Mi fido di te .. cosa sei disposto a
perdere: l'anteprima
di Michele Santoro inizia sulle parle di Jovanotti.
D'Alema, Fini, Veltroni non lo
ammetteranno mai, ma Renzi è figlio loro e dalla loro sconfitta sono
nati Grillo e Renzi.
Sono i loro ex seguaci che oggi o si
sono accodati al vincitore o si danno il ruolo di attori senza parte.
Bersani, come Monti, come Letta non ha
compreso il valore dell'informazione scomoda.
De Bortoli oggi scrive che in
Italia i giornali sono scomodi e l'informazione è considerata un
male necessario: è un segno di arretratezza del nostro paese.
L'insofferenza all'informazione scomoda
è una delle cause della crisi della nostra politica, che ad un certo
punto si è trasformata nel dominio di un partito personale. Di un
politico che possedeva una tv e ne controllava l'altra.
Berlusconi non ha trovato politici a
contrastarlo con una visione non viziata dai conflitti di interesse.
I nemici di B. erano i magistrati, i
giornalisti e i ribelli della sua coalizione.
La nostra Costituzione è nata dal
rifiuto del fascismo e dalla collaborazione di uomini diversi,
repubblicani e monarchici.
La Costituzione non voleva tutelare
l'azione della maggioranza ma le libertà.
Le riforme di B e quelle di R hanno in
comune un aspetto: considerano centrale la possibilità a chi
vince le elezioni di governare senza ostacoli e impicci.
Se l'informazione obietta.. tornano le
parole di De Bortoli: “del giovane caudillo Renzi che dire? ..
mal sopporta le critiche”.
Quando vediamo Brunetta che urla contro
il fascismo di Renzi viene da ridere. Le sedute del parlamento sono
una recita.
Siamo in una ditta-dura: il
presidente del consiglio controlla il parlamento, siamo una
repubblica presidenziale senza contrappesi.
Adesso, tutto tace. È l'elettorato di
sinistra che dice “l'asciatelo lavorare”.
La democrazia rappresentativa è
diventata delega del potere.
E così, della dittatura di centro ci
si fida. Mica è una di destra o di sinistra …
“Il partito non si spacca mai”
Lotti.
“Usciamo tutti più deboli da
questa scelta (la fiducia)” Cuperlo
“Io non tolgo la fiducia al
governo” Damiano
“Prove muscolari non sono utili al
premier” Gotor. Votare no alla fiducia significa bocciare
l'azione di governo.
“Ne abbiamo discusso un anno e
mezzo” Carbone.
“Se andiamo avanti così non
rimarrà il PD” Civati.
“Qui abbiamo quelli che fanno i
girotondi e poi in aula hanno problemi di coscienza” Richetti.
“C'è qualcuno che vuole mandare a
casa Renzi, lo faccia apertamente....”.
Bertazzoni e le reazioni dei
deputati PD, le sceneggiate in aula, grida, insulti, le difficoltà
della Boldrini nel tenere l'aula.
Bersani “bisogna tornare al Pd, ai
suoi valori .. adesso vediamo .. la fiducia sulla legge elettorale è
una cosa seria .. che il parlamento sia zittito sul tema della legge
elettorale può essere un fatto serio ..”.
La Camera approva. Amen.
Per scuotere l'indifferenza sulla
situazione politica – spiega Santoro – ho chiesto l'aiuto a due
donne: Lorenza Carlassare, la costituzionalista e Amalia Signorelli
l'antropologa.
Renzi, alle critiche sulla
fiducia, risponde che stanno facendo la legge elettorale finalmente,
per poter fare le cose senza rimanere impantanati nella vecchia
politica.
È un'obiezione che nasconde una
insidia.
Sono parole vecchie, risponde
Carlassare: queste parole , “fare presto, non ci si può
arenare”, sono nel discorso di Mussolini quando ha approvato
la legge Acerbo nel 1923.
Il primo atto importante del fascismo è
stato la legge elettorale. Gli argomenti sono questi: molte persone
si erano convinte da queste argomentazioni, era convincente dire che
bisognava uscire dalla palude. Tanto non importa il Parlamento..
I popolari erano divisi su questa
legge, l'unico che la osteggiò era Don Sturzo: disse che, con
questa legge, gli mettiamo in mano il potere. E così successe.
La gente ha memoria corta, la
Costituzione non si studia: queste cose sembrano da sofisti, non
si deve ragionare, si deve fare presto.
Se uno fa da solo, fa presto.
Si deve pensare al futuro e al peggio:
chi arriverà dopo Renzi? Il punto debole della proposta quali sono?
I premi, per esempio: non hanno portato
bene nemmeno alla DC. La legge truffa portava un premio alla
coalizione. Pertini andò da Einaudi chiedendogli di non approvare
questa legge votata con la confusione.
Oggi si da il premio al partito e
non alla coalizione che prende il 50% più 1.
La maggioranza, nella legge De Gasperi,
c'era già: è una differenza essenziale.
Se nessuno raggiunge il 50 più 1, il
premio non scattava (con la legge truffa): invece qui la soglia è a
40% (dal 35%). Se non lo prende nessuno, si va al ballottaggio con
due gruppi che hanno preso magari il 20-22%.
E chi vince si prende il Senato, la
Camera, il presidente della Repubblica.
Io non ho desiderato che queste riforme
non andassero in porto: ma vanno contro quello che ha detto la
Consulta contro il porcellum.
Che ha spiegato come la
governabilità non può essere fatto a discapito della
rappresentanza. Non ci sono le preferenze (ci sono per i non
capolista) …
Michele
Emiliano: da anni cerchiamo di correggere il porcellum, per
fare in modo che i cittadini esprimano le preferenze. L'Italicum
consente di esprimere un nome, non per i capilista.
I cittadini chiedono rapidità nel
risolvere i loro problemi: si deve cambiare, potremmo correggere i
rischi di questa legge, obbligando i partiti a fare le primarie, ad
avere uno statuto.
Obbligare un partito ad essere
scalabile, ad avere una democrazia interna: sposterei le garanzie
dentro i partiti.
Per me era pericoloso vivere nel
partito, nella ditta, perché non mi schieravo.
Se non approviamo questa legge, non la
cambiamo più e rischiamo di fare governi con Putin: non vogliamo più
essere obbligati a fare larghe intese.
Serve una norma che sblocchi la
tripartizione della politica.
Fassina: tra chi non ha votato
la fiducia c'è gente che ha rinunciato la poltrona. La logica di
Richetti la si deve applicare a quanti hanno poi votato la fiducia.
Le riforme servono e si devono fare: ma
si può andare indietro con le riforme.
Si sono votate le pregiudiziali a voto
segreto: se volevamo far cadere il governo, si usava quell'occasione,
che invece è passata con molti voti di differenza.
Si mette la fiducia perché la legge è
caratterizzata su questo Pd e si voleva togliere di mezzo ogni
emendamento, che avrebbe potuto correggere i problemi.
Come la possibilità di fare alleanze
in ballottaggio: le nostre proposte erano prerogative del Parlamento,
non vendette contro il governo.
Renzi vuole questa legge elettorale, la
legge del governo.
Non ho partecipato al voto non perché
non ho le palle: non ritengo accettabile il ricatto al parlamento,
col voto di fiducia. O fiducia o cade il governo.
Lunedì sera voteremo no alla legge
elettorale.
Sondaggio su Renzi da EMG:
Comprereste un'auto usata da Renzi: 69%
no.
Agli elettori del PD: la risposta è si
all'80%.
Prima impressione dal sondaggio: la
strategia decisionista coalizza il partito all'interno: la minoranza
è vista come perdente, ma nell'opinione pubblica prevale lo
scetticismo.
Signorelli, l'antropologa: serve
ricorrere alla storia, purtroppo. Il paese ha il governo che si
merita:
gli italiani sono contenti di farsi i
fatti loro, la frase per rappresentare gli italiani è “farsi i
fatti propri”. Curarsi gli affari e anche non impicciarsi.
Una fetta cospicua del Pd ha
delegato a Renzi la politica. E un'altra parte di scettici che
esprime sfiducia: la mia posizione cambierà se riesco a cambiare io.
A me ha dato fastidio il metodo, ho
visto che nella Costituzione c'è scritto che una legge elettorale
deve uscire da una collaborazione, non da una fiducia.
La percezione degli italiani è che la
Costituzione può essere disattesa, tanto non succede niente ..
L'intervento di Travaglio:
Caro presidente Mattarella .. alla
Camera stanno succedendo cose strane, il presidente del Consiglio,
non eletto, si crede il capo del Parlamento.
Renzi vuole mettere la fiducia su una
legge che una parte del suo partito non vuole: una minaccia al suo
partito.
Potrebbe ricordare a Renzi che chi
scioglie le Camere è lei e non lui?
Napolitano lo imploravamo per stare
zitto, lei di parlare. Oggi i giornali sono uffici stampa di
Renzi. Ci rimane solo lei. Ha insegnato diritto Parlamentare, sa che
gli unici che hanno messo la fiducia sono stati Acerbo e Scelba.
Ha insegnato diritto costituzionale:
all'articolo 70 si spiega che la fiducia si mette su leggi normali.
Articolo 67: il parlamentare non ha
vincolo di mandato. Renzi lo sa? Ha sostituito i deputati in
commissione che volevano votare contro l'italicum.
Renzi ha tradito il mandato degli
elettori coi capilista bloccati e con i senatori nominati.
La sovranità appartiene al popolo, che
elegge il parlamento che sceglie un governo.
D'Alimonte parla di elezione diretta
del capo del governo, senza aver cambiato la Costituzione.
Il capo del partito che prende i voti,
prende tutto. Dalla Rai al CSM.
Lei è stato nella Consulta che ha
bocciato il porcellum.
Renzi sta usando la maggioranza
incostituzionale del porcellum, per scassinare la Costituzione
violare le regole.
Nel 2005 Mattarella in aula aveva
attaccato Berlusconi “vi state facendo la vostra Costituzione, ma
le istituzioni sono di tutti, anche della minoranza”.
Dovrebbe ripetere queste parole anche a
Renzi.
Carlassare ha sollevato una critica
all'intervento Travaglio, spiegando come Mattarella non può entrare
nella discussione parlamentare: al limite può rimandare indietro la
legge, motivandola.
Il voto è uguale anche in uscita:
non solo ognuno può votare, ma il voto di quelli che sono
finiti in minoranza non può contare niente o poco, rispetto al voto
finito alla maggioranza.
La Consulta ha detto che il porcellum
viola il principio di uguaglianza.
Renzoni: game over dopo
l'Italicum? No, nella minoranza stanno pensando alla vendetta. Di
D'Alema, che vuole far cadere il governo che doveva saltare sul jobs
act.
Bersani e Speranza dissero che viene
prima la ditta e non vollero far cadere il governo.
Renzi Lotti e la Boschi hanno chiamato
i parlamentari: Leva e De Giorgis hanno confermato le promesse.
Sapete quanti deputati hanno aperto un
mutuo?
Il governo cadrà in Senato, basterà
fare un gruppo autonomo.
Il partito della nazione è nato:
nelle regionali stanno accorrendo nel PD molti pezzi del
centrodestra. Emiliano mette su due liste civiche: così i voti del
PD diminuiscono e imbarca di tutto.
Il coordinatore di Emiliano viene
dall'UDC, Spina. Campione di trasformismo.
Eupreprio Curto era iscritto all'MSI,
si candida con UDC ma sostiene con Emiliano.
Il meccanismo è lo stesso ovunque: De
Luca è sostenuto dai cosentiniani.
Renzi non ha dubbi: l'importante è
vincere.
Verdini ha già pronte le valige per
entrare nel partito del vincente. Renzi.
Le ideologie sono già superate.
Emiliano
ha risposto alla questione degli ex centrodestra imbarcati, spiegando
che nelle regioni è comune che succeda: anche Vendola ha avuto come
assessore un ex iscritto ad AN.
Gli ex di centrodestra stanno cercando
ora una collocazione, avendo perso l'egemonia politica in regione.
Egemonia che ora ha il centro sinistra.
L'egemonia di cui parla Emiliano (e
Renzi) ha un prezzo: si governa col centrodestra, dimenticandosi
del percorso e del fine del governare. Si governa per fare cosa? Per
fare una piattaforma diversa da quella del tuo elettorato?
Renzi sul lavoro ha approvato il
modello della destra.
O nella scuola, col preside padrone che
può decidere su tutto.
Fassina ha parlato di un
riposizionamento culturale del partito democratico: è diventato
un partito dell'establishment, che lascia fuori fasce crescenti di
classe economica e politica.
Si costruisce un partito su un consenso
ristretto: quel 25% che mi vota diventa la maggioranza politica del
paese.
Si restringono gli spazi politici di
rappresentanza: la sinistra dovrebbe cambiare e invece siamo
legati dal trasformismo.
Perdiamo Cofferati e prendiamo la
fiducia da Bondi.
Emiliano
vs Fassina su larghe intese e transfughi dal centrodestra:
Fassina ha governato con gli ex FI, e andava bene? E ora non va
bene Bondi? Emiliano imputa a Fassina una doppia morale .
Altro sondaggio:
Ha più fiducia in Renzi dopo un anno:
58% no.
Fiducia in Renzi? 34%.
Le ideologie le abbiamo buttate via:
la Signorelli ha spiegato come questo sia una sciocchezza, non si
vive senza ideologie. Scegliersi i compagni di strada come si vuole,
a seconda dell'obiettivo, non è naturale.
Le ideologie ti proponevano una stile
di vita. Oggi passano le ideologie dei soldi, del successo, del tanto
non succede niente.
Come femminista non voglio l'obbligo
delle donne dentro una legge elettorale.
Giulia Innocenzi al parco Trenno,
qui
ragazzi #noexpo.
Le ragioni del no ad Expo: l'opera è
una promessa tradita, dicono queste persone.
Una falsa promessa, debito tossico,
alimenta opere inutili, si crea un sito che viene smontato, un'area
che non si sa che fine farà. Il cibo diventa merce, il lavoro che
viene sminuito.
Expo è un'opportunità? La carta di
Milano contro la fame nel mondo è una cosa buona?
I partner di expo sono mc Donald e Coca
Cola, Sanpellegrino (in prima fila nella privatizzazione della
gestione dell'acqua). Eni che parla di sviluppo sostenibile mentre è
indagata per corruzione.
Sponsor che rendono non credibile Expo.
Expo volano dell'economia? I posti di
lavori reali sono pochissimi.
I turisti in più sono solo 5000.
Con 10 miliardi di euro potevamo
ricostruire Pompei e rivalorizzare le aree del paese.
L'idea originale di Expo era
un'altra: doveva essere il polmone verde di Milano. Non una
colata di cemento.
Le opere collegate di Expo costano 11
miliardi.
I padiglioni per l'Italia costano più
di 1 miliardo.
Il progetto approvato dal bureau era
diverso: campi coltivati, serre. Oggi c'è una piastra che copre il
terreno e impermeabilizza tutto.
70mila tonnellate di acciaio: oggi
rimane un debito da 160 ml di euro. Sul groppone di comune e regione,
che hanno acquistato le aree, non era mai successo prima.
La società Arexpo, che ha
comprato i terreni ha scelto i terreni di Cabassi: era venditore e
compratore. Terreni comprati a caro prezzo: terreni passati
attraverso una variante urbanistica, che ha fatto crescere il valore.
Da 10-20 euro a 150 euro …
I terreni erano da bonificare:
l'appalto della CMC è stato vinto col ribasso. Ma poi i costi sono
esplosi.
Questa esposizione è l'immagine della
classe politica, dice Mattia Calise del M5S. Con Mc Donald che parla
di nutrizione.
Santoro ha commentato la pioggia di
critiche che sono piovute su twitter e su FB contro i no expo. Non
possiamo dubitare nel capo: è quello che mette assieme le
persone.
Chi critica Mc Donald è passatista.
Punto e basta, senza argomentare.
La
lezione sulle ideologie di Carlassare su Emiliano, che era
comunista e oggi si pente di quel PCI del centralismo democratico.
Sposando il centralismo renziano.
Emiliano considera, se ho capito bene,
come ideologie solo quelle del regime comunista (che gli impediva di
mettere i calzoni bianchi). Ma sono ideologie anche il neo liberismo,
la delega in bianco verso la politica, l'amore per l'uomo forte.
E sono ideologie anche i valori
contenuti nella nostra Costituzione.
Per esempio quando parla di combattere
tutte le diseguaglianze: le diseguaglianze sul lavoro, sulle
condizioni di vita.
È antico tutto questo?
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