24 luglio 2007

La lotta ai magistrati

La mafia combatteva l'opera dei magistrati andando ad isolarli, screditarli, lasciarli isolati.
Se ciò non bastava, si ricorreva alla soluzione corleonese: una bella bomba e via.
Mi chiedo cosa hanno provato i telespettatori alle immagini (mai andate abbastanza in onda) del cratere di Capaci ("ma che ci misiro? 'a bomba atomica?"); dei palazzi sventrati dopo la bomba a Rocco Chinnici o al giudice Borsellino.
Sembreva di vedere immagini da Baghdad: no era Palermo, a casa nostra. In Italia la mafia fa attentati del genere.

Poi il cambio di strategia: come mostrava la docu-fiction di Alexander Stille, si passò dalla mafia che spara alla mafia che si accorda, che preferisce il silenzio al clamore degli omicidi.
Tanto lo stato, coi governi susseguitisi dal 1994, centrodestra e centrosinistra, seguiva il papello di Riina. Basta pentiti, basta regime dure, basta giustizialismo ....
Ma una cosa non è cambiata: la lotta ai magistrati.
Non è un caso la discesa in campo di Berlusconi con Forza Italia, partito creato da Marcello Dell'Utri.

Sentire il cavaliere attaccare i magistrati "incapaci di intendere", "disturbati mentali", "che complottavano contro lui", "che non devono condizionare la politica" sembrava musica per le loro orecchie.
Questo spiega il 61 a zero del 1994.
Dalla lotta dei magistrati, siamo tornati alla lotta ai magistrati.


Che appena toccano la sfera politica, vengono bacchettati:
Negli atti di un processo non dovrebbero essere inserite «valutazioni non pertinenti» che «vengono poi esasperate dai media» dice Napolitano.

Se un
politico viene intercettato a parlare con un presidente di regione, indagato per mafia, e questi lo rassicura sulle indagini, il povero magistrato che deve pensare?
Nulla.

Di fronte alle immagini sulle morti della mafia (i corpi crivellati dai proiettili, il sangue per le strade, le autobombe), tutte le reazioni ai presunti terroristi arrestati a Perugia, fanno quasi ridere.

Per qualcuno siamo degli incoscienti, perchè facciamo netrare tutti gli immigrati senza nessun controllo.
Immigrati, dunque possibili criminali.
Parola di un giornalista radiato dall'albo.
C'è anche chi come Calderoli vorrebbe chiudere tutte le moschee.
Forse dopo anni di governo a fianco di Dell'Utri, con la mafia hanno veramente imparato a convivere.

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