28 ottobre 2007

Scandalo Parmalat a Report

Noi siamo quelli che non ci stanchiamo di ripetere le stesse cose.
Di condannare sprechi, corruzione, tangenti. A costo di essere considerati ripetitivi.
Di guardare Report (e parlarne, perchè di certe cose non se ne parla mai abbastanza) anziché la solita fiction Rai, o le partite di uno sport che si gioca la domenica.
Stasera si torna a parlare dello scandalo Parmalat: il più grande crack europeo (14 miliardi di euro di buco, 130000 risparmiatori risarciti solo parzialmente
).

Dovrebbe essere un evento che fa notizia. Il responsabile (i) del crack dovrebbe essere in carcere, a monito per gli altri “Capitalisti di rapina” come li chiamano nel loro libro Capitalismo di rapina (
editore chiarelettere) i giornalisti Biondani, Gerevini e Malagutti.
Eppure l'impressione è un'altra: Tanzi è un povero vecchietto, beneficiato dall'indulto. Andiamo avanti e scurdammoce o passato ...

Eppure dallo scandalo Parmalat, molte famiglie italiane hanno perso i propri risparmi.
Se passasse la richiesta di risarcimento per i creditori americani, che hanno potuto fare una class action (in Italia quando?), l'azienda di Parma verrebbe messa in crisi. Perchè le azioni perderebbero di valore.
Anche qui parliamo di complicità bancarie, politiche (Tanzi grande amico di De Mita ma anche di Berlusconi) e degli enti di controllo.
Technorati:,

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