24 luglio 2015

Quel pasticciaccio brutto del caso Eternit

Nel novembre scorso la Cassazione aveva assolto tutti gli imputati al processo per l'Eternit (per il reato di disastro ambientale), indicando ai magistrati che avevano sbagliato reato:
I giudici di terzo grado annullano tutti i risarcimenti: "Reato non oltre il 1986. Ma dovevano essere contestate lesioni e omicidi". Infine la "censura" del mancato adeguamento delle normative nonostante gli effetti dell'amianto fossero noti già dalla fine degli anni Settanta
E' partito poi il secondo processo, per il reato di omicidio e ora il GUP a Torino rimanda tutto alla Consulta, contestando ai magistrati il voler processare la stessa persona due volte per lo stesso reato: è il principio "ne bis in idem"
Sarà la Corte costituzionale a decidere sul processo EternitIl gup Federica Bompieri ha sollevato una questione di incostituzionalità, il processo sarà interrotto in attesa di una pronuncia della Consulta. Se si andrà avanti, la procura contesterà altri 94 casi di morte da amianto
Sta a vedere che è solo colpa dei poveretti che sono morti, per quell'amianto.
Di chi è la colpa di questo pasticcio? 
Dobbiamo pensar male e tirare in ballo la norma sulla responsabilità civile dei magistrati ? E magari anche il vuoto legislativo?

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