04 ottobre 2016

Il giorno dopo (4 ottobre 2016)

La rivolta nel ghetto di Varsavia

"Poi [Montalbano] vitti lentamente apparire le mano, le vrazza, la testa, il petto. Il resto del corpo restava cummugliato dalla cascia. Il picciliddro stava con le mano in alto, in segno di resa, l'occhi sbaraccati dal terrore, ma si sforzava di non chiangiri, di non dimostrare debolezza. Ma da quale angolo di 'nfernu viniva – si spiò improvvisamente Montalbano – se già alla so età aveva imparato quel terribile gesto delle mano isate che certamente non aviva visto fare né al cinema né alla televisione?

Ebbe una pronta risposta, pirchì tutto 'nzemmula nella so testa ci fu come un lampo, un vero e proprio flash. E dintra a quel lampo, nella so durata, scomparsero la cascia, il vicolo, il porto, Vigata stessa, tutto scomparse e doppo arricomparse ricomposto nella grannizza e nel bianco e nero di una vecchia fotografia, vista tanti anni prima ma scattata ancora prima, in guerra, avanti che lui nascesse, e che mostrava un picciliddro ebreo, o polacco, con le mani in alto, l'istessi precisi occhi sbaraccati, l'istissa pricisa volontà di non mittirisi a chiangiri, mentri un soldato gli puntava contro un fucile”.

Il giro di Boa, Andrea Camilleri


Profughi al confine con la Macedonia
Oggi è il 4 ottobre. Il giorno dopo la giornata in ricordo delle vittime dell'immigrazione. Ci siamo dimenticati già tutto.
I pianti, le scene strazianti, le morti.

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