19 gennaio 2015

La logica del profitto

Dunque possiamo archiviare così, senza intraprendere nessuna azione, senza fare nessuna riflessione, la questione delle primarie in Liguria?
E anche la legge, mantenuta dal governo, sulla delega fiscale e sul falso bilancio.
Non abbiamo altro da dirci?

La Paita ha vinto, ha preso i voti e dunque ha ragione.
Il governo ha i voti, il Pd ha preso il 42% alle europee e dunque ha ragione.
Sono un po' le scuse che usava B. per proteggersi dai processi.
Ho preso i voti e mi possono giudicare solo gli eletti.

Ma in che modo si è arrivati al 42%? In che modo si sono presi i voti?
Veramente siamo arrivati al punto da giustificare il mezzo, qualunque mezzo, per raggiungere il fine?
La logica del profitto a breve termine, senza preoccuparsi dei tempi lunghi e delle conseguenze delle scelte (il jobs act e le tensioni sociali, i tagli al welfare, i rospi da ingoiare per l'alleanza con Berlusconi).

Se questo è il corso del Partito Democratico, che fa politiche di destra e accetta alleanze e voti da destra, si sta profilando una sorta di truffa agli elettori.
Il problema non è dunque Cofferati che se ne va (e che ironicamente viene definito come quello che si porta via il pallone). Il problema sono i dirigenti che rimangono.

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