La Grecia che ha taroccato i conti, dove la gente vive al di sopra delle sue possibilità, dove ci sono categorie sociali non toccate dalla crisi e dalle tasse. La Grecia della corruzione ..
Si sono usati i numeri (del peso delle pensioni sul PIL, sui miliardi da rimborsare, sui miliardi che perderemmo se ..) come clave.
La Grecia, come nel sud di questo paese, ha un welfare sociale basato su pensioni e su posti di lavoro pubblici.
Non esiste, come in Italia un reddito minimo o un altro strumento per autare i cittadini in difficoltà.
A furia di puntare il ditino e a dare lezioni dimorale ed economia alla Grecia, ci siamo dimenticati delle questioni nostrane.
Prima di parlare dei privilegi degli altri pensiamo ai nostri: ai vitalizi per i condannati che abbiamo cancellato a fatica ma solo per gli ottantenni ..
Pensiamo al fatto che il meccanismo stesso dei vitalizi (dei deputati e senatori ma anche dei consiglieri) non è sostenibile né accettabile.
Pensiamo alla scarsa trasparenza nel meccanismo dei finanziamenti ai partiti (e alle fondazioni dei politici) nelle cui pieghe si nasconde di tutto.
Come ha raccontato il caso della CPL concordia.
Ieri la buona scuola renziana è diventata legge grazie all'auto di 4 deputati della presunta opposizione (e per fortuna che il nazareno era finito).
Una riforma elogiata dalla narrazione governativa: le centomila assunzioni (lo chiedeva l'Europa), l'autonomia degli istituti (se prenderanno i soldi), il merito, i soldi ai professori.
Per non parlare di Expo e del successo di pubblico, dei numeri sul lavoro (specie se li da l'OCSE) ..
E poi, però, c'è sempre un lato B.
La riforma della scuola è stata approvata grazie a Verdini e nonostante le proteste degli insegnanti fuori dall'aula.
L'aiuto di B. non sarà disinteressato: paradossale come un governo, all'apparenza di segno opposto, faccia passare le riforme grazie ai voti di un partito il cui leader è stato condannato (ma attende la prescrizione) per la vicenda della compravendita dei senatori.
La riforma della scuola ancora una volta aiuterà gli istituti privati a discapito del pubblico.
E poi i numeri: pure al comune ora vogliono fare chiarezza su questi numeri dati da Sala sui visitatori di Expo.
Dove sono questi milioni di cinesi?
Come sono arrivati questi milioni di visitatori se Atm e Trenord parlano di numeri sotto le attese.
Infine il lavoro: "il rapporto OCSE dimostra che siamo sulla strada giusta".
E se lo dice l'OCSE dobbiamo crederci.
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