I migliori anni della nostra vita ….
Presidente Napolitano, lei ricorda la simpatica canaglia Curzi,
l'unico capace di far stare assieme diavolo e acqua santa, Craxi e
Santoro.
Curzi mi precettò in una cena con
Pajetta: per me era un gerarca, espressione di un comunismo vincolato
a Mosca.
Santoro disse a pajetta che avevano
sbattuto fuori quella della mia legislazione per far crescere i polli
di botteghe oscure, che non oscuravano i leader.
Dopo il 68 si celebrò il divorzio tra
partito e società civile.
Oggi c'è il PD, che non è comunista
ma è il partito che non c'è.
Ho fatto trasmissione scomode: voi
avete subordinato interessi personali a quelli superiori. I comunisti
come lei quando assumono cariche diventano una cosa sola con lo
Stato.
Quando si è creata una critica di
massa con la politica, lei ci ha chiesto di scegliere. O state con
l'anticasta o state con quello che resta dei partiti. Come Pajetta
chiese al figlio.
Ho voluto far riflettere quelli come
lei della necessità di non contrapporre i due poli.
Se i partiti avessero avuto la
capacità di riformarsi Grillo sarebbe rimasto un comico.
Invece Grillo è diventato un gigante e
da lui è nato Renzi e poi Salvini.
Lei ci ha creduto, e oggi siamo pugili
nudi sul ring, e comunque sono stati gli anni migliori della nostra
vita.
Una
puntata tutta incentrata sull'elezione del nuovo presidente della
Repubblica, il royal baby (come lo chiama Ferrara), il peso del patto
del nazareno sul Quirinale e sulle riforme.
E sulle leggi che qualche manina infila
nei decreti per favorire gli evasori e qualche evasore in
particolare.
Puntata che è iniziata col discorso
del 2013, dopo l'elezione bis: un discorso sferzante contro i
parlamentari. Ad ogni sferzata, un applauso. Già da lì si doveva
capire come sarebbe andata a finire.
E dopo due anni, lo stesso Senato dove
la senatrice Taverna grida ai bachi assenti “dov'è la
discussione della legge elettorale .. ridicoli”. La legge
elettorale non si discute nei luoghi istituzionali. E il nazareno
bellezza ...
Stefano Bianchi nei suoi servizi
ha fatto i calcoli sui costi del Senato, prima e dopo la
riforma.
Costo senato 540 ml euro nel 2014.
Con la riforma si risparmieranno 14 ml
di euro: avremo solo 100 senatori. Con gli stessi 700 dipendenti e
coi vitalizi, che costano 82 ml di euro.
I rimborsi dei senatori saranno a
carico degli enti locali. Quelli che hanno subito tagli.
Tra un anno ci saranno consiglieri
regionali al posto di senatori: intanto ci godiamo quello vecchio.
Malan e Formigoni parlano di una
riforma di facciata, che va perfezionata, ma che va fatta per
eliminare il bicameralismo.
Formigoni, lei cosa farà? Farò il
deputato.
Ah ecco, mi
sembrava strano.
Si svuota il Senato, il governo impone
le leggi, la legge elettorale non permette la scelta degli eletti e
chi vince si prende tutto (CSM, Authority, presidente del Senato).
Ospite in studio Giuliano Ferrara (in
seguito è arrivato anche Orfini), per parlare del suo libro “Royal
baby”. Massimo Cacciari era collegato dall'esterno.
Due visioni diverse della politica. Dei
politici. Della democrazia.
La prima domanda di Santoro ha
riguardato il secondo incarico di Napolitano: una mossa disperata per
salvare il paese, per non farci precipitare nel baratro
dell'inconcludenza. E ora le dimissioni.
Sono un atto di fiducia al governo e al
suo leader oppure Napolitano se ne va perché le cose si stanno
complicando?
Cacciari: credo che Napolitano
sia preoccupatissimo, la situazione è diversa da due anni fa.
Due anni fa c'era un PD reduce da una
sconfitta, con un leader delegittimato, un partito diviso.
Oggi c'è Renzi, c'è una opposizione
che non può alzare la cresta, come i giapponesi nella giungla. Credo
che il patto del nazareno resisterà perché conviene ai contraenti,
azzarderei una previsione.
Questa riforma del Senato non piace a
Napolitano, ma è meglio di prima.
Azzardo il pronostico che si arriverà
subito all'elezione del presidente.
Il libro di Ferrara è un atto
d'amore nei confronti della politica.
Una cosa complicata fatta di conflitti
e cose oscure: chi emerge in politica deve avere la capacità di
attraversare questi luoghi impervi.
Ferrara fa il tifo per Renzi: dopo che
Berlusconi è finito è venuto fuori un altro Berlusconi, cioè Renzi
che è un B. giovane.
Ferrara: la crisi dei partiti
nella repubblica dei partiti è stata devastante, tutto è stato
buttato a mare, c'è stata la fine delle ideologie.
La prima soluzione è stata quella di
Berlusconi, un mattoccio.
In modo anomalo crea un'Italia che non
c'era con la Lega e i fascisti, ex democristiani e ex socialisti.
Era un'anomalia, in una destra
liberale, compromissoria.
A questa anomalia che ha signoreggiato
sull'immaginazione degli italiani, che ha creato uno scontro tra chi
è a favore e contro. Arriva una seconda anomalia, quella di Renzi.
Che voleva rottamare tutta la classe
dirigente, con le primarie voleva scalare il partito, arrivare a
palazzo Chigi.
Questa anomalia si esprime in una presa
del potere molto spregiudicata, con un accordo con un pregiudicato.
Renzi ha avuto il coraggio di fare l'accordo con Berlusconi e ha
sloggiato Letta.
Renzi ha sbloccato il paese e questo è
un merito.
Renzi ha sparigliato le lobby
conservatrici che si sono nascoste dietro la Costituzione.
Renzi arriva e cambia il Senato senza
perderci troppo tempo.
“poi arriva il lupo che si mangia
la nonna ”.. questa è una fiaba che si racconta sui giornali,
la replica di Travaglio:
siamo un paese che ama prendersi per il culo, e dunque viene preso
per il culo dagli intellettuali che incensano ogni governo.
Ci chiediamo come è stato possibile
dopo tutti questi governi?
In Italia le lobby che vengono dipinte
come nemiche, sono in realtà quelle che sostengono i governi vari:
lobby affaristiche, lobby piduistiche, hanno avuto tutti i favori dai
governi a spese nostre.
Ogni volta che si ha la possibilità di
cambiare, il sistema si compatta in tutela delle lobby e delle
oligarchie, creando un nuovo. Un gattopardo che impedisce il
cambiamento.
Il nuovo si inventa nemici che non ci
sono e che invece vengono inventati.
Bobbio diceva che la democrazia è uno
scontro tra i poteri che si controllano tra di loro: ognuno non
travalica l'altro.
La visione di Napolitano e Renzi (il
contrario del Renzi delle primarie) è il partito unico.
Non quello comunista: l'inciucione dove
Berlusconi e Renzi si spartiscono l'Italia.
Ciò che resiste all'esistenza di una
opposizione forte con una maggioranza.
Il potere non è controllato e ci
rovina: qui siamo Charlie ma all'estero. È sparita la cultura della
democrazia senza nessuna dialettica.
La casta è felice, i partiti sono
felici, Berlusconi è felice.
Cacciari: come si fa a mettere assieme un governo che governa e un Parlamento che controlla?
Deve esserci un conflitto ordinato: si
dovrebbe cambiare la Costituzione e non si è fatto.
Io continuo a ripetere una riforma di
sistema, presidenziale.
Napolitano ha fatto un presidenzialismo
surrettizio, non va bene.
Non possiamo continuare così, perché
Renzi lo impedirà. Speriamo che non eleggano un fedelissimo del
nazaremo. Serve una persona autorevole e indipendente.
I partiti hanno una credibilità pari a zero: da dove trovare allora questa persona? Da fuori dal palazzo.
I partiti hanno una credibilità pari a zero: da dove trovare allora questa persona? Da fuori dal palazzo.
Ferrara
su Prodi: ha fallito la prova del governo, è un finto uomo
nuovo. Potrebbe convincere anche Berlusconi, la bugia è parte
costitutiva della cosa pubblica, dice Ferrara, e ora assistiamo un
balletto di falsità.
Come si elegge il presidente: tutti
assieme al primo turno, e sarebbe il trionfo di Renzi. Oppure
potrebbe esserci una spaccatura, con un presidente del nazareno
eletto coi voti di FI e col PD spaccato.
Travaglio: anche due anni fa la
scelta fra Rodotà e Napolitano aveva diviso la sinistra: era la
scelta tra larghe intese o non larghe intese.
Prima i giornali ci dicono che
Napolitano ha fatto bene quando deragliava, ora però ci dicono che
serve un notaio o un arbitro. Ma
Renzi questo non lo vuole, vuole una pianta grassa.
Come Muti, che non sa niente di
politica.
Bisogna vedere se trova ai voti: se non
ha personalità, e fa quello che vuole Renzi, non prende voti.
E Grillo? Potrebbe saltare il patto
del nazareno, ma allora il governo andrebbe in crisi. Berlusconi ha
fatto passare tutto quello che serviva e che piaceva.
Viviamo da un anno con un parlamento
delegittimato, per effetto della decisione della Corte
Costituzionale.
E' stato fatto un calcolo per cui, con
la legge elettorale che verrà, si consegna ai partiti la scelta
dell'80% degli eletti. Siamo ancora allo scandalo di cui parlava
Napolitano nel suo discorso del 2013.
“Ah, i cittadini vogliono pure
scegliere i candidati” .. Ferrara
contro Travaglio.
Eccole qua le due visioni della
politica: quella democrazia e dei poteri gestiti in nome del popolo,
per il bene del paese. E l'altra, quella delle furbizie e delle
menzogne. Delle promesse non mantenute e dei cittadini che non devono
fare altro che dare una delega in bianco al governo.
L'Italicum è incostituzionale –
chiudeva il suo ragionamento Travaglio - eppure Napolitano non ha mai
fatto moniti contro la nuova legge.
“Cadeva il governo”, ha
risposto Cacciari.
O forse cambiava la legge elettorale,
come voleva fare Renzi prima delle primarie.
Ferrara su Renzi: immoralista (o
immorale), si circonda da collaboratori improbabili ma giovani e
inconscienti. Leader anomalo.
Mi piacevano le donne belle, perché
c'è il marketing nella politica.
Voi tutti attaccate il finanziamento ai
partiti e ora anche il fundraising di Renzi non vi va bene.
Decidedevi …
Basterebbe fare tutto con trasparenza.
La trasparenza sta qua e la
democrazia sta la …. questa è la visione di Ferrara è questa
e ora lo sapete anche voi.
Diversa dalla democrazia come negli
Stati Uniti o come in Germania, dove il finanziamento privato dei
politici è trasparente e controllato.
Non come le cene di Renzi, dove non sappiamo gli ospiti, se c'era Renzi, quanti soldi ha dato.
Non come le cene di Renzi, dove non sappiamo gli ospiti, se c'era Renzi, quanti soldi ha dato.
Il partito democratico ti risponde che
c'è la privacy.
Dragoni: il
costo del Quirinale
Quest'anno il quirinale costerà 224 ml
di euro. Le spese sono 12 ml in più dell'anno scorso: Napolitano ha
tagliato 4 ml di finanziamenti allo Stato.
Prima spendevamo 7 ml di euro in meno:
122,6 ml è il costo dei 1000 e passa dipendenti.
La spesa delle pensioni è di 92 ml di
euro.
Napolitano paga il canone Rai e pagano
Sky: spesa di 20000 euro.
36 auto blu, 36 autisti.
400mila euro per spese mezzi di
trasporto.
Spendiamo più di re e regine.
La casa bianca ha un costo di 136ml di
euro.
La regina ha preso 45ml di euro.
Assegno al presidente 136.000 euro
l'anno: ci sono dipendenti che prendono più di Napolitano.
Ora prenderà l'indennità, una
segreteria, una stanza da 100 metri quadri, un auto.
Bianchi e il sottogoverno di
Renzi, fatto di amici, vigili.
Come la ex vigilessa Manzione, ora
all'ufficio legislativo di palazzo Chigi.
Manzione: è lei che ha messo la legge
che salva Berlusconi nella delega fiscale?
“Io sono un civil servant, non
parlo coi giornalisti .. aiuto il presidente a realizzare il suo
disegno”.
Che visione strana
della politica: chi è servitore dello stato non può parlare coi
giornalisti?
Bianchi ha intervistato il
sindaco di Pietrasanta Mallegni, della denuncia della Manzione fatta
al pm di Lucca, il fratello ora sottosegretario agli interni.
Il sindaco Mallegni è stato arrestato
per uso improprio dei beni pubblici, poi è stato assolto per 48
reati. Condannato per violenza verbale e privata.
Si è fatto 39 giorni di carcere,
alcuni di isolamento. 117 giorni ai domiciliari.
Travaglio: delitto imperfetto.
Nessuno parla più del decreto fiscale,
che esiste ancora, Renzi non l'ha tolto.
Nessun commento:
Posta un commento