Chissà se nel pacchetto turbo delle riforme è previsto che si combattano situazioni come quelle che denuncia l'Espresso oggi (sul manifatturiero in Italia):
Paghe da fame, orari di lavoro impossibili, diritti negati, straordinari non pagati e continuo ricorso al nero. Il dossier “Quanto è vivibile l’abbigliamento in Italia?” mette in fila tutti i mali dei distretti del Veneto, Toscana e Campania. Un far west di contraffazione e illegalità che potrebbe essere correttoL'articolo continua:
Il 1 dicembre di un anno fa, ore 7 del mattino, i lavoratori di Teresa Moda si preparavano ad una nuova giornata di lavoro. Chini sulle macchine da cucire fino a diciassette ore, per una paga tra i due-tre euro all’ora. Quaranta euro totali, senza fronzoli di buste paghe né contributi. Per mangiare e dormire il problema era stato risolto costruendo nel capannone nella periferia di Prato dei loculi-alloggi in cartongesso.In tutto questo (lo sfruttamento, il caporalato, le paghe da fame, il lavoro nero, l'evasione fiscale, ..) l'articolo 18 non c'entra nulla. Semmai sindacati ed enti locali che non fanno il loro lavoro.
Loro erano cinesi e la maggior parte è morta per l’incendio che si è scatenato. Zero norme di sicurezza, nessun regolamento rispettato per produrre e vendere alle case di moda al maggior ribasso possibile.
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