La stessa procura che ora ha deciso, sempre discrezionalmente, che invece la fuga di notizie dalla commissione banche verso i giornali, quella sì costituisca reato.
Come per il caso Consip, si ha l'impressione di ripetere la storia del dito e della luna.
Dove la luna è la spartizione del maxi appalto Consip ad amici, la fuga di notizie verso gli indagati e l'annunciazione del decreto sulle banche popolari.
Così Consip diventa la storia di un golpe contro il governo e dei poveri imprenditori dediti al culto della Madonna di Medjudorie.
Il ministro Boschi vittima del sessismo.
A quello che gioiscono perché oggi finiscono sotto indagine giornalisti sgraditi (e si tutelano politici amici), ricordo che domani i ruoli potrebbero essere invertiti.
La riforma sulle intercettazione da grande discrezionalità alla polizia giudiziaria (che dipende da ministeri oltre che essere a disposizione dei magistrati) sulle intercettazioni: quelle che finiscono nei faldoni e quelle che invece finiscono nel cassetto.
Domani al governo potrebbe esserci il centro destra di Salvini oppure il M5S.
E immagino che tutta questa discrezionalità (e ostililtà nei confronti dell'interesse dei lettori, della pubblicazione delle informazioni) potrebbe essere poco gradita.
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