02 gennaio 2015

Il presidente che verrà

Tra poche settimane riparte il cinema: le voci le smentite, i retroscena di palazzo il totonomine ..
La cosa buona è che finisce l'ipocrisia di questo secondo mandato del presidente: non doveva accettare punto e basta per il secondo mandato.
Sapeva alle difficoltà cui sarebbe andato incontro, fare le riforme e la nuova legge elettorale con quel Parlamento.
Ipocrita il richiamo alla bonifica del paese contro la corruzione: lui che ha spinto per la continuità istituzionale, che ha difeso il sistema dei partiti (che non rappresentano più il paese), il presidente dei moniti contro i magistrati, che ha definito eversiva l'antipolitica.
Quando si auspicano (e anno) le riforme assieme a corrotti e pregiudicati non si può pensare di bonificare nulla. Il paese rimarrà sempre nello stato di collasso in cui era.
Anzi, in questo ultimo anno di riforme incardinate e spedite, i dati dicono che la situazione è peggiorata.
Non per colpa di Grillo o dell'antipolitica.

Spero che, almeno una volta finito il mandato, ci faccia conoscere il contenuto delle telefonate con Mancino che poi ha fatto distruggere. Cosa c'era dentro di così pericoloso?
Questo presidente è quello che rottamato, assieme a B. e Renzi, il centrosinistra. Veltroni, Prodi, D'Alema.
Non che ne sentissimo la mancanza.
Siamo passati Berlinguer (che Napolitano criticò per la sua intervista a Scalfari sulla questione morale) a Renzi.

Ma è quello che si prepara ora, dopo anni in cui si è dimostrato scarso rispetto per la Costituzione, ha far paura.

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