27 giugno 2008

Ustica: quant'è profondo il mare ...

Ci sono misteri nella nostra storia che sembrano usciti da un romanzo di spionaggio, per come sono complessi, pieni di spie, intrighi, omissis ..
Lucarelli esordirebbe così per raccontare del mistero della strage di Ustica: o meglio dell' I-Tigi 870.

Della storia dell'abbattimento di un aereo civile nei cieli italiani, con la morte di 81 persone.

Se fosse un romanzo di Forsyth alla fine il buono arriverebbe a scoprire il colpevole, a tirar fuori la verità dal fondo del mare.Da quella fossa tra Ustica e Ponza dove il tirreno afofnda per 3000 metri.

Ma il nostro, è un mare profondo.

E la storia ufficiale dell'inchiesta sulla strage di Ustica è stata piena di depistaggi, menzogne, verità e prove nascoste, strani omicidi (di testimoni scomodi). E di 81 morti.Anzi 82: come scrisse Libero Gualtieri nella sua relazione "La 82 esima vittima è l'aviazione militare".
Come è caduto l'aereo?

Risposta uno: per un cedimento strutturale. Ma generalmente avvengono su aerei con problemi meccanici e il cedimento avviene in un lasso di tempo lungo. Sufficiente per lanciare il May day.
Risposta due: per una bomba. Certo, facile far scoppiare una bomba a tempo, su un aereo partito con un ritardo di 90 minuti. Una bomba posizionata nel bagno, che ha distrutto l'aereo, ma ha lasciato intatto la tazza del water e il lavandino.
Allora?
La storia di Ustica, per l'ha letta, nei libri di Miggiano, Purgatori, Lucca, "Ad un passo dalla guerra", o nel racconto di Marco Paolini "I-Tigi, canto per Ustica", getta una luce inquietante sui vertici politici e militari.Quelli che dovrebbero preoccuparsi della nostra sicurezza, tutelare la nostra incolumità, proteggere i cieli.

Certo noi non pensiamo che siano stati i generali dell'aviazione Lamberto Bartolucci, Franco Ferri (capo e vice capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica), Zeno Tascio (capo del sios dell'aeronautica) ad abbattere l'aereo.
Nè i vertici del Sismi Santovito e Musumeci.
Nè i politici dell'epoca (Cossiga, Formica, Andreotti, Craxi, Amato).

Quelli che non hanno voluto cercare la verità, anzi hanno fatto di tutto per tenerla in fondo al mare, in nome della ragione di stato, del buon nome dell'aviazione, del rispetto degli equilibri internazionali.
Quelli che non ci hanno raccontato della della tensione di quel periodo, la coda della guerra fredda, e di quella battaglia nei cieli del Mediterraneo.
Se la Cassazione ha messo una pietra tombale sulla strage, la nostra memoria non ha termini di prescrizione.

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