Cosa vuol dire essere candidato "impresentabile" nelle elezioni?
La deputata M5S Ruocco ha cercato di spiegarlo ieri sera a diMartedì, ma secondo me non ha colto il punto centrale.
Non è solo questione di certificato penale pulito o sporco oppure di non avere processi in corso.
Come anche ci sono candidati presentabili prima che lo diventano poi.
Ci sono quelli che nemmeno accettano una domanda a proposito (e una certa arroganza nel rispondere alle domande dovrebbe essere una spia per non mettere la croce su certi nomi).
Ci sono quelli che già ora sono ineleggibili (e dunque a che serve candidarli?) e su cui la Cassazione ha messo una pietra sopra.
E' un discorso che lega assieme la preparazione dei candidati, gli eventuali conflitti di interesse (gli incarichi pregressi anche dei familiari), contatti e amicizie con la criminalità organizzata (penso ancora a quell'abbraccio col boss).
Poi c'è il capitolo dei portatori di voto, i ras locali capaci di passare da destra a sinistra e viceversa senza nessun problema.
Impresentabili anche loro oppure semplicemente è l'assenza del vincolo di mandato?
Insomma, per tagliare la testa al toro ed evitare discussioni inutili, dovremmo basarci su alcune regole interne ai partiti
- primarie per la scelta dei candidati, con un database degli iscritti
- curriculum dei candidati online
- trasparenza nei conti, per il partito, per le campagne elettorali, per le attività
- vogliamo metterci anche un limite al numero dei mandati?
- e una incompatibilità, per legge, tra più cariche pubbliche (sindaco e deputato, consigliere e onorevole) e dei vincoli per gli iscritti negli ordini (medici, giornalisti, avvocati, magistrati)?
E poi un'ultima cosa: noi cittadini dobbiamo alzare l'asticella. Sono questioni importanti, la scelta dei ns. rappresentanti è il fulcro della democrazia.
Non possiamo accontentarci di quello che passa il palinsesto.
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