La discarica di Malagrotta |
Si 'nfilaro dintra alla machina coi finistrini 'nsirrati. A picca a picca il commissario vitti l'ultima luce del jorno e allura gli tornò a menti 'na vecchia commedia di un autori italiano che contava come e qualimenti il novo sdilluvio universali non sarebbi avvinuto con l'acqua di celo ma pirchì tutti i cessi e le fogne del munno avrebbiro ributtato fora tutta la lordia che per secoli gli era stata ghittata dintra e l'òmini sarebbiro morti accussì, annigati nel loro stisso liquami.
Allora gli era parsa 'na cosa di fantasia, ora accomenzava a dubitarinni.
La giostra degli scambi - Andrea Camilleri
Ho cercato su internet quale potesse essere questa commedia citata dal maestro: l'ho trovata sullo stesso sito Vigata.org
Un importante commediografo italiano del Novecento troppo presto dimenticato, Ugo Betti, scrisse attorno agli anni Cinquanta una commedia intitolata «Il Diluvio» nella quale si sosteneva che il prossimo diluvio universale non sarebbe stato provocato, come il precedente, dall’acqua caduta dal cielo bensì dal riaffiorare inarrestabile dalle fogne, dai water, dagli scarichi di tutto il liquame da secoli prodotto da noi stessi. Lentamente ma inesorabilmente quel liquame avrebbe coperto persino i grattacieli. La commedia mi è tornata in mente vedendo in tv le immagini di Napoli sommersa dai rifiuti e mi ha provocato una domanda inquietante: e se fossero queste le prove generali del diluvio prossimo venturo?
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