Per esempio, come mai tanti giovani hanno votato no alla riforma: eppure i numeri sull'occupazione dicono che le cose siano migliorate rispetto ad anni fa, eppure questo governo in questi mesi ha fatto una grande campagna per informare le persone, ha messo i soldi sulle pensioni, per la povertà..
E' un problema di percezione, sentenziavano i due giornalisti in studio (La Stampa e il sole 24 ore).
Nel frattempo era partito un collegamento per raccontare la protesta dei dipendenti Ikea, a Roma: una dipendente, assunta col contratto a tutele crescenti, raccontava i suoi problemi di lavoratrice e madre, le domeniche lavorative (non previste in contratto, secondo la sua versione), i turni di 10 ore.
Forse non esiste solo un problema di percezione, dal basso, da parte dei giovani che votano no di pancia, rancorosi, contro chi governa, a prescindere.
Forse esiste un problema di percezione dall'alto, dove non si vedono altro che i numeri dell'occupazione, gonfiati dai voucher e da una statistica che considera occupato anche chi lavora 1 ora sola.
Mi chiedo se i signori del si, quelli che hanno votato si ad una riforma che non era perfetta ma che almeno cercava di cambiare le cose, sono a conoscenza di questo mondo o se sono rimasti arroccati nei loro quartieri di centro città, Milano, Roma..
L'amaca di Michele Serra del 5 dicembre |
Viste da vicino, certe riforme e certi riformisti, hanno un sapore tutto diverso.
E non si può sempre buttare la palla in tribuna tirando in ballo l'odio e la pancia.
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