26 maggio 2015

Un'altra occasione persa

Nel 2013 l'allora centrosinistra che si accingeva a smacchiare il giaguaro, non si rendeva conto di quanto, a furia di bazzicare l'agenda di Monti e il centro di Casini, stesse perdendo di vista il suo elettorato di riferimento.
Quello delle leggi vergogna da cancellare, il falso in bilancio, la prescrizione, la ridistribuzione del reddito, la lotta alla corruzione, alla casta, contro le grandi opere .. La difesa della scuola pubblica, della sanità pubblica.

Ecco, l'allora PD, la ditta di Bersani, non si rendeva conto che l'elettorato, più intelligente forse di quanto si sperasse, non sarebbe stato a guardare. Dopo la riforma Fornero, dopo i salva Italia. Dopo la difesa del TAV in Val di Susa.
Aveva perso la sua occasione storica.
Ecco, lunedì ne ha perso un'altra: all'assemblea degli azionisti di Trenord, dove Grillo ha fatto il suo show (più pacato del solito), dov'era l'opposizione in regione Lombardia?
Non fisicamente, si intende.
La battaglia contro le spese pazze, contro il sistema clientelare messo in piedi da CL e ora dalla Lega che piazzerà, in sostituzione dell'ex presidente Achille, il vice di Maroni, Gibelli.

La battaglia contro il sistema Trenord è la battaglia dei pendolari (come me) che prendono questi treni regionali tutti i giorni. Contro manager che consideravano le partecipate come un feudo privato.
Mica sono soldi pubblici, si difendevano di fronte ai rimborsi per cene e multe.

Ecco, poteva diventare una battaglia in difesa del servizio pubblico. Non fatemi pensare che in regione sono troppi occupati per Expo e che i pendolari non portano voti ..

Qui il link dell'intervento all'assemblea di ieri (la parte finale):
Vorrei ricordare a tutti i soci la mission di questa azienda: «la finalità di “muovere” persone (non i figli del Presidente con le auto aziendali!), beni e informazioni (non scarpe firmate e video porno!) per rispondere alle nuove esigenze di mobilità e di comunicazione di individui e imprese (non le mogli dei dirigenti che parlano per ore al cellulare con la sim aziendale!).»Il problema delle partecipate è chi le guida e come le guida, come vengono usate e mal gestite! FNM dovrebbe incentivare il trasporto pubblico locale e l’infrastrutturazione del nord Italia su ferro.Chi doveva controllare, cosa ha fatto per tutti questi anni? Cosa ha fatto il Collegio Sindacale? E’ mai stata fatta una verifica di cassa? Esiste una contabilità parallela?.Chi doveva controllare guardava da un’altra parte, spendeva soldi (anche lui) in telefonate e ostacolava i funzionari che chiedevano spiegazioni. Ostacolavano gli onesti. Noi invece siamo qua per tutelarli! Noi siamo qui per dire agli onesti che sono qui dentro: “Soffiate nel fischietto”. Soffiare nel fischietto, in inglese “whistleblowing”Il Whistleblower riferisce di un illecito compiuto (o a compiersi), in danno delle Istituzioni, del quale sia stato diretto testimone – nell’esercizio delle proprie funzioni -, all’interno della propria organizzazione lavorativa. Un agnello in mezzo ai lupi. Un onesto.In FNM alcuni cittadini ONESTI hanno deciso di tutelare il bene di tutti e noi siamo qua per sostenerli e per difenderli. Il MoVimento 5 Stelle ha una proposta di legge sul whistleblowing, depositata in Parlamento. Tuteliamo i pentiti di Mafia e non tuteliamo chi si attiva per difendere gli interessi della collettività. Il M5S vuole far tornare di moda l’onestà e non lasceremo solo chi si batte per il nostro stesso fine. Pretendiamo che venga totalmente rinnovata la Governance di FNM, che vengano inserire persone scelte per merito e competenza. In maniera trasparente. Persone oneste. Non i soliti trombati dalla politica o ex parlamentari. Gli onesti non devono limitarsi a denunciare, possono e devono amministrare le società di interesse pubblico e il Paese, solo così lo cambieremo. FNM deve costituirsi contro chi ha gestito l’ente fino a oggi in maniera impropria e se verranno accertate le responsabilità vogliamo che chi ha sbagliato paghi! E che questo non si ripeta mai più. Noi, come soci, crediamo che ci siano i presupposti per chiedere un’azione di responsabilità verso il management. Ma voi non azzardatevi a pagare buone uscite a chi oggi ha sottratto soldi alle casse della nostra società e a chi ha mantenuto gli occhi chiusi mentre ciò accadeva! Chi ha sbagliato se ne deve andare e deve essere allontanato per sempre da qualsiasi incarico pubblico.

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