O di qua o di là. Non ci sono vie di
mezzo, non c'è spazio per un ragionamento. O a favore o contro.
Milano devastata dai black block ieri durante la manifestazione No Expo, come Genova nel 2001 al G8.
Ieri contro il modello Expo, ieri contro o anti, la globalizzazione, il sistema.
O si è per questa Expo o si è anti
expo, dalla parte di chi devasta e distrugge. Dei black block.
I titoli dei TG e i commenti (sui
social, dei politici) sono stati chiari: le due Milano.
Spazio per una posizione critica, nei
confronti delle promesse tradite, sui costi aumentati, sui campi
coltivati cementati, sulle opere connesse ad Expo costose e inutili,
sulla corruzione .. niente.
Lo stesso presidente del Consiglio,
all'inaugurazione, ha tirato la stoccata contro il partito del “non
ce la farete mai”.
Come se i lavori nei padiglioni fossero
tutti finiti. Ma tant'è ..
Ci si deve schierare: o dalla parte di
quelli che Expo è un'opportunità, un volano, una grande opera,
l'immagine positiva del paese.
O dall'altra. I black block erano
infiltrati, come ai tempi di Kossiga, come mai la polizia li ha
lasciati fare …
Tempi duri per quelli che vogliono
esprimere una posizione articolata e contraria alla massa. Contro la
scenografia di un Expo dove il made in Italy è annacquato in mezzo
all'immagine delle multinazionali e dove il tema del nutrire il
pianeta è messo in secondo piano.
Contro i movimenti no expo che non
hanno capito come tutte le loro buone intenzioni sono finite in
secondo piano, grazie a questi infiltrati vestiti di nero. Il
servizio del TG3 regionale delle 13 li mostrava mentre si
incamminavano al punto di inizio della manifestazione. Erano
organizzati, sapevano cosa fare, come colpire e come dileguarsi.
Gli organizzatori della
contromanifestazione li conoscevano? Li hanno lasciati entrare loro?
Spero che la lezione serva pro futuro.
Anche perchè, le persone che soffrono la fame, non verranno salvate né da Expo, né dagli incappucciati.
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