Vi ricordate di Marta, la povera
lavoratrice che vorrebbe avere un figlio ma non può, per colpa delle
perfide colleghe nel pubblico, garantite?
Era la metafora che Renzi aveva usato
per sponsorizzare il suo jobs act, versione confindustria.
Ora, abbiamo letto il contenuto della
legge di stabilità che fa cassa con gli autonomi (le partite Iva,
vere o false): sia con l'aumento della tassazione che con i
contributi per la previdenza (passati dal 27 al 30% e passa).
Verseranno di più, col rischio di non
vedersi corrisposta alcuna pensione un giorno, vista la tipologia
discontinua del loro lavoro.
Forse un tentativo per spingere quelle
come Marta a versare contributi alle casse autonome (e non all'Inps)?
Sono 3 milioni di lavoratori che ha
dentro assieme i piccoli artigiani, commercianti, ma anche quelli che
lavorano come free lance, anche nel pubblico.
Non dovrebbe essere difficile regolare
questo mondo, che mette assieme lavori dipendenti mascherati e lavori
veramente autonomi (regolati da studi di settore) dove è molto
facile evadere e dimostrare fatturati bassi.
Perché non si rende questo settore completamente tracciabile al fisco, così evitiamo i soliti stereotipi tra chi evade e chi no?
In ogni caso Marta può star Serena:
anche quest'anno niente figli.
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