26 gennaio 2018

L'Italia divisa in due


L'immagine, dopo l'incidente del convoglio Trenord a Pioltello, è quella dell'Italia divisa in due: nord e sud ma, in modo ancor più netto, tra l'Italia che ha i mezzi (economici, le conoscenze giuste, gli agganci giusti) e quella che invece deve arrangiarsi.
Piacerebbe che in campagna elettorale si discutesse di questo, la sanità pubblica di qualità per tutti, la scuola pubblica con insegnanti ben pagati e motivati e scuole che non cadono a pezzi.
E, infine, il trasporto pubblico (perché solo gli economisti del mondo su carta possono pensare ad un servizio privato che si occupi anche dei pendolari) su rotaia che funzioni.

Invece siamo qui ancora a dover ribadire l'importanza della memoria, in un Europa preda dei partiti xenofobi e in un Italia dove si fa a gara per chi sta più a destra.
La destra italiana, fintamente liberale che in questi anni ha puntato sulla sanità privata in mano agli amici, sull'alta velocità e ora sulla flat tax.
E la sinistra che invece che fare cose di sinistra, ha scelto di inseguire la destra.

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