Oggi Giuliano Ferrara scrive sulFoglio che all'Europa servirebbe una nuova Guantanamo (".. i tempi sono maturi per una Guantanamo europea").
Quella prigione che Obama non è
riuscito a chiudere non per l'opposizione dei repubblicani, ma per
incapacità della sua amministrazione.
Ieri, seguendo sui social la polemica
per la diffusione dei nomi dei due poliziotti che hanno fermato e
ucciso in un conflitto a fuoco l'attentatore di Berlino, ho notato
che buona parte dei commenti era del tipo “chi se ne frega delle
immagini del Duce (o dei commenti razzisti), l'importante è che
abbiano fatto il loro dovere”.
Sempre ieri, Grillo, sull'onda delle
emozioni (per modo di dire), ha lanciato il suo comunicato alla
pancia della gente: via tutti i clandestini!
Ci aspetta davanti un grande passato,
se queste sono le premesse ideali che girano nel paese.
La prigione della vergogna americana
che non è servita a combattere il terrorismo o a rendere l'America
più sicura.
Le immagini inneggianti al fascismo dei
due poliziotti che vengono fatte passare come “veniali
narcisismi social” (questo ha scritto Michele Serra su
repubblica di oggi).
Forse è anche questo uno degli
obiettivi delle persone che stanno sopra questi gruppi di
attentatori.
Rinfocolare l'odio contro l'islam,
sdoganare vecchi slogan (a quando i treni in orario?), condizionare
la politica delle democrazie europee, l'uso dei mezzi straordinari
per la lotta al terrore (le rendition, le carceri speciali, la
tortura), il controllo dei cittadini con leggi speciali come il
patriot act.
L'odio verso gli altri e la retorica
degli eroi.
Tutti ingredienti che ci riportano indietro di anni e che, nel passato, non sono serviti a rendere il mondo un posto più giusto e civile per viverci.
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