Partiamo dalle parole di ringraziamento del premier Berlusconi al presidente Bush: "per la difesa di democrazia e libertà". Bush il presidente che mentì al popolo americano per trascinarlo in una guerra costosa e sanguinaria. Che non ha vinto. Il presidente di Abu Ghraib di Guantanamo, delle torture, del patriot act che permette allo stato di entrare nella privacy dei cittadini, in nome della lotta al terrorismo (strano, che nessuno lo abbia rinfacciato all'amico Silvio).
Cosa si sarà detti Bush con Ratzinger, mentre erano seduti nei giardini vaticani?
Mettiamo assieme ora i fatti accaduti in questi giorni: militarizzazione del territorio. Preparazione delle basi italiane per la futura guerra, come per Sigonella.
Limite alla libertà di stampa col carcere per chi pubblica intercettazioni.
Nei precedenti governi si era avviato il processo di normalizzazione della magistratura: in particolare il ministro Mastella ben appoggiato da tutta la Casta ha punito due magistrati che facevano il loro lavoro (Luigi De Magistris e Clementina Forleo che viene accusata di vittimismo nel paese dove i politici parlano di complotto quando sono indagati) per educarne altri cento.
Destrutturazione delle conquiste sindacali: salari, welfare e contrattazione collettiva.
Una opposizione che viene zittita col bastone e la carota: il bastone del dialogo (la famosa opposizione responsabile per una legislatura costituente) e la carota che è sempre pronta. Una commissione parlamentare; un'intercettazione che sfugge sui giornali del padrone; qualche dossier per infangare l'avversario.
Nel frattempo, nel paese assistiamo al rincaro dei prezzi, dei mutui, svalutazione dei salari e i soliti morti sul lavoro. Testimonianza che la classe operaia non va in paradiso. Ma nemmeno una classe dirigente criminale.
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