“Bruno Arcieri si svegliò bagnato di sudore. Dalla finestra socchiusa filtrava la luce limpida del sole pomeridiano e saliva il chiasso di rue Guisarde. Fischi di poliziotti, sirene, grida di giovani. Marie, accanto a lui, lo guardava preoccupata: «Cos’hai? Ancora il sogno cattivo?» «Non è nulla.» Bruno aveva un incubo ricorrente, da quando era bambino, e ormai erano passati sessant’anni. Qualcuno lo inseguiva: fuggiva da un sicario, o da altra gente che che ce l'aveva con lui, oppure era un criminale e aveva dietro i poliziotti, ma insomma qualcuno lo voleva sempre prendere, arrestare e uccidere ..”
Siamo a Parigi, nel 1968, in pieno
maggio francese: quello delle piazze riempite dagli studenti, dalle
proteste, dagli scioperi. In mezzo a questo caos si è rifugiato il
colonnello dei servizi Bruno Arcieri, in fuga dall'Italia. Ha celato
la sua vera identità, ha trovato un nuovo lavoro in bistrot come
cuoco e qui ha conosciuto una donna che lo ospita in casa senza
fargli troppe domande.
Per sapere da cosa sta scappando
bisognerebbe fare un tuffo nel passato, ai precedenti racconti di
Leonardo Gori che lo hanno avuto come protagonista: “L'angelo del
fango” e soprattutto “Musica nera”.
Un Bruno Arcieri irriconoscibile
compariva anche nel racconto di Marco Vichi, “Fantasmi del
passato”: soltanto l'occhio esperto del commissario (e amico)
Franco Bordelli avrebbe potuto riconoscere in quel barbone
l'ex spia del SID (i servizi di sicurezza militari).
Anche allora era in fuga da un nemico
che gli stava alle costole e che aveva già cercato di ucciderlo,
mesi prima, sabotando la sua macchina mentre scendeva dalle curve
della strada per S. Anna di Stazzema. Dove aveva appena incontrato il
suo nemico, l'uomo misterioso della “musica nera”.
“Non era più un sogno, ma un ricordo: autunno del 1967, meno di un anno prima. Lo sterzo della Giulia sabotato. Bruno era a mezz’aria. Il mare in alto, lontano, il cielo un abisso sotto di lui. La macchina diventava una nave che partiva in volo per un gran viaggio, e lui era sereno, senza chiedersi perché, senza, in fondo, alcun rimpianto”.
Sempre da questi flashback dal passato:
la riabilitazione in ospedale, l'incontro con Andrea Viani, un
ragazzo muto per la paura di essere testimone di qualcosa di
indicibile. Il senso di colpa per non essere riuscito a salvarlo, il
sentirsi braccato perfino nella casa di campagna di Bordelli, la fuga
a Parigi sull'Alfa rossa del Botta …
E ora, forse è arrivato il momento
della resa dei conti. Un uomo, specie un uomo come Bruno Arcieri che
ha visto la guerra, la lotta fratricida dei partigiani contro i
fascisti, le guerre di spie (a Parigi durante la finale dei mondiali
di calcio, a Firenze nel maggio nero della visita di Hitler in
Italia), non può continuare a scappare.
Marcel, così si fa chiamare ora, è
stato consigliato di scappare in Spagna, ancora più lontano. Altri
amici lo aiuteranno ad allontanarsi dai suoi ex colleghi che ora lo
braccano.
Ma Bruno Arcieri decide, anche
osservando quei ragazzi che scendono in piazza per cercare un mondo
diverso e anche migliore, che deve tornare in Italia, a Firenze, dove
tutto è cominciato.
“Tanti anni di Servizi segreti, dal ’38 fino al ’66, lo costringevano a rituali di dissimulazione anche nella vita quotidiana, quando non ce ne sarebbe stato bisogno: guardarsi sempre le spalle, ad esempio, sfruttando proprio il riflesso delle vetrine, o cambiare strada in modo imprevedibile..”.
Sotto l'identità di Marcello Vanzetti,
Arcieri torna nella sua città, dove ha lavorato per anni, dove ha
conosciuto il grande amore della sua vita, Elena Contini. Dove ha
rischiato la pelle.
Per cominciare la sua indagine
personale, si dovrà appoggiare a sue alcune vecchie amicizie, come
Bernard e Nanette, come lui nei servizi e con qualche segreto da
nascondere.
E, soprattutto, dovrà appoggiarsi alle
persone che incontra in quella specie di comune che è l'appartamento
lungo viale Redi, scelto dai suoi contatti a Parigi. Un posto sicuro
dove nessuno farà domande sul suo passato.
Qui Arcieri conosce
August, ex militare tedesco che oggi cerca di scrivere un libro.
Simone, appassionato di musica rock. Raffaello, una specie di padrone
di casa. E anche le due ragazze: Angela e Claire.
Un mondo completamente nuovo si apre
davanti gli occhi del colonnello: una diversa visione della vita,
dell'amore. Una musica molto diversa da quella che Arcieri ascolta
(come i suoi amati dischi jazz): è la musica che esce dalla chitarra
di Jimi Hendrix, dei Cream, dei Doors.
Ma non si deve dimenticare il perché
del suo viaggio a Firenze: muovendo i suoi vecchi contatti, come
l'amico Tornabuoni che era archivista nei servizi, Arcieri riesce a
mettere assieme le tessere di un mosaico che restituisce un disegno
inquietante: si parla di servizi deviati, dell'infiltrazione dentro
i gruppi di sinistra, del golpe in Grecia ….
Tutte i misteri del passato, la musica
nera, i colleghi del SID che lo braccano, il misterioso incidente, la
misteriosa morte del ragazzo Andrea Viani, troveranno una
spiegazione.
Che riguarda una delle pagine più nere
del nostro passato.
Il ritorno sulla scena del colonnello
Arcieri diventa una lotta contro nemici spietati, che lo
costringeranno a guardarsi continuamente le spalle, potendosi fidare
di poche persone.
Dovendo anche fare i conti con la
propria coscienza, perché altre persone accanto a lui saranno messe
in pericolo...
Il resto lo lascio scoprire a voi,
aggiungendo solo che la storia del colonnello dei carabinieri Bruno
Arcieri (e del suo amico Franco Bordelli), è destinata ad essere
raccontata in altri romanzi.
Altri libri di Leonardo Gori con
Arcieri
- Fantasmi
del passato, di Marco Vichi
La scheda del libro sul sito di Tea
libri.
Il sito di Leonardo
Gori dove trovate la sua bibliografia e altri lavori nel campo
dei fumetti.
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