24 ottobre 2007

Voglia di governo forte

Ieri a Ballarò si auspicava l'arrivo di un governo forte, che sappia prendere decisioni forti, con un'ampia maggioranza.
Lo spirito del Caimano è sempre presente.
Quante volte i giornali oggi ripeterenno che questo governo può cadere da un momento all'altro?
Che Prodi non arriverà a Natale?

Un governo che non si mette d'accordo sul pacchetto sicurezza (questione lavavetri e poteri ai sindaci); un governo che perde tempo per un disegno di legge sull'editoria, in un paese governato dai conflitti di interessi televisivi.

La situazione del governo è in stallo anche per la situazione lasciata in eredità: come un esercito in ritirata che lascia dietro di se mine antiuomo nascote tra le rovine, Prodi e l'esecutivo avrebbero dovuto affrontare la riforma del sistema televisivo (legge Gentiloni bloccata dalla maggioranza stessa); l'eliminazione delle leggi ad personam (tra cui la ex Cirielli che in pratica provova la non punibilità di una certa serie di reati); la legge 30, un autentico tabù, che ha creato una generazione di precari (chi risponde al papa?).

Con questa maggioranza non si porterà a casa poco o nulla di quanto indicato nel programma.
E allora via al governo forte, magari tecnico per le riforme. Un film già visto, ricordate?
Con la caduta di Berlusconi, il governo tecnico che si impantanò sulla bicamerale, senza risolvere il maledetto conflitto di interessi.

Quali riforme possiamo aspettarci da queste persone che non sono nemmeno in grado (come il compagno Bertinotti) di darsi un codice di auregolamentazione per espellere condannati, indagati, prescritti?

Intanto un piccolo ripasso, vista l'eco che sta avendo sui giornali la questione Mastella-De Magistris.
Mastella ha solo applicato la legge, che l'altro governo ha fatto.
Probabilmente sull'operato di De Magistris qualche eccezzione può essere fatta.
Ma la vera questione è che ci stiamo dimenticando quanto ha fatto contro i magistrati il precedente governo, nella figura del premier Berlusconi: dov'erano Mieli e soci (che ieri a Ballarò commentava la lite ministro-pm)?
Un bel colpo di spugna e dimentichiamoci il passato.

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