni scorsi, è vero, c'erano cifre simili, ma proprio per questo era stato pensato, giustamente, questo tetto. Sarebbe stato segno di grande coerenza tener fede a quanto scritto in una legge dello stato, senza piegarsi alle regole del mercato televisivo.
Baudo ci sarebbe stato comunque, ha dichiarato in una intervista che lui il festival lo farebbe anche gratis. Per quanto riguarda la Hunziker....se avesse detto "no grazie" avrebbe fatto solo una figura meschina e non credo che in Rai non ci sia un'altra ragazza carina e spigliata pronta a prendere il suo posto.
La coerenza del governo sarebbe stata senz'altro da ammirare.
La tangenziale sotterranea a Milano
A tutti i pendolari
Una nota impresa costruttrice ha proposto all'Amministrazione comunale di Milano la realizzazione di una vera e propria tangenziale sotterranea che collegherà lo svincolo di Milano Certosa con viale Forlanini (tangenziale est) e piazza Maggi (autostrada A7).
Il costo non è ancora stabilito, ma sarà sicuramente altissimo: per la prima tratta Garibaldi-Certosa sono preventivati 1100 milioni di euro, ma si tratta anche della tratta più "facile" da realizzare, in gran parte a margine dello scalo Farini. Pare che dagli studi effettuati già per questo primo tratto l'analisi costi-benefici sia sfavorevole.
Il prolungamento sino ad attraversare completamente la città avrebbe inoltre tratte sino a 40 metri di profondità, in piena falda acquifera, con tracciato all'incirca sotto i bastioni.
Lo scopo dichiarato è alleggerire il traffico delle tangenziali. Ciò avrebbe come conseguenza di portare milioni di flussi di traffico a poche centinaia di metri dal centro città, ed è anche già prevista la realizzazione di enormi parcheggi sotterranei. Dal punto di vista dei pendolari, va notato che il tracciato è tale da fare concorrenza al passante ed al servizio ferroviario regionale.
Si parla inoltre di un contributo del comune di Milano pari a 2 miliardi di euro (con ogni probabilità destinati ad aumentare, come già accaduto per la TAV), paragonabile, ad esempio, a quanto serve per rinnovare completamente la flotta dedicata al trasporto ferroviario regionale.
I benefici sul traffico cittadino sarebbero invece assai scarsi, in quanto a causa della profondità e delle difficoltà di inserimento degli svincoli in città, gli sbocchi sarebbero solo 4 o 5.
Al contrario di quanto sbandierato dai proponenti, si creerebbero invece dei grossi problemi di gestione del traffico in prossimità degli sbocchi, con ovvie ripercussioni anche sulla rete ATM di superficie.
Tutto ciò senza considerare la schizofrenia trasportistica, che dichiara a parole di favorire il trasporto pubblico e limitare fortemente il traffico privato, anche con interventi drastici tipo pollution charge e costosi, come la realizzazione di un nutrito numero di linee metropolitane, nuovi passanti ecc., e poi finisce nella comoda soluzione di realizzare nuove autostrade, per di più in area urbana.
Non mi dilungo ulteriormente, ma ritengo che ai pendolari, considerato che le risorse finanziarie sono limitate, interessi invece che venga realizzato un servizio di trasporto ferroviario di livello europeo, e non l'ulteriore spreco di risorse economiche per opere faraoniche e di dubbia utilità, quali la realizzazione di costose autostrade urbane sotterranee.
Si può esprimere la propria opinione in un sondaggio del Corriere all'indirizzo:
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/02_Febbraio/26/tunnel.shtml
Con preghiera di diffusione
Cordiali saluti a tutti
Il palinsesto bloccato
Palinsesto bloccato anche per Mediaset: e poi si arrabbiano quando cercano di toccargli il duopolio. Dove la presunta concorrenza?
Non pago il canone per sentire la Hunziker stonare o Pippo baudeggiare.
Un festival fuori luogo: nel momento in cui si chiedono sacrifici, suona come uno schiaffo in faccia la notizia sul cachet dei presentatori sbloccato con ministeriale sollecitudine.
Per non parlare dei costi dei vestiti, degli ospiti, della scenografia ..
Ne abbiamo veramente bisogno?
Panem et circenses, veniva dato agli antichi romani, per dimenticare la propria vita grama.
Da wikipedia:
L'espressione "Panem et Circenses" rappresentava un meccanismo di potere influentissimo sul popolo romano, era la formula del benessere popolare e quindi politico; un vero bozzo/strumento in mano al potere per far cessare i malumori delle masse, che con il tempo ebbero voce proprio nei luoghi dello spettacolo.
Sciopero della campagna elettorale
Nel caso in cui i politici dell'Unione continuino con i battibecchi, le punzecchiature, i distinguo ...
«Siamo esasperati, bisogna smetterla con i protagonismi»Oltre 300 firme: se cade il governo non faremo campagna elettorale
E' un primo passo.
Il prossimo sarà lo sciopero del voto.
Il voto è il nostro unico strumento, per partecipare alla vita politica? E allora non possiamo sprecarlo per battibecchi, insulti, liti ...
Politici dell'Unione, datevi una regolata.
27 febbraio 2007
Prodi ha i numeri
La prova della fiducia
La fiducia del governo si appoggia allo stato di salute dei alcuni senatori (De Gregorio, Montalcini), alle decisioni dell'ultimo minuto (Turigliatto, Pallaro .. che alto senso dello stato), piuttosto che non alla linea politica.
Che non può essere cambiata in una settimana (Dico a parte).
Sembra di essere in una partita di calcio, dove il risultato è deciso dal gol dello straniero, l'oriundo o dalla tenuta di forma dei "senatori" ...
Passi la fiducia questa volta, e poi, le prossime?«Domani sarà un sì molto critico con la totale libertà d’azione sui singoli provvedimenti» annuncia Turigliatto.
C'è poco da stare sereni. Ma per fortuna c'è sanremo, stasera. E i media e i telegiornali non mancheranno di inondarci di notizie, gossip, scandali sull'evento.
Ma se Atene piange, Sparta non ride: Casini boccia le primarie e la Lega (con Maroni) avverte "Nella Cdl solo temporaneamente".
Di fiducia al governo si parlerà stasera a Ballarò, col il ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, il segretario del Prc Franco Giordano, il senatore Luigi Pallaro eletto nel Sud America, il direttore generale della Luiss Pierluigi Celli, il giornalista Paolo Mieli.
KoRn Metallica One Cover Live
Il Medio Oriente in guerra?
Dall'Afghanistan, dove ieri c'è stato un attacco alla base USA rivendicato dai talebani, da cui è scampato Cheney, all'Iran, dove la guerra ieri sembrava inevitabile, ora si parla di dialogo. In un tira e molla tra Onu, Usa e governo iraniano che non porta alla distensione.
Per arrivare al Pakistan, cui gli USA mandano un ultimatum sulle basi di Al Qaeda.
Cosa facciamo? Chiudiamo gli occhi e facciamo finta di non vedere l'attività nucleare iraniana, l'offensiva talebana, i morti in Iraq (ieri l'ultimo, per il momento, attentato al ministero)?
Mandiamo Turigliatto e Rossi a mercanteggiare con i talebani?
Siamo ancora in tempo per scongiurare la guerra. Poi, non sarà più tempo di pacifismi.
Technorati: Iraq, Afghanistan, Iran
26 febbraio 2007
Sinistra radicale vs sinistra maneggiona
Che sono poi stati accusati di voler affondare il governo, e far tornare Berlusconi.
Poi leggono queste notizie:
"Basilicata, indagati giudici e politici. Coinvolti in 13, c'è un senatore.Gli illeciti commessi per realizzare interessi nei settori bancari, turistici e sanitari.
I reati: abuso d'ufficio, corruzione in atti giudiziari, appropriazione indebita e truffa"
"sono indagati dalla procura di Potenza l'ex e l'attuale presidente della Regione, Filippo Bubbico, dei Ds e Vito De Filippo della Margherita, dei quali nel giugno scorso la procura potentina ha chiesto il rinvio a giudizio."
Cosa penserebbe l'esponente della sinistra radicale? Che deve ingoiare il rospo per mantenere sulla cadrega queste persone?
La mano di Dio
Non nominare il nome di Dio invano, recita il secondo comandamento. E la Binetti dovrebbe conoscerlo bene.
Tutti soddisfatti perchè i Dico non sono nei 12 punti. Anche Andreotti, che forse voterà si.
Un altro cattolico che razzola male.
Spero di non essere scomunicato anch'io (scherza il senatore Salvi).
I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee
L'altro, Jack (Jake Gyllenhaal), è più estroverso: uno che non si acocntenta di quello che ha dalla vita, ma vuole sempre il meglio.
Sui pascoli di Brokeback Mountain Jack e Ennis si incontrano, si studiano da lontano e si innamorano. Il tempo di un'estate, ma sarà sufficiente a segnare la loro vita per sempre.Perchè anche se per loro la società, il sistema ha previsto un percorso diverso (matrimonio, lavoro fisso e figli), sarà sufficiente un nuovo incontro dopo qualche anno, per far capire che il tempo ha solo rafforzato il loro rapporto.
Negli anni successivi torneranno ad incontrarsi, sfidando le ipocrisie e i pregiudizi: entrambi si portano dietro la nomea di "diversi", ciascino vivendola a modo suo. Ennis chiudendosi sempre più in se stesso. Jack cercando di vivere quanto più liberamente, nel soddisfacimento dei propri desideri.
Ma tutti e due sanno che non potranno mai vivere liberamente la loro storia: "Fin quando può durare?Fin che stiamo in sella, e non abbiamo le redini".
La vita li porterà le loro strade a dividersi: fino a separarsi, nella vita. Ma non nell'anima.
Il dvd su internetbookshop.
Il film si Imdb e alcune frasi estratte.
Technorati: Brokeback Mountain, Ang Lee
Guccini e il Tango ..
"volevamo raccontare qualcosa sulla resistenza, pur usando come personaggio, il nostro Benedetto Santovito, che vive negli anni 60.
Il libro racconta una storia partigiana 'torbida': qualcuno ha scritto che anche Guccini ha fatto revisionismo. Non è vero: durante la resistenza c'è stato di tutto, anche episodi tragici come quello raccontato (una strage contro i civili compiuta da un partigiano). Ma dalla Resistenza è nata la nostra Repubblica.
Noi diciamo la verità: ci siamo documentati, con ex partigiani, con un partigiano che ha fatto parte di un tribunale di guerra partigiano .. ciò non toglie che la resistenza sia stata un fatto positivo. Al di là di singoli episodi."
L'Italia degli anni 60:
"L'Italia descritta nel libro è più vicina all'Italia della guerra che non alla nostra. Il nostro personaggio ha una data di nascita precisa, oggi sarebbe troppo in là con gli anni e nel corso dei libri invecchia. Nei romanzi mostriamo la differenza dell'Italia dagli anni 40, 60, 70".
"Come ricorda anche Loriano [Macchiavelli, coautore], non è però un libro storico. E' un giallo, un libro che si muove con i passi del giallo."
Guccini ha poi parlato della sua vita in campagna, tra l'orto, erbe infestanti, pomodori, i giochi a computer .. della canzone più brutta "Manuela" di Claudio Villa.
Ha concluso parlando del suo terrore degli errori nel libro: che rimangono anche dopo le riletture. "un ragazzo che ha 14 anni e due pagine dopo ne ha già sedici ...
Parole come manfanile, per me aono di uso comune [un bastone per mietere il grano, usato quando non c'erano le mietitrebbie]".
Technorati: Francesco Guccini
25 febbraio 2007
W l'Italia (2007) di Riccardo Iacona
Appena trovo qualcosa sugli argomenti, ve lo scrivo.
Un governo giusto
Come chiamare lo spettacolo politico cui stiamo assistendo in questi giorni?
Reimpasto o Prodi bis? Dalla fase 2 al governo Prodi 2.
Che il governo fosse debole al senato lo si sapeva da subito.
E allora, cosa dovevamo fare: non dovevamo governare?
Dice lui: non si può fare affidamento ai senatori a vita. Eppure nel 94, il Berlusconi I partì proprio grazie a loro.
Il 18 maggio 1994 il governo ottenne la fiducia grazie ai senatori Agnelli, Cossiga e Leone. Andreotti, allora, votò contro il primo governo Berlusconi.
Ignobile questa compravendita di senatori, accusa la CdL. È il caso allora di ricordare il caso del senatore Grillo, finito sottosegretario sempre nel Berlusconi I. Luigi Grillo venne eletto con il PPI di Martinazzoli, ma al momento del voto si assentò dall'aula. Fu espulso dal partito, ma poi entrò in Forza Italia, dove ottenne l'incarico di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio. Quanti voltagabbana nella scena politica nostrana!
Certo, il governo B. I durò poco .. non è un buon viatico.
E conviene a Berlusconi parlare di Brogli (a proposito perchè lui non viene incriminato dalla magistratura come Deaglio? perchè Bondi può parlare impunentemente di Colpo di Stato da Vespa?), di accusare Veltroni, in vista delle prossime elezioni. Altrimenti si dovrebbe parlare della condanna a Previti per il lodo Mondadori. Del prossimo processo per Imi Sir.
Dell'assoluzione di Sabina Guzzanti, che non ha offeso affato Mediaset ...
Che dire allora? Che forse Rossi e Turigliatto avranno la coscienza a posto. Che il governo Prodi va avanti.
Che tutta questa iniezione di centrismo non ci fa ben sperare di vedere qualcosa di sinistra.
Che non sono i cosacchi a San Pietro.
Ma una politica che sappia guardare oltre il domani e il dopodomani. Che sappia costruire una democrazia non di facciata, dove ciascuno di noi abbia veramente la capacità di costruire il proprio destino, ne abbia le possibilità e i mezzi.
Mario Ferrandi (ex Prima Linea), su l'Espresso parla delle idee del 77: l'idea di un paese a sovranità limitata, di una democrazia che è solo un'impalcatura, un'idea di facciata, emarginazione e iniquità sociale. All'epoca, come, a quanto pare dalle indagini dei giudici di Milano, anche oggi, molti giovani scelsero la strada sbagliata delle armi.
Ma questi giovani, noi giovani che osserviamo la realtà, proviamo solo un immenso desiderio di giustizia.
E l'immagine di una classe politica che pensa solo a salvare se stessa (e non i precari, le vittime di mafia e ndrangheta, della corruzione ..) da un senso di profonda ingiustizia.
La sensazione che si ha, guardando le immagini dei politici che sfilavano da Napolitano per le consultazioni (nessuna donna presente, lo avete notato?) è che i cittadini non contano più nulla. Addirittura, come diceva Gad Lerner intervistato da Fabio Fazio, sembra che anche i politici contino poco: conta più il parere di un banchiere, di un manager importante. I poteri forti che, in realtà, sono scalcagnati perchè si scopre poi che fanno pochi profitti.
Tango e gli altri. Romanzo di una raffica, anzi tre di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli
1944, la guerra partigiana sul'appennino emiliano; una strage di civili di cui viene incolpato un partigiano, nome di battaglia Bob, giustiziato dai compagni stessi della brigata Garibaldi; una prima indagine che vede protagonista il maresciallo Santovito, nei vesti di partigiano della brigata Matteotti, col nome di battaglia Salerno, in quel duro inverno del 1944, sui monti dell'appennino emiliano.
Un'indagine che si riapre ai giorni nostri, nel 1960, quando il maresciallo riceve una lettera dalla fidanzata di Bob, Imelde, che gli chiede di riaprire le indagini, perché quella notte di 16 anni prima, quando qualcuno ha sterminato la famiglia del Patriarca (il capostipite, il figlio e la moglie), Bob era con lei.
La raffica che ha ucciso Roberto Cortesi, Bob, ha ucciso un innocente. Benedetto Santovito torna così al paese ad indagare sulla strage.
Sarà un'indagine difficile: il Patriarca era un fascista convinto, in molti avrebbero voluto ucciderlo; tutte le prove, raccolte dal tribunale partigiano riunito per giudicare Bob sono schiaccianti. E oggi, dopo così tanti anni, pochi dei sopravvissuti, tra i compagni di Bob e gli abitanti di quel paese sui monti che Santovito ha imparato ad apprezzare, non hanno voglia di ricordare quel brutto episodio.
Eccetto la madre di Bob, Gialdiffa Cortesi, che per sedici anni ha pianto la morte del figlio, sempre creduto innocente ma che vede con scetticismo l'interessamento dei carabinieri, dopo così tanti, troppi, anni.
Indagine ancora più difficile perché coinvolge i partigiani, che non ci stanno a riaprire una brutta pagina della lotta, poiché temono una nuova campagna che ne infanghi l'immagine. Siamo nel 1960 e i fascisti di una volta sono tornati, anche se con un nuovo nome, al governo con i democristiani.
Difficile perché Santovito viene costretto a collaborare col maresciallo Amadori dal colonnello Friggerio (e in due non s'indaga meglio); Santovito non vorrebbe coinvolgere nelle ricerche il collega: due caratteri troppo diversi, due modi di intendere la vita troppo distanti.
In questo libro si intrecciano tanti temi: quello del giallo prima di tutto, con la ricerca del vero assassino della famiglia Bernardi. I ricordi degli anni di guerra: scopriamo che Santovito era stato spedito in Russia nel 1943, per punizione, assieme ad un battaglione di carabinieri. E che da quell'inferno era riuscito a tornare e che, dopo l'8 settembre, aveva scelto la lotta partigiana sui monti piuttosto che aderire alla Repubblica di Salò.
Infine la lotta contro i nazifascisti: i rastrellamenti, la vita sui monti, la fame e la paura di morire per una raffica.
Ritroviamo in questo libro altri protagonisti, presenti nei precedenti romanzi di Guccini-Macchiavelli: Stelio, la contessa, la Mezzacosta, il fabbrone e l'insegnante del paese, Raffaela, che in questo caso, grazie al suo intuito, aiuterà il maresciallo nelle indagini.
Un romanzo che alterna pagina del passato, la strage delle Piane del 1943, con pagine del presente. Santovito scopre che gli anni hanno cambiato non solo i luoghi (al posto dell'osteria di Parsués c'è un ristobar), ma anche le persone. Coloro che furono giovani partigiani pieni di speranza adesso, premiati o bastonati dalla vita, sconfitti oppure assisi in posti di potere, non sono più quelli di un tempo. O lo sono in una strana maniera deformata ed è con queste mutazioni, specchio dei cambiamenti di un intero Paese, che la difficile inchiesta di Santovito ha a che fare.
Ma “Semel Abbas, semper Abbas”, come recita un motto latino, e il maresciallo resta sempre quell'investigatore di sempre. Un segugio che non molla mai la presa, senza fare sconti a nessuno.
La resa dei conti finale, col faccia a faccia tra gli ex partigiani e l'investigatore (anche lui partigiano), merita da sola la lettura del libro: man mano, svelando i ricordi della notte della strage, le raffiche, quella che uccide Bob e quella che uccide la famiglia del patriarca, si arriva al crudele finale ...
I precedenti libri della coppia Guccini, Macchiavelli, con protagonista il maresciallo Santovito:
Macaronì
Un disco dei Platters
Questo sangue che impasta al terra
Il libro online su internetbookshop
Technorati: Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli
23 febbraio 2007
La lotta allo smog
La soluzione della regione Lombardia (e di altre regioni della pianura padana) è quella di bloccare il traffico di domenica.
Soluzione che trova d'accordo gli italiani: come se uno per dimagrire, decide di non mangiare un giorno la settimana ...
Poi costuire nuove superstrade/autostrade, evidentemente per anticipare i tempi del surriscaldamento mondiale.E il trasporto pubblico?
Per arrivare in orario in ufficio, probabilmente dovrò aspettare che metteranno la TAV anche sulla mia linea (Asso-Milano delle Ferrovie Nord) ... forse i nipoti dei miei nipoti.
Come era verde la mia valle (padana)! si dirà un giorno ...Quando sarà tutta un blocco di asfalto, di che colore faranno le magliette e i vessilli quelli della Lega?
Una serata col Duca: le foto
Incontro col Duca
La presentazione è iniziata con la proiezione del documentario Scerbanenco by numbers di Stefano Giulidori, che mostrava le immagini della Milano di ieri, di oggi. Da corso Buenos Aires alla Stazione Centrale: una voce raccontava le più belle pagine dei romanzi di Scerbanenco, sulle note di Tenco "Un giorno dopo l'altro" .. ogni volta che ascolto l'attacco della canzone la vibrazione della voce di Tenco mi fa venire i brividi.
Ma torniamo alla presentazione, condotta dal grande Luca Crovi assieme al curatore della raccolta Gian Franco Orsi. Che ha svelato un segreto: le due lettere presenti nell'introduzione al libro sono in realtà apocrife anch'esse e i racconti della raccolta sono 18 e non 16.
"Noi dobbiamo tutto a Scerbanenco: ai suoi tempi non c'ernao altri giallisti italiani. Per noi è stata una pietra miliare. Paragonabile a Chandler, Agata Christie, conan Doyle".
Nunzia Monanni, amica di Giorgio, ricordava i suoi legami con la Questura, con gli amici medici,da cui prendeva spunto per i suoi racconti col protagonista medico-investigatore.
Alcuni degli scrittori della raccolta erano presneti alla serata: a cominciare da Alan Altieri.
"Ogni titolo dei suoi libri è uno statement politico" ha esordito Alan. "Dai temi trattati nei suoi libro ho preso quelli dell'eutanasia e dell'ipocrisia; ho portato Duca fuori dal suo contesto, ai giorni nostri e ho cercato di offendere tutti (politici e giudici) e di essere quanto più politicamente scorretto".
E ci è riuscito in pieno: rileggettevi il passaggio dove Duca si scontra con una magistrata
" ... una classe politica di corrotti, un popolo di mafiosi ..".
Sono intervenuti poi Alfredo Colitto "ho cercato di mettere in evidenza la differenza tra eutanasia e omicidio".
Matteo Bortolotti "sono cresciuto con il libro Venere privata sotto il cuscino".
Giuseppe Pederiali "sono l'unico ad essere andato fuori tema .. perchè protagomista del mio racconto non è Duca Lamberti ma l'ispettore Camilla Cagliostri, che segue un'indagine che ricorda da vicino I milanesi ammazzano di sabato".
Da Napoli è arrivata anche Carmen Iarrera, anche lei per testimoniare l'importanza dei gialli di Scerbanenco nella sua formazione di scrittrice.
Al termine della serata, un rinfresco per tutti "e Alan non sparerà a nessuno !!" scherzava Luca Crovi.
Technorati: Giorgio Scerbanenco, Duca Lamberti
Il ribaltino
Il patto blindato lo hanno chiamato: Prodi ha dettato le sue condizioni, in 12 punti, l'ultima delle quali è una specie di diktat nei confronti degli alleati:
"Per assicurare piena efficacia all'azione di Governo, al Presidente del Consiglio è riconosciuta l'autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del Governo stesso in caso di contrasto".
Ovviamente tutti i punti sono stati accettati. Cosa non si fa perdere la cadrega....
Via i Dico (che tanto dispiacere han dato a Ruini) e dentro la Tav.
Rispetto degli impegni internazionali.Riforma delle pensioni (che non era nel programma).
Attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno ..
Un favore ai senatori dell'UDC, che potrebbero dare un rinforzino alle prossime votazioni.
Dai 10 comandamenti ai 12 punti ... dobbiamo proprio sfiorare il ridicolo?
Segnalo, infine, l'articolo di Gian Antonio Stella sul tafazzismo di sinistra.
E dall'altra parte? Voto si, voto no ...
Il giornale da colpa al sistema maggioritario se si è arrivati a questa situazione. Via alle larghe intese, allora?
22 febbraio 2007
Report e gli incidenti sul lavoro
Ogni anno quasi un milione di persone subisce incidenti sul lavoro. 27mila ne escono con una invalidità permanente, 1.300 muoiono. Questo significa che ogni giorno tre persone perdono la vita per disgrazie legate alla propria attività lavorativa. Nel silenzio generale.
(P.S. sempre che non cambi governo dopo la crisi e il problema delle morti bianche finisca nel dimenticatoio).
Lezioni di politica
Perchè l'UDC non si dissocia da certi esponenti (Nicola Notaro, l'ex responsabile dell'Udc di Villabate) in "odore" di mafia?
Perchè degli arrestati di Catania, solo uno resta in carcere?
Perchè la notizia del ritrovamento di bombe molotov vicino allo stadio ci scivola addosso?
Questa è una bella lezione di politica .. altro che Vicenza e altre cazzate.
Intanto, scopriamo che il Polo apre all'ipotesi di un "governo ponte", ma solo per cambiare la legge elettorale. Prima domanda: perchè non vuole votare subito?
Seconda domanda: ma non l'avevano cambiata loro, la legge elettorale? Bell'esempio di coerenza.
Altra grande lezione di politica.
Sanremo, sbloccati i compensi: Il ministro Nicolais (DS) firma la circolare che elimina il tetto dei compensi. Niente più limite di 272 mila euro.
Adesso sì che dormo tranquillo ...
Vignetterie: teniamo alti i valori
P.S. per certi idealisti i valori valgono solo all'estero .. visto che su mafia, questione morale, legge 30, morti sul lavoro non è mai tempo di ideali.
Per intenderci il 17 febbraio, oltre che aVicenza, c'era un'altra manifestazione dei ragazzi di Locri a Reggio Calabria.
Ma vuoi mettere, quanto è più chic essere contro la base di Vicenza?
Morire per Kabul
E' vero: con questa ex maggioranza (specie al senato), frutto della porcata elettorale che tutti han votato, poi non l'han ripudiata e che ieri sentivo perfino difendere, prima o poi doveva accadere.
Se non si riescono a gestire i "dissidenti" come Rossi o Turigliatto o i doppiogiochisti come De Gregorio. Che poi uno dice: dissidenti da che cosa? Da un governo oppressore?
Infine, la butto lì, perchè non parlare dei Brogli (presunti), di cui può parlare solo la CdL? Potevamo avere una maggioranza con altri numeri.
Il problema della coscienza: un senatore ha diritto a votare secondo la propria coscienza. Se è contrario alle missioni di pace, alla costruzione di istallazioni militari, può votare no.
Ma la coscienza andrebbe usata sempre: come han votato i dissidenti per la missione in Libano? Tanto valeva non entrare nemmeno in questa maggioranza, allora.
Questo massimalismo pacifista, che vuole il pacifismo subito, in questa Italia dove la maggior parte della gente non sa nemmeno dove si trova l'Afghanistan, chi siano i talebani, è solo anacronistico.
Questo non vuol dire che non abbiano ragione.
Solamente sono solo poco realisti: cosa hanno ottenuto, questi pacifisti?
Nulla: la base si farà, la missione contro i talebani pure, con una nuova maggioranza ...
Tornate alle vostre marce, con tanto di magliette rosso-falseemartello, magliette del cheguevara e fidelcastro. Quello è il vostro posto. Alla perenne opposizione.
Dirò una cosa scomoda: agli italiani della politica estera non importa nulla. E' un bene? E' un male? Difficile appassionarsi ai problemi dei palestinesi, interessarsi di quanto ci costano le basi americane e le missioni all'estero, quando ti devi alzare presto, lottare con i mezzi in ritardo, prenotare una visita medica e vedersi rimbalzare per mesi, fare i conti con lo stipendio (sempre lo stesso), ....
Questi problemi si possono risolvere solo impostando un programma a lungo termine. Se si pensa solo a vincere le elezioni, a portarsi a casa le elezioni, bastano i De Gregorio, i Rossi ecc.. ma non si governerà per più di un anno.
E forse è anche un bene: visto che nei nove mesi di governo, oltre alle liberalizzazioni, poco è stao fatto. Certo i Dico, la proposta di riforma del sistema televisivo .. che verranno subito affondate.
Si tornerà a votare senza una legge sul conflitto di interessi, con lo stesso monopolio, con le stesse leggi ad personam ...
La cosa forse più triste è, da persona di sinistra, vedere il governo fatto cadere da Andreotti, Pininfarina ..
21 febbraio 2007
Per due punti ..
Per due punti la maggioranza ha perso la mozione sull'Afghanistan.
Grazie anche a 24 astenuti.
Guardatevi il video: tafferugli dopo il voto, urla da stadio .. proprio lo specchio della società!
Cosa succedera? Dimissioni, reimpasto o si cercherà di andare avanti lo stesso (visto che il voto non era di fiducia)?
Insomma cosa dobbiamo aspettarci: Berlusconi, Casini o ancora Prodi?
Aggiunta dell'ultimo minuto, il commento di Beppe Grillo:
L’Afghanistan sarà importante, ma nell’agenda dei problemi del Paese viene al millesimo posto. Provate, cari dipendenti, a chiederlo in un bar o al mercato.
Avrei capito un Governo battuto sulla riforma elettorale per riconsegnare ai cittadini la possibilità di scegliere il candidato. O strabattuto su una legge per il conflitto di interessi. O frantumato per l’eliminazione delle leggi ad personam. In tutti questi casi avrebbe avuto la mia ammirazione.
Per Kabul no. Bastava chiedere a Gino Strada per sapere perchè.
Discontinuità cercasi
Oltre a tanta retorica (come quella del senatore Schifani), non riesco a trovare una vera discontinuità su quanto fatto nella precedente legislatura.
Perchè allora nella CdL fanno tanto gli schizzinosi?
Perchè la lotta al terrorismo internazionale dovrebbe unire destra e sinistra e quella alla mafia no (vedi caso Cuffaro da una parte e caso Calabria dall'altra)?
Archiviato e riverginato
Il dottor Sottile sarà il prossimo capitolo della saga della magistratura "rossa" ... pronta la puntata di Porta a Porta (con la Gregoraci che giura che ha fatto carriera solo per le sue doti artistiche).
Eppure dalle intercettazioni (raccolte nel libro Pronto, chi spia? di Aliberti Editore) emerge tutta un'altra verità.
C'è agli atti un'intercettazione in cui il dirigente racconta a Sottile: «Ho parlato oggi con il direttore generale, che mi ha confermato che essendo una grande gnocca per il tipo di trasmissione gli fa anche comodo».
Per la procura di Roma, però, anche Sangiovanni non è responsabile di concussione sessuale.
Invece per Vallettopoli i pm hanno chiesto l'archiviazione senza aver mai iscritto neppure un indagato.
I sostituti nei mesi scorsi hanno convocato soubrette e funzionari Rai, ma alle domande sulle raccomandazioni sono tutti caduti dalle nuvole:
«Sono solo voci», hanno giurato.
Eppure le intercettazioni tra Sottile e Sangiovanni sembravano delineare un ambiente in cui il binomio sesso carriera è la regola. Commenti come:
«Un bel tipo di porcella, porcella doc »;
«È piccola ma carina, compatta, come la Smart»;
«Ci facciamo fare un bel p...».
Nonostante le premesse, nessun testimone ha accettato di raccontare i segreti di viale Mazzini.
Tutti prigionieri politici?
Technorati: Vallettopoli, Salvatore Sottile
Tutti a casa?
La cosa incredibile è che il governo rischia di cadere non per suoi errori, ma per due questioni ereditate dalla precedente legislatura.
L'Afghanistan e l'allargamento della base di Vicenza.
Mentre negli altri paesi la politica estera fallimentare (in Iraq), manda in crisi Blair (che annuncia il ritiro) e Bush (che ha rischiato al senato sulla mozione dei democratici), in Italia si rischia la crisi per il solito cerchiobottismo, per cui si parla di pace ma si proseguono le missioni di guerra. Si aumentano le spese militari, ma non si fa la guerra.
In un colpo solo, facciamo contenti sia il centrodestra, che l'ala estrema del centrosinistra.
E se dovesse tornare il cavaliere troverebbe tutto come lo ha lasciato ...
Lost: seconda serie
Se sulla prima serie aleggiava il mistero (la natura dell'isola, i flashback, gli altri?), la seconda parte subito con due colpi di scena: il laboratorio sotterraneo e l'iniziativa di due scenziati finanziati da un filantropo.
La puntata di ieri portava in luce il contrasto tra l'uomo di fede (Locke) e l'uomo di scienza (Jack) ..
contrasto vinto (al momento) dall'uomo di fede, che convince i superstiti a premere un tasto: "è un atto di fede".
Sarà il filone della serie? Anzichè spiegare i misteri, le nuove puntate li infittiscono.
Intanto i colleghi che hanno già visto le puntate (su Sky o da internet) mi guardano commiserando la mia ignoranza: "ancora devi vedere" ..
Technorati:Lost
20 febbraio 2007
La questione estera
I politici (specie quelli del centrodestra) un'altra.
Se dai vicentini ci si può aspettare una visione della politica estera che parta dalla base costruita proprio a casa loro, dai politici no.
E se insistono nel voler focalizzare il problema sulla base di Vicenza, è per mettere in difficoltà il governo; a qualunque schieramento appartengano.
Ora il punto è: se ci sarà una guerra in Afghanistan, siamo pronti ad affrontarla (economicamente, logisticamente, e in termini di eventuali morti)?
Che esperienza possiamo trarre dalla missione in Iraq (oggi altre due autobombe)?
Visto che a decidere saranno i nostri politici (e non noi che pure li abbiamo votati, come dice Ostellino sul corriere), che scelgano bene.
Blu notte, misteri italiani: le Br, prima parte
Il documentario parte dalla riunione di Pecorile, nell'agosto del 1970, con la fondazione delle Br, nella quale confluiscono tre anime: il sindacalismo esasperato (Franceschini, Moretti), la contestazione studentesca (Curcio, Cagol), la sinistra extraparlamentare che faceva capo all'Editore Rosso Giangiacomo Feltrinelli, fondatore di un proprio gruppo terroristico, i Gruppi d'Azione Partigiana (che prendevano il nome da un'analoga formazione partigiana, i "Gruppi d'Azione Patriottica" al tempo della Resistenza).
Le idee alla base erano quelle di "resistenza tradita", "rivoluzione possibile", prendendo spunto dai movimenti rivoluzionari in Vietnam e in sud america.
La prima parte termina con l'operazione Fritz, il rapimento di Aldo Moro.
Technorati: Brigate Rosse, Blu notte
Povera amministrazione pubblica
Per i 60 dirigenti esterni assunti per 9 milioni di euro. Quando ci sarebbero persone all'interno dell'amministrazione pubblica che potevano prendere quell'incarico.
Ma magari non erano trombati alle elezioni:
"La Gdf ha acquisito le delibere con le quali sono stati assunti i dirigenti — che resteranno in servizio fino al termine del mandato dell'attuale esecutivo — e il regolamento comunale sulla materia. La presenza dei militari ha creato qualche apprensione negli uffici dell'assessorato al Personale dove la Gdf ha anche sigillato alcuni armadi. Dell'incursione è stata informata dai suoi collaboratori anche il sindaco Moratti e a palazzo Marino è circolata la voce della «grande preoccupazione» del sindaco."
E mentre a Milano si fanno consulenze d'oro, al Pirellone non si riescono a mettere d'accordo nemmeno sul blocco del traffico ...
Contraddizioni italiane
Se non fossero arrivati gli americani in Italia (e in Europa), forse staremmo ancora a fare i conti col fascismo. Dittatura tutta nostrana, che abbiamo poi esportato con successo in tutta Europa.
Non possiamo essere antiamericani per quanto riguarda la presenza delle basi: noi siamo causa ed effetto della loro presenza sul nostro territorio.
La sinistra scende in piazza per protestare contro l'allargamento della base e poi si scopre che tra le ditte appaltatrici ci sono le coop rosse.Sinistra di lotta e di appalti?
Se fosse dipeso dal papa re, non ci sarebbe mai stata l'Italia unita (passando prima per il regno sabaudo). Se non ci fosse stata Porta Pia, non avremmo avuto Roma capitale del Regno d'Italia.
Se il papa (Pio IX) non avesse fatto nel '29 i Patti Lateranensi, Mussolini non sarebbe diventato "L'uomo della provvidenza" e i vertici del Vaticano se ne sarebbero rimasti chiusi oltretevere.
I nuovi mostri - Gassman e Tognazzi
I nuovi mostri (2007)
19 febbraio 2007
Terrore nei centri sociali
Dopo i sindacati infiltrati dalle nuove BR, ci mancavano i centri sociali infiltrati dai Previti!
Previti affidato al centro sociale di don Picchi.
Farà il consulente legale.
Andiamo bene ...
P.S.: ovviamente parliamo di servizi sociali. Al Leocavallo possono stare tranquilli.
I difensori della famiglia
I divorziati: da Berlusconi Silvio ad Matteoli Altero.
E i conviventi: da Adornato Ferdinando a Fini Gianfranco.
Con quale titolo ci fanno la morale?
E anche all'interno della Chiesa, non tutti sono concordi con la condanna senza appello ai Dico:
Monsignor Bettazzi, vescovo di Ivrea "Mi pare sia una cosa abbastanza ben fatta - ha esordito monsignor Bettazzi intervistato dall’Agi -. Io credo che abbiano trovato una soluzione che forse scontenta tutti, ma perché cerca di accontentare tutti."
Il cardinale Martini "Dialogo e ascolto, senza scontro"
L'arcivescovo di Milano Tettamanzi "Vicini anche a chi convive"
Le divergenze nella Chiesa
Il primo appello, primi firmatari gli storici Alberto Melloni, Giuseppe Alberigo e l'ex giornalista della Rai-tivvu', Ettore Masina, invoca che esso non abbia misure ''vincolanti'' per quei parlamentari cattolici che vorranno esprimere il loro voto in autonomia rispetto alle indicazioni dei vescovi.
L'appello lo potete trovare (e firmare) qui:
L'annunciato intervento della Presidenza della Conferenza episcopale, che imporrebbe ai parlamentari cattolici di rifiutare il progetto di legge sui "diritti delle convivenze" é di inaudita gravità.
Con un atto di questa natura l'Italia ricadrebbe nella deprecata condizione di conflitto tra la condizione di credente e quella di cittadino. Condizione insorta dopo l'unificazione del paese e il "non expedit" della S.Sede e superata definitivamente solo con gli accordi concordatari.
Denunciamo con dolore, ma con fermezza, questo rischio e supplichiamo i Pastori di prenderne coscienza e di evitare tanta sciagura, che porterebbe la nostra Chiesa e il nostro Paese fuori dalla storia.
Si può pensare che il progetto di legge in discussione non sia ottimale, ma é anche indispensabile distinguere tra ciò che per i credenti è obbligo, non solo di coscienza ma anche canonico, e quanto deve essere regolato dallo Stato laico per tutti i cittadini.
Il secondo, invece, appoggia nella sostanza la nuova ''nota pastorale''.
Un controappello in cui alcuni intellettuali laici e cattolici chiedono ai vescovi di confermare l'annunciato documento sulla legislazione familiare in una lettera aperta pubblicata sul numero di giovedì del Foglio. Tra i firmatari Antonio Socci, Sergio Soave (segretario regionale Piemonte DS) e Giuliano Ferrara (ateo?)
Technorati: Dico, Cei
17 febbraio: la meglio gioventù a Reggio
Questo l'appello per la manifestazione:
Come per la manifestazione, finita almeno sui giornali, di Vicenza, anche qui è mancata la copertura mediatica della Rai.
18 febbraio 2007
La lobby contro le famiglie
Come diceva ieri sera il ministro Emma Bonino a "Che tempo che fa", sembra che Ratzinger si soffermi solo sulla situazione in Italia. Ma la chiesa non dovrebbe essere mondiale?
Perchè non ha detto nulla quando il governo Aznar ha fatto i Pacs in Spagna?
Il morto in piazza
Pigreco: “Beh, si .. c'era uno striscione di solidarietà alle persone arrestate a Milano mentre attaccavano dei manifestini per i presunti terroristi arrestati lunedì ..”
Zeta: “Ok, allora la notizia deve essere A Vicenza striscioni inneggianti le BR”
Zeta: “e qualche scontro tra i manifestanti e la polizia?”
Pigreco: “pare che ci sia stata una piccola sassaiola al ponte ..”
Zeta: “bene, bene! Altro titolo: fitta sassaiola da parte dei sindacati. Feriti tra le forze dell'ordine, costrette alla fuga.”
Zeta “Ma non c'è stato nessun ferito?”
Pigreco: “pare di no .. non è che possiamo inventarcelo ..”
Zeta: “Nemmeno un morto?”
Pigreco: “le ho detto che non c'è stato nemmeno uno scontro ... un momento .. ci sarebbe un operaio morto a Lecce schiacciato da una gru.”
Zeta: “Ecco, il morto. Dovete dare la notizia così 'Terrorista delle Br muore in un cantiere mentre stava attaccando dell'esplosivo alla gru. Pare che fosse iscritto ai sindacati ....'”
Queste notizie sono false.
Ma il morto nel cantiere no. Quello purtroppo è vero. A volte, quando un operaio muore in un cantiere, non si riesce nemmeno a a dargli un nome.
Mi piacerebbe, un giorno, vedere i titoloni dei giornali dedicati alle morti bianche e agli imprenditori assassini.
Vedere un'operazione di polizia contro i cantieri non a norma con la sicurezza.
Vedere i politici prendere le distanze e condannare questi imprenditori che, in nome del profitto, vivono e lasciano morire i propri operai. Fino ad oggi (dal 1 gennaio) ci sono stati 135 morti sul lavoro (fonte articolo21.info): non bastano per parlare di associazione a delinquere?
E torniamo alla manifestazione di Vicenza: oltre agli striscioni dei sindacati, di rifondazione, ecc. c'erano anche striscioni della Margherita e dell'Unione.
Qualcuno della Liga Veneta (molto più numerosi nella manifestazione del 2 dicembre sempre a Vicenza). Sfilavano anche cittadini americano che non approvano la politica estera del presidente Bush.
Tutti antimaericani? Come il congresso, che ha bocciato la politica del presidente?
Fino a ieri i giornali aspettavano gli scontri, magari il morto .. e oggi delusi dalla pacifica manifestazione, parlano di in governo in difficoltà. Parlano di scampagnate, di magnagatti ... Da quando una manifestazione pacifica crea problemi?
Ieri su la7 (presente anche l'onorevole Cicchitto, ex loggia P2 evidentemente esperto di eversione), ho sentito dire che in democrazia, governano la maggioranze. A prescindere dalle manifestazioni locali. Se il governo ha deciso, non si discute ... se sono in pochi i contrari alla base, perchè non fare un referendum?
Il togliere spazio alla discussione tra i cittadini e chi governa, non è democrazia: questa è dittatura centralista. Almeno su questo la Lega dovrebbe essere contraria.
Se la base deve essere allargata, in nome di interessi internazionali, andatelo a spiegare agli 80000 che hanno manifestato.
Il ritorno del Duca, a cura di Gian Franco Orsi
16 giallisti per 16 racconti, allora: ciascuno rappresenta a modo suo il personaggio di Duca; riportando in vita una figura che è stata molto importante per la loro formazione di scrittore, come testimoniano le testimonianze degli scrittori stessi nelle introduzioni dei racconti.
Come nel racconto di Pirandello, scopriamo così che esistono 16 Duca Lamberti diversi, in situazione diverse: c'è chi lo ha fatto incontrare con Arthur Jelling; chi lo ha fatto incontrare con lo psicalanista Musatti; chi lo riporta negli anni bui del terrorismo, col commissario Calabresi e Giuseppe Pinelli. Chi lo ha imbarcato in crociera e chi, avanti negli lo porta a piangere di fronte alla tomba dell'amata Livia Ussaro. Chi lo ha riportato negli anni dell'università o addirittura, agli anni dell'infanzia, mettendone già in risalto le doti investigative.
Solo un racconto non presenta Lamberti tra i personaggi, che viene solo invocato, citando un suo famoso racconto “I milanesi ammazzano di sabato”.
Duca finisce addirittura sul set di un film, dove incontra Frank Wollf che interpreta se stesso; infine uno degli autori fa incontrare Scerbanenco con Lamberti, sofferente di una malattia incurabile, cui fa una promessa solenne ...
Diverse storie, ma stessa è la sofferenza cui Duca si trova ad affrontare: stessa la violenza (dura e crudele); in comune le storie, che trattano temi dall'eutanasia, all'omosessualità fino alla droga, hanno una persona che non esita ha voler schiacciare (come un verme), senza false ipocrisie, il male che lo circonda.
Le storie di Duca sono state scritte quarant'anni fa ... ma lo stile asciutto della scrittura, la descrizione della durezza della strada, in una società che tutela quasi più i criminali che le vittime, l'essere politicamente scorretti, quelli sono ancora fonte di ispirazione (e di insegnamento) per i giallisti moderni.
Lunga vita a Duca Lamberti.
Il libro su internetbookshop
Technorati: Duca Lamberti, Giorgio Scerbanenco
16 febbraio 2007
Non facciamo confusione
Non facciamo confusione tra pacifisti e provocatori. Tra chi andrà a Vicenza a manifestare contro l'allargamemento della base (e magari qualche bomba atomica in più) e chi va per creare disordini, bruciare bandiere, spaccare vetrine ecc.
Non facciamo confusione tra il rispetto di accordi internazionali (con gli USA, la Nato) e il voler arrivare ad un mondo con meno armi, meno guerre, meno sfruttamento, meno povertà ..
Utopie?Forse: ma chi glielo spiega alle persone di Vicenza che la sicurezza internazionale passa anche per la costruzione della più grande base americana nel sud Europa?
Sulla base di Vicenza si può e si deve discutere.
Spero solo di non vedere, domani sera, scene di un film già visto.
Scacco al re: la cattura di Provenzano
Il documentario è stato molto interessante: vedere come si muove la polizia per gestire gli appostamenti, i pedinamenti; il difficile lavoro di interpretare le telefonate ...
Vedere come viene usata la tecnologia moderna: microcamere, gps, un telescopio astronomico per spiare la masseria dove, probabilmente, si nascondeva Binnu, da 8 km.
Tutto molto realistico.
Ma .. c'è un ma, però.
Il documentario racconta gli ultimi 39 giorni della caccia al latitante: e gli altri 43 anni?
Cosa ha fatto Binnu negli anni dopo la cattura di Toto "u curtu" Riina, nel 1993?
Come ha mostrato il documentario, in tutti questi anni Binnu, tramite i suoi pizzini ha gestito "cosa nostra" impostato un nuovo corso. La "politica pacifista" della mafia, dopo il periodo delle stragi, di una mafia silenziosa. Perchè il silenzio distrae, e la gente poi si dimentica ...
Provenzano coi suoi pizzini emetteva sentenze, condanne a morte, gestiva appalti e promuoveva candidature. Faceva affari: perchè questo è la mafia: affari e potere.
Affari che ha potuto portare avanti grazie a delle coperture: politiche e anche da parte delle forze dell'ordine che dovevano catturarlo.Il film raccontava che Provenzano poteva essere catturato nel 1994 (e non arrivò l'ordine di irruzione), nel 1998 (da parte dei carabinieri del Ros) e nel 2001 ...
Lo scacco al re poteva essere portato molti anni prima.
Technorati: Bernardo Provenzano, mafia
15 febbraio 2007
La vera storia dei falsi diari
Lo storico Emilio Gentile. Il grafologo Roberto Travaglini. Le perizie eseguite dal nostro giornale accertano che le cinque agende, presentate alla stampa dal senatore Marcello dell'Utri e attribuite al Duce, non sono autentiche. Ecco tutti i retroscena. (continua qui)
Peccato: non potremo assistere ad altre puntate strazianti di Porta a Porta.
Ma, d'altronde, potevamo fidarci della fonte dello scoop?
La cattura di Provenzano
"Una partita a scacchi che dura da 42 anni" dice la pubblicità ... che mi sembra proprio una cattiva pubblicità per polizia e carabinieri.
Sulla fiction non voglio parlare. Del documentario, vedremo. Se invece volete sapere qualcosa sulla latitanza di Provenzano, guardatevi "Il fantasma di Corleone".
Technorati: Bernardo Provenzano
Giuseppe Pinelli e il Duca
Narciso fa incontrare il personaggio Duca Lamberti con l'anarchico Giuseppe Pinelli, in un indagine per omicidio. Indagine ch si incrocia con la strage di Piazza Fontana e con la tragica morte dell'anarchico ...
"Mi piace questo lavoro, Livia. Mi piace il senso di contribuire, nel mio piccolo, a fare giustizia. Ma, ieri notte, in Questura, è morto un uomo. Un uomo che avrebbe dovuto essere a casa sua, ma che invece era lì, sotto la custodia di un funzionario di polizia. Un uomo che ho conosciuto, e che era una persona a posto. E sul quale, da quanto già si sussurra nei corridoi della Questura, non c'era uno straccio di indizio. Per quanto conosco io la legge, questo è omicidio colposo. Se non peggio.
A meno che non si sia davvero suicidato.
Anche se fosse, il punto rimane: quell'uomo era sotto la responsabilità di un commissario di pubblica sicurezza, che lo aveva trattenuto illegalmente.
Perchè illegalmente?
Livia, quello, in Questura, quella notte, non doveva proprio esserci. E non solo perchè non c'era alcun indizio a suo carico, ma perchè era lì da oltre tre giorni, quando il fermo di polizia non può superare le quarantott'ore. O formalizzi l'arresto, con tutto quanto comporta, o devi rilasciare la persona.
...
Ma il giornale dice che era colpevole, che si è suicidato perchè aveva capito che lo avevano scoperto.
E' una delle tante bugie che il Questore ha raccontato ai giornalisti la notte scorsa. Le voci girano in fretta in Questura, Livia. Ho palrato con Mascaranti. Non c'era la minima indicazione che Pinelli fosse anche lontanamento coinvolto negli attentati. Stavano lavorando alla cieca. E quando la polzia lavora alla cieca, pesta. ...."
Technorati: Duca Lamberti, Giorgio Scerbanenco
Tutti contro tutti ..
Rizzo, Comunisti italiani: "Faremo cambiare idea al governo" (sulla base di Vicenza)
Pisanu: "L'allarme è perfettamente giustificato" (sempe su Vicenza)
Diliberto: "Bisogna andare in tv per dire che Berlusconi fa schifo"
La Cdl contro Diliberto "Le sue parole incitano all'odio"
I nostri politici ... pronti a litigare su tutto. Ma mai a fare politica.
C'era proprio bisogno, caro Diliberto, di fare quella battuta da bar su B.?
Errata corrige sull'arsenale
Certo, dopo tutto questo allarmismo, stona la dichiarazione "nessuna delle persone o delle realtà minacciate dai piani terroristici ha mai corso alcun diretto ed immediato pericolo", anche perché l'indagine si è sempre curata di garantire la sicurezza delle persone che risultavano minacciate e questa tutela è stata poi rinforzata secondo il giudizio degli esperti. Una decisione naturale perché la nostra attenzione è altissima".
Brigate rozze e magistrati bolscevichi
Me le immagino, le presunte nuove BR, mentre salivano in sella alla "bersagliera" e sgambettavano per la città ...(mi ricorda un pò la storia del vecchietto Provenzano, che da potente boss della mafia è finito in un casolare a mangiare ricotta e cicoria).
Indagini che hanno portato al "ribaltone" dell'immagine dei magistrati milanesi.
A partire dalla Boccassini "L'hanno chiamata bolscevica. Comunista. Asservita al pregiudizio ideologico. Capace di scegliere prima di tutto una tesi, spesso politica. Oggi in Transatlantico i due maggiori partiti d'opposizione usano altri toni."
Per finire al giudice Spataro, bravo anche lui quando indaga sulle BR, meno quando indaga sul rapimento di Abu Omar. Vicenda per la quale è stato attaccato anche da Rutelli:
«Il governo ha ritenuto violato il segreto di Stato, attivando, dinanzi alla Corte Costituzionale, il conflitto con l’autorità giudiziaria, sui rapporti tra agenti del Sismi e agenti stranieri, per ciò che concerne il sistema organizzativo ed operativo del Sismi medesimo». Il governo contesta ai magistrati milanesi di aver «acquisito elementi informativi, anche di carattere documentale, attinenti all’identità di 85 dipendenti del servizio, intercettandone le utenze cellulari in uso», ma anche «elementi non direttamente afferenti al sequestro in questione».
Marco Travaglio parla di Brigate rozze e fa una riflessione su l'Unità del 14 bebbraio:
Ora, i casi sono due: o Spataro, Boccassini e Salvini erano bravi anche prima, quando scoprivano le tangenti Fininvest, le trame nere e gli intrighi Cia-Sismi; o sono dei putribondi figuri anche oggi, essendo improbabile che abbiano imparato il mestiere l’altroieri. Nel qual caso, Feltri e Betulla dovrebbero aver la decenza di scusarsi (per Bellachioma il discorso è diverso: nemmeno una parola per ringraziare i pm che hanno sventato gli attentati. Ma lui, si sa, ha i riflessi un po’ lenti: a 10 mesi di distanza non ha ancora ringraziato la polizia per la cattura di Provenzano).
P.S. Il blitz anti-Br è stato illustrato alla stampa da pm e forze dell’ordine in un conferenza stampa, e i verbali delle intercettazioni con i filmati dei pedinamenti, sono stati distribuiti a giornali e tv. Meno male che gli arrestati erano presunti terroristi e le vittime erano Bellachioma, Feltri e Farina.
Se, putacaso, gli arrestati fossero stati politici o imprenditori, Bellachioma, Feltri e Farina starebbero strillando da due giorni contro i giudici che violano la privacy e il segreto istruttorio. Invece, al momento, non si segnalano proteste. Persino James Bondi, eccezionalmente, tace. Tutto è bene quel che finisce bene.
Intanto i giovani di Forza Italia hanno chiesto di chiudere "i centri sociali del Nord-Est": perchè allora, dopo il ritrovamento delle armi nei fan delle squadre di calcio, nessuno ne ha chiesto la loro chiusura?
E dove è finito il presunto arsenale delle BR?