Le capacità di un governo si
riconoscono dalla sua visione politica: nella politica industriale,
in quella sociale, nella politica interna e in quella estera.
Quanto sarà credibile un governo che,
su questi ambiti, continua a cambiare idea, in contorsioni poco
comprensibili al di fuori dei nostri confini?
Noi siamo quelli che, signorsì,
manderemo 140
soldati in Lettonia, al confine della Russia, in una
missione Nato nell'ambito del lungo braccio di ferro tra America e
Russia.
Ma siamo anche quelli che vanno a cena
da Obama che ci dice “patti chiari e amicizia lunga”. Ci sono
anche le missioni “di pace” in Libia
e in Iraq.
Contemporaneamente votiamo contro le
sanzioni
alla Russia, contro Germania e Francia. Per un dispetto? Per
tenere aperta anche l'altra porta.
Le sanzioni sono un costo per la nostra
economia che esporta beni in Russia: ma come lo spieghi questo
all'estero?
E come spieghi la sconfessione
del presidente del Consiglio al suo ministro degli esteri, sulla
risoluzione dell'Unesco relativa alla spianata delle Moschee.
L'Italia come vota? Sta con Israele,
l'unica democrazia in medio Oriente che soffoca la vita dei
palestinesi togliendo loro terreni e perfino l'acqua, o sta dalla
parte dei palestinesi, che rivendicano il diritto di poter pregare
anche a Gerusalemme. O magari siamo per l'idea che i due popoli
debbano poter convivere e che il Muro del Pianto e la spianata delle
Moschee siano luoghi di culto per tutti. Non per uno solo.
Boh, non si sa, forse l'Italia si
astiene. No, cambio idea: la mozione è allucinante dice Renzi.
Siamo maliziosi a collegare il cambio
tattica al voto del referendum?
Perché tutta la politica economica
del governo è sempre pensata sul breve termine e per
accattivarsi i voti.
Dagli 80 euro all'abolizione di
Equitalia.
Finta abolizione.
Mentre vero era il condono dei
contanti
in nero tenuti in casa. Decisione che qualche voto l'avrebbe
portato, ma su cui ora il governo, quello che aveva già deciso
tutto, ha fatto marcia indietro.
Sabato scorso la
nota dell'esecutivo parlava di un DDL per la manovra e di un
decreto legge contenente misure con carattere d'urgenza.
Leggi e decreti di cui non si è vista
traccia per giorni. All'Europa è stato dato almeno un documento
cartaceo che è diverso da quello della nota del governo di sabato
scorso e dal DEF fatto approvare in Parlamento.
Sono le stesse persone che poi dicono
che se vince il Si, il paese sarà più stabile e più capace di
prendere le decisioni in fretta per il bene del paese.
Sono le persone che dicono che in
Europa, nel mondo, dove c'è la gente che conta, aspettano solo il
Sì.
Ma stiamo scherzando?
Di fronte alla platea dei giovani
industriali, il ministro per le riforme ha lodato la riforma.
E il presidente degli industriali, di
rimando, in un gioco di sponda, ha spiegato ai giornalisti che la
riforma, assieme al piano industriale 4.0, sono un'occasione per il
rilancio.
Non una parola sul boom dei voucher,
sui dipendenti di Foodora pagati una miseria, sulla crisi dei call
center, sulle aziende in fuga. L'Italia
deve essere “la boutique del mondo”: ha detto proprio così
Boccia.
Peccato che, in una boutique, lavorino
poche persone.
E si producono e vendono beni per una
elite di persone.
Che razza di modello di lavoro hanno in
mente queste persone?
L'altra sera, a Corsico,
nell'aula del comune, la minoranza voleva chiedere conto al sindaco e
alla maggioranza del beneplacito di una festa di paese organizzata
dal genero di un boss della 'ndrangheta.
L'ex sindaco Maria Ferrucci è
stata minacciata, la sua esposizione è stata coperta da urla e
insulti, da parte di signori, mai visti prima nell'aula consiliare,
appena ha pronunciato la parola “ndrangheta”.
Ai tempi di B. si diceva che la mafia
al nord non c'era. E chi ne parlava voleva solo farsi pubblicità.
Oppure voleva solo screditare, il sud. E le amministrazioni del nord.
Oggi, la differenza è che
semplicemente questo rimane un fatto di cronaca locale.
Mafia? Quale mafia ..
I problemi di questo paese sono i gufi,
i signori che hanno bloccato le riforme, il bicameralismo, ..
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