25 maggio 2015

Report – effetto dirompente di Michele Buono

Ci sono nuovi modelli di sviluppo, di lavoro, di impresa.
Oregon: un deposito da cui prendere ed affittare attrezzi e mezzi per la pulizia e manutenzione delle strade.
Berlino: un negozio dove prendere in prestito tende e altri oggetti per un viaggio.
NY: la WIX ti da una postazione nei suoi spazi, se hai una buona idea.
Milano: col progetto Oilproject la scuola si fa in rete, per gli studenti di oggi e domani.
Seattle: alla Wikispeed si fabbricano auto col principio di Wikipedia, partecipando dalla propria officina.

Mettere in comune beni e servizi, come per esempio l'auto: i possessori di automobili sia single che famiglie sono in diminuzione, così come il numero di patenti. Cosa significa? Meno auto in circolo, meno inquinamento: l'auto si usa meno e meglio, nei paesi avanzati.
Anche in Germania calano le patenti nei giovani fino a 34 anni: è la condivisione, il futuro.
La sharing economy è un mondo che si sta organizzando, non è solo la crisi: ora questo modello è alla portata di tutti.

Tablet e smartphone nelle tasche di tutti permettono alla gente di incontrarsi, per soffisfare i propri bisogni: hai bisogno di una casa e di un posto per dormire?
Debbie a NY ha deciso di affittare la casa a gente che viene da fuori: qui organizza anche concerti e arrivano musicisti in gamba, di fama internazionale.
Attraverso i social media ha iniziato a farsi conoscere: è un modello di mercato basato sulla fiducia, che crea valore.
Si scambiano servizi e merci senza intermediari, grazie alla reputazione digitale.
Si condivide tutto ciò che si ha in casa e non si usa: gli spazi, l'auto ..

Come con UBER: una app sullo smartphone ti mette in contatto con un autista, che ha un altro lavoro e che fa questo mestiere come secondo lavoro. Per recuperare le spese del viaggio verso l'ufficio. Ci sono applicazioni che permettono di individuare auto e parcheggi più comodi.

La stessa idea che è venuta in mente nel 2008 a S Francisco a due ragazzi: affittare casa a gente che viene da fuori.
Come fanno alla AIRBNB: si è creata una comunità internazionale, anche in Italia: si affitta la propria casa quando si è in giro.
Stesso meccanismo con le auto: l'applicazione è Bla Bla Car, con cui trovi una persona con cui condividere un viaggio, dividendo i costi e anche il momento del viaggio.

Si conoscono persone, si scambiano pareri, si crea un network utile anche per lavoro: si è creato un mercato che prima non c'era, si risparmiano dei soldi vero per chi si sposta.
Gea Scancarello ha spiegato la sua nuova vita: basta un computer e la rete, per mettersi in contatto con altre persone .

NY, Meetup: è un sistema che suggerisce incontri, in base agli interessi, in tutto il mondo, non solo in America. Partecipando agli incontri si trovano altre persone il che significa altre opportunità per il lavoro: ci si finanzia con i soldi di chi crea gli eventi, che versa a Meetup una quota.

Si crea del valore anche fuori dai consueti luoghi di lavoro: fuori dalle banche, dalle industrie, dagli uffici.

Milano, la rete di Gnamm: si guadagna facendo delle cene ogni settimana, scegliendo chi invitare.
E i ristoratori dovranno abituarsi a questo progresso.

Hai bisogno di un ufficio: sempre a NY puoi affittare degli spazi per le ore per cui ti servono ( e non quando non ti servono): in questo modo si riesce ad occupare sempre di più uffici e spazi che prima erano vuoti. Ancora una volta, si mettono in comune spazi, case, auto, passioni.

Sarebbe una concorrenza sleale, si lamentano tassisti e confesercenti “ il social food si può mascherare da ristorazione abusiva che non sostiene tutti gli oneri previsti dalla legge, inclusi quelli fiscali”.
I tassisti hanno pagato caro la licenza ma laddove si sono messi d'accordo, c'è stato lavoro per tutti e queste piattaforme danno credenziali maggiori sai chi inviti e chi carichi. Non ci sono soldi in nero perché paghi con carta di credito.

Cosa succede se questi modelli sono adottati dalle municipalità?
Munirent è la piattaforma che consente alle municipalità statali di condividere automezzi: come in Oregon, dove i mezzi sono in comune e le contee risparmiano soldi e si riesce a pianificare i lavori in anticipo. Perché i mezzi si prenotano quando servono, non li devi affittare all'esterno e le macchine non stanno mai ferme.
Un risparmio di 150000 dollari, nei primi quattro mesi.

Economia delle soluzioni dicono: la Daimler vicino a Stoccarda ha deciso di mettere in comune le auto che produce, per risolvere il problema della saturazione nelle strade.
La Daimler ha solo chiesto all'amministrazione spazi e parcheggi: oggi il car sharing ha risolto i problemi di lavoro dell'azienda.

A Berlino in un “non negozio” trovi i giocattoli da prendere e poi riportare quando i bambini si sono stufati. Niente commessi, solo gente che controlla la merce e fa marketing.
Ancora a Berlino, altro negozio dove prendere in prestito tutta la roba che hai in casa e che non usi: fai spazio in casa per uno e altri evitano di comprare cose che non sempre servono.
Ci sono piattaforme che mettono in contatto, sulla stessa strada o quartiere, gente che ha necessità con gente che ha questa cosa. Un vantaggio per tutti.
Sono progetti che partono dal basso e che non chiedono soldi alla politica: cambia il concetto dell'uso che è stato sostituito dal possesso.

Uno studio che la società di consulenza Pwc ha pubblicato, indica che se nel 2013 il volume degli scambi era da 15 miliardi di dollari, tra dieci anni i numeri saranno in crescita: il prestito tra privati sarà in crescita del 15%, auto in condivisione del +23%, noleggio dei macchinari +5%....

Come questa economia salverà la scuola, la musica i libri.
Milano: in un unico spazio un bar, libreria e ufficio in co working.
In Open Milano la gente legge, lavora, studia in modo diverso, relazionandosi con altre persone in modo diverso. Si può studiare in queste aree gratis, ma spenderanno qualcosa nei bar, comprando libri o seguendo un corso.

Negli uffici in co working arrivano più di 2000 persone a settimana, i costi per lo spazio sono contenuti per tenerli tutti occupati. Le aziende che arrivano sono disposte a pagare.

Oilproject, la scuola degli studenti: siamo a Lambrate, Milano, e chiunque si collega al sito può trovare materiale per le sue lezioni. Contributi creati dagli studenti, dalla community: una scuola social dove l'accesso è gratuito. Nel 2014 la piattaforma è stata usata da 2 ml di studenti ed ha attirato le attenzioni di una società di TLC.
300 insegnanti in tutta Italia sono stati coinvolti: il ritorno economico non è immediato ma permette di metterti in contatto con altre persone e da nuove possibilità.

Cinema Beltrade Milano: quando la sala non è utilizzata viene riempita dagli spettatori, che scelgono una sala e un film. Se il numero di spettatori arriva ad una certa soglia, si organizza la proiezione, magari per vedere film vecchi o indipendenti.
Una fondazione bancaria ci ha messo dei soldi..

La musica in rete: Jonathann Mann è un musicista che mette in rete le sue canzoni, canzoni fatte in casa, con una videocamera.
Max a Bari è un altro musicista: lo chiamano il nano. Lo contattano dalla Francia e dalla Germania, non dai canali ufficiali e su questi manda il suo materiale.
Canta storie prese dalla strada che Max conosce e dove si parla del valore della legalità: solo su Youtube ha raggiunto 5 ml di visualizzazioni.

Il problema della casa: serve una casa vicino al lavoro o alla famiglia, a Milano è nato un progetto per dare una casa a prezzo di mercato a gente che ha contratti precari o free lance.
Si sono identificate aree non a rendita fondiaria, poi si sono trovati investitori che hanno rinunciato a parte del reddito e del guadagno.
In 18 mesi si sono costruiti 180 appartamenti, affittati a 400 euro al mese con asili: si chiama housing sociale.
Qualcosa devi dare in cambio: sei praticante avvocato? Ti chiederanno delle consulenze.
Sei bravi in matematica? Darai delle lezioni.
Si aiuta il mercato dell'edilizia, si aiutano le famiglie con reddito modesto, è un fattore di sviluppo per un paese.

L'economia tradizionale è in crisi, ma basta voltare la testa dall'altra parte: chiunque, con dei soldi, può finanziare delle imprese in cui crede.
Come per Wikispeed: una rete di officine con cui costruire auto, come se fossero distribuiti in tutto il mondo. In tutto il mondo ci si po' riunire ad un progetto per partecipare allo sviluppo: ci si ritrova in chat su internet. Il metodo di lavoro è AGILE, dove ogni officina può dedicarsi a delle parti dell'auto in modo flessibile.

E questo è solo l'inizio del nuovo modello di fabbrica:
MILENA GABANELLI IN STUDIO
E questo è solo l’inizio del modello di fabbrica che cambia, qualunque sia il prodotto.
La rivoluzione tecnologica va avanti e prescinde dalla politica, e come tutte le innovazioni porta benefici, dopo una serie di sconquassi. Per ridurli la strada non è
quella di proteggere il lavoro che non ha futuro, ma quella di far crescere le imprese e accompagnarle in una fase complicata fase di adattamento. Questo è quello che deve
fare la politica, altrimenti verrà sostituita come è sempre successo nella storia.

Il pdf con la trascrizione della puntata.


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