21 gennaio 2018

Il tasto rosso

Un clic sul tasto rosso e via, verrà segnalato all'apposita unità della polizia la fake news appena letta su quel blob, su Facebook o su Twitter.
Sui giornali o sui TG no, notoriamente l'informazione dei TG è super partes, schiena dritta, che non guarda in faccia a nessuno, come i giornalisti del Post.

Un clic e si segnalerà il tweet in cui Renzi sbugiarda Travaglio usando un post di Burioni: Renzi che, per carità, non sta facendo campagna elettorale sui vaccini usando un post di un candidato di un suo partito.
Almeno Burioni è medico e saprà spiegare, dati alla mano, come mai si è scelto di introdurre la vaccinazione obbligatoria di altre 6 vaccini, quando in altri paesi si sono scelte altre strade per favorire la vaccinazione dei bambini (Francia a parte), che nessuno mette in discussione.
Saprà anche rassicurare gli italiani sui controlli per le reazioni allergiche di questi vaccini.

Un clic e si segnaleranno anche alcuni articoli relativi della strage (che di strage si tratta) di Milano, i 4 operai morti dentro una camera piena di gas azoto.
Era già successo anni fa in Sardegna, in uno stabilimento dei Moratti: l'azoto è un gas inodore, se supera una certa soglia di concentrazione provoca l'asfissia.
Sbagliato scrivere gas killer, esalazioni killer, sbagliato parlare di imprudenza, casualità.
Sarebbe bastato che indossassero, prima di entrare in un ambiente potenzialmente a rischio, delle mascherine e non avremmo avuto quelle morti.
Ma l'obbligo delle mascherine non vale l'obbligo dei vaccini e non ci sarà alcun post di Burioni (né di Renzi) a riguardo.

Un clic e segnaleremo l'uscita di ieri di Berlusconi, riportata da tutti i TG Rai senza alcun commento: non sono candidabile per una sentenza basata su una legge criminale.
Peccato che quella legge l'abbia votata anche lui e che, prima della sua condanna, andava anche bene.

Un clic e segnaleremo anche l'uscita sugli Stati Uniti d'Europa, fortissimamente voluti da Renzi: in che modo arriveremo a questi stati uniti? Togliendo la bandiera dell'Europa dalle spalle quando non fa comodo?
Minacciando di non votare in sede europea i trattati?
Quale percorso ci porterà a questi (al momento utopistici) Stati Uniti d'Europa? Report in un servizio di Michele Buono ne aveva parlato, alcuni mesi fa e non mi risultano commenti a favore da parte del PD all'epoca.

Un clic e si segnala anche il post su Facebook di Di Maio dall'imprenditore marchigiano Brancalente (ripreso poi dai giornali), che ha appena fatto un endorsemente al M5S, il “solo in grado di smantellare il sistema”.
L'imprenditore è passato, in pochi anni, da Berlusconi a Tremonti, alla Lega di Belsito (“mi impegnerò affinché la Lega possa vincere fra cinque anni la sfida nelle Marche” dichiarava ad Affariitaliani nel 2010).
Eccoli qua i duri e puri.

Infine un clic e segnaleremo, questa volta sul serio, tutti i commenti idioti,inutilmente critici alla nomina a senatrice a vita di Liliana Segre.
Un senatore in più..
Basta con questa storia degli ebrei
E le vittime del comunismo? E le foibe?
C'è stato qualcuno su Twitter che mi ha pure rinfacciato il genocidio dei nativi americani.
Sterminati dai bianchi invasori, quelli come noi.
Non mi pare molto coerente con chi denuncia l'invasione dei migranti e dei musulmani.

PS: oggi Zucconi ha twittato sulleprossime elezioni, scrivendo che c'è il rischio di consegnare il paese ad un pregiudicato, ad un razzista da bar e ad uno steward da tribuna.
Fa effetto certo, ma un giornalista dovrebbe chiedersi come mai siamo arrivati a questo.
Certo costa fatica, tocca guardarsi indietro e rimettere in discussione scelte ed errori.

A scrivere cose scomode, fastidiose, si rischia grosso, come racconterà stasera la fiction sul giornalista Mario Francese, ucciso dalla mafia perché voleva scrivere degli affari di Totò Riina e delle sue imprese.

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