Ho avuto la fortuna di crescere in un periodo in cui in RAI, la tv pubblica, ancora si potevano trasmettere gli spettacoli teatrali di Dario Fo, "Mistero buffo": il Bonifacio VIII che Dante aveva mandato all'inferno prima del tempo.
Il signorotto medioevale che poteva sanare lo stupro della contadinotta pagando 100 augustari.
L'avvocato inglese che difendeva lo stupratore dicendo che era la donna che se l'era andata a cercare.
In un inglese inventato ma credibile.
Come inventato era anche il grammelot, con cui lo Zanni parlava della sua fame atavica.
La satira che aveva il coraggio, negli anni '70, a prendere in giro santi, Madonne e Cristi, alle prese col miracolo dell'acqua e del vino alle nozze di Cana. Il Cristo che incrociava papa Bonifacio mentre va in processione cantando coi suoi frati, mentre il nazareno va in un'altra direzione, verso il Golgota ..
Ecco, era ed è questo il teatro di Dario Fo e di Franca Rame, che lo aveva portato al nobel.
Per tutto questo, buon compleanno maestro!
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