L'Europa, intesa come i poteri forti e non eletti, ha trovato l'accordo: i soldi dal fondo salva stati serviranno per restituire i soldi prestati al fondo monetario e alla BCE (una specie di partita di giro).
"Al di là dei dettagli, quello che si sta consumando a Bruxelles è uno scontro che rivoluzionerà l’Unione. L’Europa chiede ad Atene di compiere in tre giorni la riforma delle pensioni e dell’Iva, e addirittura quella del codice civile per snellire i processi. Non solo, ma pretende di rimandare la troika nella capitale greca (il testo parla di “normalizzare pienamente i metodi con le istituzioni, incluso il necessario lavoro sul campo, per migliorare l’implementazione e il monitoraggio del programma”) e chiude ad ogni possibile haircut, concedendo al massimo solo un possibile allungamento del periodo di grazia".
In cambio di questi 35 miliardi (per rimborsare le rate dei prestiti), gli asset greci verranno privatizzati e i gioielli di famiglia tenuti in ostaggio in Lussemburgo (si, avete capito bene) in mano alla cassa depositi e prestiti tedesca.
Tra sei mesi elezioni in Grecia: al posto del famigerato governo Tsipras, un altro governo tecnico che esegue con disciplina ciò che gli viene chiesto dai falchi europei.
Se questa è l'Europa, forse è il caso di inventarcene un'altra.
Come lo vogliamo chiamare quello che è successo?
Quando saremo noi italiani a chiedere la solidarietà degli altri paesi, per l'emergenza profughi, sappiamo cosa ci verrà risposto.
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