05 luglio 2011

L'immagine della testa del paese

In questo momento in Italia abbiamo un presidente del cons. è sotto processo (che si una norma ad aziendam per non pagare il risarcimento della sentenza di condanna per Mondadori).

Ieri sono stati condannati per il crac Cirio un ex manager (patron del calcio) e un ex presidente del più grande gruppo assicurativo italiano.
Sotto inchiesta è finito un consulente del segretario del maggiore partito di opposizione, accusato di aver preso mazzette sugli appalti Enac.

Sotto processo per la mancata cattura del boss Provenzano è finito l'ex capo del sisde.

Sotto processo (e condannato in primo grado) è pure finito l'ex capo della polizia, oggi capo del Dis.
Nelle indagini sulla cricca e le grandi opere sono finiti dentro Bertolaso e i vertici della Protezione civile.

Dall'inchiesta sulla P4 emerge un giro di telefonate tra politici e un faccendiere, che dava consigli su nomine, poltrone importanti, come cacciare giornalisti dalla Rai. La fuga di notizie coinvolgerebbe i vertici della Guardia di Finanza.

Ieri storica sentenza al processo ai componenti della Locale di 'ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo:
Il collegio giudicante presieduto da Toni Adet Novik ha riconosciuto l'esistenza di un'associazione di stampo mafioso che ha operato almeno fino al 2009 nell'area del Basso Varesotto e Alto Milanese.

Aggiungiamo che la ‘ndrangheta sedeva ai tavolini del caffè Chigi davanti alla presidenza del Consiglio, il quadro non troppo edificante di questa italia (con la i minuscola) è fatto.
Se il pesce puzza dalla testa, come si dice, si comprende bene come le cose, in Italia, siano destinate a non cambiare mai.

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