Per comprendere bene la situazione in cui è precipitato il paese, è sufficiente mettere assieme i fatti, legandoli uno all'altro, collegando gli avvenimento di oggi con quelli di ieri e depurandoli del rumore di fondo (i commenti, le polemiche, le false notizie).
Cominciamo da quanto questo governo ha realizzato nei primi 40 giorni, sul tema giustizia: blocco alle intercettazioni, blocco alla pubblicazione delle intercettazioni, lodo Schifani (bis) per le alte cariche dello stato (solo in Italia, all'estero dalle alte cariche ci si aspetta il buon esempio, cui diamo loro una autorizzazione a delinquere), emendamento salva-premier con la blocca processi.
Tutto questo con il decreto sicurezza.
Ecco: iniziamo a capire. Si tolgono strumenti importanti a chi fa le indagini, solo per allontanare il premier (e i suoi pari) dai processi e la si chiama sicurezza.
Non solo la magistratura e la polizia potrebbero non scoprire più i casi come le scalate bancarie del 2005, calciooli, la borghesia mafiosa in Sicilia della mafia bianca (Guttadauro, Miceli, Cuffaro) ... ma quello che è peggio è che i cittadini arriverebbero al voto senza sapere niente.
Come fai ad esprimere un giudizio su una persona, se non sai cosa ha fatto o non ha fatto?
Secondo: il lodo Schifani è ancora, nonostante le bufale raccontate, è ancora incostituzionale, poiché sancisce un principio contrario all'articolo 3 della Costituzione. O cambiamo la Costituzione riconoscendo, come nella fattoria degli animali di Orwell, che esistono cittadini più uguali degli altri (i maiali, appunto).
Terzo: è sparito il parlamento, come luogo di discussione delle leggi, di incontro e scontro tra maggioranza e opposizioni. Oggi, abbiamo un governo che è in realtà un collegio difensivo allargato del presidente Berlusconi e un parlamento che a maggioranza bulgara approva le leggi del padrone.
Mentre i politici discutono delle imbarazzanti intercettazioni di Saccà (poverino, viene difeso persino da un presunto uomo di sinistra come Curzi), che dimostrano il modo in cui veniva gestito il servizio pubblico al servizio di Mediaset, come luogo dove piazzare le donnine del cavaliere, ci sfugge una verità più allarmante.
Tra un mese si fermeranno le intercettazioni per mafia. Come li fermiamo gli eredi di Riina e Provenzano? Sempre che lo vogliamo fare ancora ...
“Il paese va a rotolo e loro pensano ai processi” è il pensiero di Veltroni. Da una parte rincari di luce e gas. Crisi dei salari (che non si possono aumentare, avete sentito Tremonti?), crisi del lavoro con le aziende che chiudono.
No class action, no testo unico sulla sicurezza del lavoro ...
Ma abbiamo detassato gli straordinari. Per dinci e bacco.
Abbiamo rivisto i costi dei mutui, ma farà risparmiare le famiglie?
La card per i poveri.
Abbiamo affrontato il problema rifiuti in Campania.
Ecco un altro esempio, un altro fatto, che ci fa comprendere la situazione. In campagna elettorale il centrodestra ha strumentalizzato la crisi rifiuti. Oggi l'ha fatta diventare una emergenza: da risolvere con decreti, con l'esercito, con i manganelli, con gli inceneritori.
Vi ricodate il niet della Lega ad accettare i rifiuti del sud? Cosa diceva quel maiale di Borghezio a Pontida “ma manco per il cazzo!!!!”.
Ecco: il padrone ha chiesto, e Bossi ha accettato.
Con un bel voltafaccia. Alto senso delle istituzioni ..
Bei tempi, quelli dove la lega c'è l'aveva ancora duro, faceva la voce grossa contro Roma ladrona.
Vi ricordate cosa succedeva nel 93? Lo ricordava ieri Repubblica, con un amaro Amarcord.
Sull'immunità destra in testacoda:
Dopo che il parlamento rigettò la richiesta di autorizzazione a procedere contro Craxi, ci furono due mozioni che chiesero la cancellazione dello scudo anti pm.
Una firmata Bossi, Maroni e Castelli. L'altra Fini, Gasparri e La Russa.
Bossi diceva che l'immunità parlamentare, abolita nel 1993, era “un privilegio medioevale che va abolito”.
Bossi definitì "soliti porci" i DC che avevano salvato Craxi contro l'autorizzazione.
E il cappio sventolato alla camera, dal leghista Orsenigo, il 16 marzo 1993?
Fini aveva scritto una lettera indignata a Francesco Saverio Borrelli, per protestare contro il no della Camera all'autorizzazione a procedere contro Bettino. Bisogna superare “l'inammissibile scudo dell'immunità parlamentare”.
Castelli che oggi chiede di andare oltre il Lodo Schifani e dare l'immunità a tutti, nel 93 si augurava che ai pm fosse consentito di “sostanziare le proprie indagini anche attraverso quei riscontri ottenibili solamente mediante perquisizioni domiciliari”.
Persino Capezzone, oggi portavoce di Forza Italia, quando era ancora radicale, stigmatizzava il fatto che Berlusconi invece di appoggiare il referendum sulla giustizia avesse proceduto con leggi “che molto probabilmente verranno dichiarate incostituzionali”.
Come per il Lodo Schifani.
Passiamo alla schedatura ai Rom, sulla quale l'Europa ci copre di vergogna.
Stiamo tutelando i minori, spiega Maroni. Abbiamo applicato solo una legge del 1941, rincara il prefetto Lombardi di Milano.
Forse si confonde con le leggi di Monaco del 1935, o le leggi razziali del 1938.
Interessante scoprire come a favore della schedatura ci siano esponenti della sinistra come Cacciari (che evidentemenete deve sorpassare a destra la destra per rimanere a galla) mentre si sono espressi contro, leghisti come il governatore veneto Galan.
Noi persone perbene ci aspettiamo allora la schedatura (con microchip) di tutti gli speculatori di borsa, per prevenire i reati di crac, insider trading e aggiotaggio. I palazzinari che oltre a fare scempio del territorio, speculano sulle case.
I politici corrotti, che predono tangenti, che rubano sui fondi della comunità europea, sui fondi per le grandi e piccole opere.
I medici del Santa Rita.
I mafiosi, i camorristi, gli esponenti della 'ndrangheta, i casalesi ...
C'era una volta la lotta alla mafia. Il pm antimafia Antonino Ingroia, intervenendo al congresso di SD parla di “anno zero della legalità, al deserto dei diritti”.
Nessuno parla più di mafia. Del processo Spartacus, un articoletto poi più niente.
“La mafia è tornata nei salotti, ad allearsi con la massoneria, ma di questo non si deve parlare”.
Il blocco dei processi? “Un favore a Cosa Nostra, perchè si fermano giudizi su bancarotta, usura, estorsione, prostituzione, tutti reati satellite della mafia”.
Stop alle intercettazioni? “Il diritto all'informazione è dei cittadini, non dei giornalisti. Chissà quanti porti delle nebbie e quanti insabbiamenti facili ora ci dovremo aspettare”
Chiudiamo, questo excursus sul nuovo paese dove in nome della diritto alla sicurezza, stanno facendo scivolare la democrazia in una dittatura, con la notizia dell'assoluzione del gip Clementina Forleo.
Il CSM ha sancito che non ha commesso alcun illecito disciplinare: aveva scritto “nella vicenda Unipol D'Alema e Latorre sono stati consapevoli complici di un disegno criminoso”.
Ecco, sarebbe ora che si dimettessero dagli incarichi parlamentari, dagli incarichi nel PD.
Noi, i criminali, i complici dei criminali, non li vogliamo.
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