16 ottobre 2007

Il 41 bis come la tortura

Sorprende come il paese di Guantanamo Bay, delle Extraordinary rendition (di cui ne ha parlato anche Blu Notte), parli del 41 bis in Italia paragonandolo ad uno stato di tortura. Dunque negando l'estradizione di un boss mafioso famiglia mafiosa dei Gambino.
Scrive il Los Angeles Times:
il Los Angeles Times, citando la sentenza emessa l'11 settembre scorso dal giudice che definisce "la coercizione" del carcere duro imposto ai detenuti per mafia, "non e' da considerarsi collegata a nessuna sanzione legalmente imposta o punizione e quindi costituisce una tortura".

Qui il testo del 41 bis.
Si fa divieto ai boss in carcere di tenere contatti con l'esterno; possono cucinarsi il pranzo, hanno la televisione, possono leggere i giornali e le riviste (come testimonia il caso Bagarella). Stanno meglio di tante altre persone che non hanno ammazzato nessuno, nè disciolto corpi nell'acido.
Ma si sa, quando si parla di mafia, di sangue del nostro sangue, tutti garantisti.

1 commento:

suburbia ha detto...

Che era una tortura l'avavano gia' detto il 22 dic 2002 con lo striscione a palermo...
Il tuo blog e' molto bello e interessante.
ciao