E invece le primarie nel PD ultimamente si stanno trasformando un qualcosa d'altro.
Le primarie in Campania, quelle a Palermo.
A Roma (dove il ministro Madia aveva parlato di associazione a delinquere sul territorio).
E ora in Liguria: Stefano Zara, dirigente PD genovese è stato chiaro “Ho visto comportamenti da criminalità organizzata”.
Sono quei comportamenti denunciati dal candidato perdente Cofferati:
Ad Albenga, dove Paita ha stravinto raccogliendo oltre 1000 dei 1300 voti, si sono notate comitive di extracomunitari indirizzate ai seggi. Alla Spezia gruppi di cinesi sono stati visti recarsi a votare e Paita è stata allontanata dal seggio Allende. A Lavagna folta la presenza di sudamericani, nei quartieri genovesi di Certosa (Valpolcevera) e Bolzaneto si è segnalato rispettivamente l’insolito attivismo della folta comunità siciliana di Riesi e della comunità Rom. Senza contare esponenti e noti elettori del centrodestra improvvisamente folgorati dall’offerta politica del Pd. Insomma, un quadro inedito che Cofferati ha interpretato come una chiara violazione delle regole delle Primarie.Che a decidere sul prossimo governatore ligure non sono stati gli elettori piddini ma anche gli amici scajoliani è una cosa inaccettabile.
Quasi come dover ingoiare ogni volta le porcherie a livello nazionale (la manina sulla delega fiscale..) frutto del patto del nazareno.
Cosa c'entra Roma con la Liguria?
L'impressione è che, ormai, sia a livello locale che nazionale, il patto che vincola scelte e politiche sia lo stesso.
Che oramai il PD sia diventato altro dalla sua natura originaia, come le primarie. Che tra destra e sinistra (questa sinistra) ormai sia empre più difficile trovare le differenze.
PS: l'ex assessore alle infrastrutture dovrà ora occuparsi della messa in sicurezza del territorio ligure (quello devastato dagli alluvioni che Presa diretta ha mostrato), di abbattere le costruzioni che ostruiscono i fiumi, di reperire tutti i fondi per ricostruire case, botteghe, quartieri.
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