Tanzi è un santo: questo quanto emerge dall'inchiesta di Sigfrido Ranucci a Report.
Ha dato soldi a tutti: politici della vecchia DC (De Mita), del PSI (Craxi), fino a quelli della seconda repubblica (Casini, D'Alema, Berlusconi).
Ha finanziato giornali e giornalisti di tutte le parti: dal manifesto a Il Foglio di Ferrara (che ovviamente ha smentito) alla rivista Area di Alemanno (quando era ministro delle politiche agricole). Dal corriere a repubblica.
Perchè "così i giornali non scrivono male" diceva: e in effetti sulla vicenda del crac, i giornali ne parlano un pò pochino.Ha rilevato aziende in perdita, come le agenzie di viaggio di De Mita o la Cipro Sicilia di Mannino.
Come la società d'acquisti in Costarica di cui era consulente la moglie di Lamberto Dini.
Ha mandato in vacanza a sue spese magistrati, giornalisti, politici, segretarie dei politici (come la segretaria di Alemanno, sempre lui), banchieri ...
Ha fatto costruire un'azienda Parmalat (Mr Day) a Nusco, a 40 km dalla più vicina via di comunicazione. Un'azienda con a fianco una fabbrica che si occupa dello smaltimento per i rifiuti tossici .. chissà come mai proprio a Nusco (paese natale di De Mita)?
Ha finanziati nel 1996 la campagna politica di Romano Prodi (e la capitalizzazione dell'azienda Nomisma).
Nel 2001 cambia il vento è finanzia la campagna di Forza Italia (430 milioni di lire): ma fa di più per Berlusconi. Parmalat iniziò a privilegiare in quel periodo le reti Mediaset per i suoi spot e a finanziare con questi in modo occulto Forza Italia
"Insieme concordammo di utilizzare il canale della pubblicità per finanziare occultamente il nuovo partito. In sostanza trasferimmo quote di pubblicità Rai a Pubblitalia"
"Perché un’azienda come Parmalat avrebbe potuto godere di particolari sconti, quantificati da Tanzi in circa il 5%. Una quota che sarebbe servita per finanziare Forza Italia attraverso Pubblitalia. Su questo sta lavorando la procura di Milano. Dalle indagini emerge che lo spostamento degli spot verso le reti dell’ex Presidente del Consiglio si fa sempre piu’ consistente con l’avvicinarsi del crac. E anche che gli spot per Mediaset sono costati piu’ di quelli per la Rai. Ma se i soldi dei mancati sconti sono serviti poi a finanziare Forza Italia lo scoprirà la magistratura."
Perchè questa generosità? perchè i politici servono.
Servono a fare le leggi quando servono: come nel 1989 per il latte a lunga coservazione (legge firmata dal pres. del cons. Ciriaco De Mita).
Servono a farsi dare i contributi per il terremoto anche se la domanda è presentata in ritardo.
Servovo per dare il via libera al progetto per il "Latte Blu" (il 21/12/2002, giusto il giorno in cui il ministro Alemanno andò in vacanza a Zanzibar in un villaggio turistico di Tanzi).
Servono anche le amicizie con la guardia di finanza, come quella di Bernardini col generale Pollari: si dice che grazie a questa venissero avvisati dei controlli della finanza.
Se abbiamo capito come ha fatto ad arrivare così in alto, Calisto Tanzi, ugendo le ruote a tanti politici, la secoda domanda è, come è possibile che nessuno degli enti di controllo si rendesse conto dell'indebitamento crescente dell'azienda?
Risposta semplice: nessuno se ne è accorto perchè erano complici della grande abbuffata.
Banche, società di revisione dei conti, magistratura e consob.
Dall'audizione al senato dell'ex governatore della banca d'Italia il 27/1/2004:
"Le banche io non so, sono state indotte in grave errore, ma qui moltissimi sono stati indotti in gravi errori, anche la Deutsche Bank insomma, io vedo qui, insomma, qui c’è un caso molto grave... insomma io non so se voi lo sapevate... se voi lo sapevate, forse avreste dovuto dirlo... io non lo sapevo... insomma anche se cominciavano ad arrivare dubbi ma mi dicono... anzi, Lei mi pare che avesse capito... Avevi capito la difficoltà della Parmalat tu o no? Non posso interrogare, non possiamo interrogare?"
Qualcuno che sapesse c'era: il ragionier Valla aveva scoperto i buchi di bilancio e i continui indebitamenti della società già nel 1995.
Peccato che le sue perizie fossero state archiviate dal GIP di Parma, Adriano Padula (abbiamo già detto dei magistrati in viaggio vacanza).
Piccola nota: Padula è stato sanzionato dal CSM; il P.G. Panebianco ha lasciato la procura e due magistrati sono stati trasferiti.La stalla si è chiusa quando i buoi erano già scappati.
In paese sapevano tutti dei debiti della Parmalat: azienda che aveva creato il finto conto alla Bank of America di 3,9 miliardi (conto corrente della Bonlat) è per dimostrare una falsa liquidità e chiedere dunque altri finanziamenti.
Se continui a chiedere finanziamenti alle banche, e non sei in perdita, un sospetto ai revisori dei conti sarebbe dovuto venire?
No.
Eppure le banche erano sempre lì a dare soldi a Tanzi. Si parla di moduli in bianco già firmati da Tanzi per finanziamenti di miliardi, concessi in cinque minuti.
"E’ lo stesso Tanzi, come dichiara ai magistrati, a chiedere a Goria e De Mita di porre a capo della cassa di risparmio di Parma Luciano Silingardi, ex sindaco della Parmalat SpA. Così come Tanzi interviene sulla nomina di Gorreri a Capo della Banca del Monte dopo aver parlato con Craxi."
Dov'era la Banca d'Italia, che con la sua centrale del richio si sarebbe dovuta accorgere della situazione?
"Sapevamo che aveva le spalle coperte: C’era la DC, c’era il Partito Socialista, c’era il Vaticano, c’erano anche le banche dietro. Io vado a chiedere 10 mila euro in banca, mi rovesciano come un calzetto e poi non è detto che me li danno".
E le banche avevano interesse a concedere prestiti, perchè incassavano, (anche un pò di più dice il commissario Bondi) dagli interessi.
Banche che hanno emesso bond fino all'ultimo, facendo ricadere il loro debito sulle spalle dei risparmiatori.
- Deutsche Bank
- Unicredit
- Capitalia
- UBS col bond Tot
- Banca di Roma dell'amico Geronzi
Le banche sapevano già tutto dal 93. E nonostante i conti in rossa dal '80 le è stato pure permesso di entrare in borsa.
Come?Attraverso altri prestiti da istituti come il Monte Paschi di Siena.
Oggi la Parmalat è sotto processo a Parma e Milano.
Bondi ha risanato la società e calmato i risparmiatori con le azioni della nuova società.
Rivorrebbe indietro i soldi dalle banche.
L'azienda non è fallita grazie alla legge Marzano e i lavoratori di Collecchio sono ancora lì. Non quelli di altre società satelliti del gruppo.
Ma incombe la class action dei risparmiatori degli Stati Uniti.
"Ma se la class action verrà certificata tra pochi mesi cosa potrebbe accadere?
La nuova Parmalat allora sarebbe costretta a emettere un gran numero di nuove azioni, senza poter fare un aumento di capitale, che verrebbero date ai membri della class action. In tal modo gli attuali azionisti sarebbero significativamente colpiti. Le loro azioni varrebbero molto meno.
STUART GRANT - AVVOCATO
Gli obbligazionisti, i vecchi investitori che erano creditori attraverso lo strumento dei Bond e che hanno ottenuto azioni attraverso il concordato... beh, si, ora rischiano di dover pagare una seconda volta.
SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Anche perché alcune delle banche che fino a pochi mesi erano azioniste della nuova Parmalat si sono liberate delle loro azioni, proprio nei giorni in cui negli Stati Uniti veniva autorizzata la class action, ma forse è solo una coincidenza.
STUART GRANT - AVVOCATO
Le banche sono furbe, molto furbe!"
Poi c'è il rischio che la Cirielli (grazie governo Berlusconi) cancelli tutto a Milano.
E a Parma?
"A Parma Banche e Manager di Collecchio devono difendersi dall’accusa di bancarotta fraudolenta che si prescrive in 12 anni. Ma il processo comincerà solo il prossimo 14 marzo data in cui, strana coincidenza, comincerà anche quello della Cirio. E a gestire il processo del crac piu’ grande d’Europa è un tribunale troppo piccolo e quei pochi magistrati, soli in una procura di provincia che deve anche dividersi tra ordinaria amministrazione e rapimenti di bambini. Soli, contro uno stuolo di avvocati agguerriti di 56 imputati eccellenti.E nel frattempo... Tanzi continua a vivere nella sua lussuosa villa, che non è stata sequestrata perché è intestata alla moglie Anita... ."
Il finale amaro della Gabanelli:
"Tocca sempre andare a rivangare il caso Enron, un crac molto simile a quello della Parmalat.
In quel caso la legislazione americana, per tutelare i risparmiatori, ha risposto subito con una riforma che obbliga le banche e gli investitori professionali a correre i rischi maggiori quando il titolo è rischioso. Così ci penseranno due volte prima di sottoscrivere le emissioni. Un provvedimento banale, ma molto efficace che noi preferiamo non adottare, noi però facciamo delle altre cose.
A proposito di sconti...
Ad aprile scorso dalla presidenza del consiglio è uscito un disegno di legge delega che prevede la riduzione delle pene per i reati di bancarotta.
Cosa vuol dire? Che in un caso come quello Parmalat dove oggi le pene previste arrivano ad un massimo di 10 anni, si dimezzano. Questo significa che automaticamente i tempi di prescrizione passano dai 19 di oggi ai 7 e mezzo.
Fortunatamente quella proposta è stata stoppata, ma qualcuno l’ha pensata e scritta. E se quel qualcuno dovesse ritirala fuori ed avere miglior destino, in un colpo solo si cancellano i processi Parmalat e Cirio. Tutti salvi da Tanzi a Cragnotti a Geronzi. Come dire... Tanto lavoro per nulla. "
Technorati: Report, Parmalat, Calisto Tanzi
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